LETTERA "K"
KALA (dal sanscrito). Qualità.
KALI YUGA (dal sanscrito). Età dell'ignoranza in cui prevale la lotta e l'ipocrisia. Ultima di un ciclo di quattro ere (vedi anche: Yuga), dura 432.000 anni.
KAPHA (dal sanscrito). Uno dei tre dosha, corrispondente all'elemento terra.
KAMA-RUPA (dal sanscrito). Nella Teosofia indica la forma energetica (eidolon), creata da pensieri e desideri di un individuo in connessione con le cose materiali: una forma che sopravvive alla morte del corpo fisico. Nel Mondo astrale tale forma vegeta per un periodo di tempo, la durata del quale dipende da quanto materialista è stata la vita dal defunto. Normalmente è destinato a sparire ma se viene forzatamente evocata, ad esempio con la pericolosa medianità, questo guscio, larva o scoria, può sussistere per un periodo molto maggiore a quello naturale.
Una volta che tale forma energetica ha imparato la strada per rientrare in un corpo fisico può diventare un vampiro che si alimenta della vitalità di coloro che lo hanno evocato. Mentre in Occidente queste cose non sono per nulla considerate in India, i Kama-rupa sono chiamati pisacha e sono molto temuti.
KAMALOCA (dal sanscrito). È il mondo sottile ed invisibile chiamato "Ade" degli antichi greci e "Amenti" dagli egizi. È il paese delle ombre silenziose, ovvero i Kama-rupa, che vi rimangono finché svaniscono nel nulla.
KAPILAVASTU (dal sanscrito). Luogo di nascita del Signore Budda.
KARDEC, ALLAN. È il nome con cui si fece chiamare Rivaille, fondatore dello spiritismo francese. Egli formò una sua filosofia tra gli anni 1855 e 1870.
KARMA (LEGGE DEL) (dal sanscrito). È il nome con cui gli orientali chiamano la "Legge di causa ed effetto"; la legge che proclama "Quello che tu semini, tu lo raccoglierai".
Noi tutti, durante la nostra vita, abbiamo il libero arbitrio di accettare le cose brutte, come se fossero di "nostra competenza", oppure imprecando contro un Dio ingiusto e vendicativo. Difficoltà, miserie e problemi sono infatti nostri e ci competono come risultato delle azioni compiute durante le nostre passate esistenze. Se accogliessimo ogni cosa considerandola di nostra competenza vivremmo certo una vita migliore.
Dice Mario Ingarano: "... La legge del Karma, infonde speranza per il futuro e rassegnazione per il passato. Fa comprendere agli uomini che le cose del mondo, le sue sfortune ed i suoi insuccessi, non intaccano la dignità dell'anima". Vi è il Karma del merito e del demerito. Il Karma non punisce e non compensa: è unicamente una "Legge" ineluttabile così come, in un altro piano, lo è quella di gravità.
KETHER (dall'ebraico). È la Corona, la più alta fra i dieci Sefirot studiati nella Cabala ebraica.
KRISHNA o CRISNA. (dal sanscrito). È una deità considerata come il Salvatore degli Indù ed il Dio più popolare in India. La sua leggenda è assai simile a quella del nostro Gesù in quanto Cansa, di cui era nipote, fece uccidere migliaia di neonati per eliminarlo in tenera età.
KSETRAGNA o KSETRAGNESVARA (dal sanscrito). Indica l'Ego superiore dell'uomo, quello che rinasce, vita dopo vita. La particella divina in ognuno di noi.
KUMARA (SANAT). È il Signore del mondo, la Grande Vita in cui viviamo, siamo e ci muoviamo, in altri termini "Colui che tiene in vita il nostro pianeta", anche chiamato "l'Antico dei Giorni". Sanat Kumara arrivò dal pianeta Venere circa 18 milioni di anni fa e vive in un corpo di energia che non invecchia mai. Con lui vennero pure tre Kumara, Signori della Fiamma, di nome Sanadana, Sanaka e Sanatana. Essi sono i Reggitori del Mondo ed esprimono la triplice natura del Logos planetario (vedi).
KUNDALINI. È un'energia assai potente che "dorme" alla base della colonna vertebrale. Nel tempo salirà lungo la colonna vertebrale ed attiverà al massimo i Chakra (vedi) che troverà sul suo cammino. La pratica del Kundalini Yoga, con cui si cerca di svegliarla prematuramente, va considerata molto, molto, pericolosa.
KURUKSHETRA (dal sanscrito). Vasta pianura vicino Delhi dove si svolse la grande battaglia tra gli eserciti dei Pandava e dei Kaurava, di cui narra la Bhagavad Gita.