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ELEMENTI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA (5/6)IL SISTEMA LINFATICOSommario
I TESSUTI CORPOREIIL TESSUTO EPITELIALE. È il tessuto che riveste e protegge sia la superfice del corpo che l'interno delle cavità. Questo tessuto assolve alle seguenti funzioni: protezione, funzioni sensoriali, secrezione, assorbimento ed escrezione ed è la sede di vari tipi di ghiandole. IL TESSUTO CONNETTIVO (detto anche Matrice o Mesenchima). È specializzato nel sostenere le varie parti del corpo, a tenerle insieme ed a favorire il trasporto delle varie sostanze tra esse. In questo tessuto le cellule sono spesso lontane e separate da un notevole quantità di matrice non vivente. IL TESSUTO OSSEO fa parte del TESSUTO CONNETTIVOo. Sempre in questo tessuto sono localizzati i Mastociti (Mast cell) che fanno parte dei Sistemi di difesa. Li troviamo sparsi nella cute e sulle mucose respiratorie e gastrointestinali. Quando la situazione lo richiede si attivano e rilasciano dal loro interno dei mediatori chimici, tra cui l'istamina, che generano quella che viene definita "una risposta infiammatoria". Il TESSUTO MUSCOLARE. Costituisce i muscoli che muovono il corpo e le sue parti. IL TESSUTO NERVOSO. Provvede la comunicazione tra le varie parti del corpo e ne coordina i movimenti. Ci consente di ricevere le informazioni dai cinque sensi ed ordinare al corpo di fare i movimenti che riteniamo più opportuni. LA PULIZIA, IL NUTRIMENTO E LA DIFESA DEI TESSUTII tessuti corporei sono formati da miliardi di cellule; esse ricevono il nutrimento dal sangue e nel sangue riversano i rifiuti creati con la loro continua attività. Siccome il sangue circola in tubi e tubicini (arterie, vene, ecc.) ben sigillati, è necessario un altro sistema di pulizia che sia in grado di tener pulito lo spazio tra le varie cellule ed asportare sia le cellule morte o danneggiate, che tutte le sostanze estranee (microrganismi compresi), che vi si dovessero trovare. Per svolgere questo compito, i vasi sanguigni lasciano filtrare nell'ambiente circostante parte dell'acqua ed altre sostanze, che entrano a far parte del liquido interstiziale, ovvero il liquido che si trova tra una cellula e l'altra. Per equilibrare la fuoriuscita di liquidi dai capillari sanguigni, parte di essi rientra nel sangue (circa il 40%), mentre la rimanente "bagna, lava, nutre e difende" i tessuti e, fatto questo, entra nei capillari linfatici e prende il nome di Linfa. I capillari linfatici sono a fondo cieco e si trovano distribuiti in tutto il corpo, tranne che nel Sistema Nervoso Centrale (SNC). Essi, come i ramoscelli di un albero, si congiungono per formare dei vasi linfatici sempre più grandi, fintanto che se ne formano solo due: il dotto linfatico destro ed il dotto toracico. Questi due dotti versano la linfa nel sangue che scorre alla base del collo, appena prima che da esse il sangue fluisca cuore. A questo punto i liquidi usciti dai capillari sanguigni sono ritornati nel sangue e l'equilibrio è stato ristabilito. Ricordiamo che il liquido interstiziale, dopo essere entrato nei capillari linfatici, viene chiamato "linfa" . L'insieme di tutti i condotti attraversati dalla linfa, dai capillari ai due dotti, viene definito "Vasi linfatici".
Il materiale trasportata dalla linfa può consistere in microbi, macrofagi vivi o morti, cellule tumorali, cellule morte o danneggiate e particelle entrare dall'esterno. Il materiale organico viene distrutto dai macrofagi e da sostanze con potere antibiotico. Vi sono comunque delle particelle inorganiche (generalmente inalate) che i macrofagi non posso distruggere, essi le inglobano e talvolta ne restano danneggiati.
FUNZIONI E COSTITUZIONE DEL SISTEMA LINFATICO
Sono costituiti da tessuti linfatici estremamente specializzati come i Linfonodi e la Milza, ed altri meno organizzati come i MALT (Mucosa Associated Lymph Tissue), ovvero Tessuti Linfatici Associati alla Mucosa, che sono disposti strategicamente in ogni parte del corpo. Quest'organo è simile ai Linfonodi con l'eccezione che è molto più grande ed è piena di sangue di cui si può considerare come una riserva. La Milza purifica sia il sangue che la linfa che fluiscono attraverso di lei. Se quest'organo si danneggia o viene rimosso l'individuo diventa più soggetto alle infezioni. Questi tessuti costituiscono uno dei maggiori organi linfatici secondari. Sono distribuiti sulla superfice delle mucose ed arrivano a coprire un'area di circa 400m2. Considerata l'enorme quantità di antigeni che entra in contatto con tali mucose, si comprende quanto sia importante la loro azione di difesa immunitaria. Le tonsille, le Placche di Peyer nella membrana dell'intestino Ileo, e l'appendice ileo-cecale, sono tutti luoghi ove il Malt è presente. Possiamo perciò affermare che la funzione strategica del MALT è quella di proteggere l'apparata respiratorio, digerente, genitale e urinario, da microbi ed altro materiale estraneo. Va notato che il nome dei tessuti del MALT cambia in relazione al punto ove sono localizzati, avremo pertanto la seguente classificazione:
LA DIFESA ATTUATA DAL SISTEMA LINFATICOI linfonodi contengono molte fibre reticulari che sostengono i macrofagi e le cellule dendritiche, e sono un luogo ove continuano a circolare i Linfociti B e i Linfociti T ormai giunti a maturazione. Ricordiamo come, nei vari linfonodi, circolino in media di 25 miliardi di Linfociti nel corso delle 24 ore. I Linfonodi contengono degli scompartimenti in cui vi sono degli aggregati di cellule specializzate nel combattere gli antigeni che vi arrivano trasportati dalla linfa. Fanno parte di queste cellule i i macrofagi stazionari nella Milza ed una popolazione di Linfociti B e T in continuo cambiamento. È in questa sede che iniziano le risposte immunitaria, perché quando i microrganismi o altri "nemici" riescono ad entrare dei tessuti, sono trasportati della linfa nel linfonodo più vicino. Una volta entrati, vengono diretti nella regione periferica dove vengono fagocitati dai macrofagi e dalle cellule dendritiche. L'importante ruolo dei macrofagi (grandi mangiatori)I macrofagi sono globuli bianchi sempre all'erta per riconoscere eventuali nemici (non self) e si trovano disseminati in tutto il Sistema linfatico, linfonodi e milza compresi. I macrofagi sono in grado di fagocitare varie sostanze, tra cui citiamo: residui di cellule morte, batteri, sostanze chimiche tossiche e minerali nocivi. Va notato che non sono in grado di riconoscere cellule vitali di organismi simili a quello a cui appartengono. La selezione risulta perciò piuttosto grossolana, da ciò ne approfittano alcuni batteri che si mimetizzano e perciò non vengono riconosciuti come nemici. Quando i macrofagi incontrano un antigene nemico lo inglobano e distruggono e ne espongono dei frammenti sulla loro membrana. Quando un Linfocito T helper incontra tali frammenti, se sono affini a lui, si attiva e secerne una interleuchina-2. A sua volta, l'interleuchina-2 attiva i Linfociti T citotossici o Cellule naturali killer (NK) che sono affini allo stesso antigene, inducendole a moltiplicarsi generando molte cellule uguali capaci di uccidere tutte i "nemici" che hanno quel dato antigene. I Linfociti T helper, possono anche, utilizzando le interferon-gamma e i fattori chemiotattici, attivare altri macrofagi, richiamare altri leucociti granulociti ed innescare una "reazione immunitaria mediata da anticorpi", ovvero stimolare la produzione di anticorpi (immunoglobuline) da parte dei Linfociti B. Ricordiamo come i Linfociti T rivestano un importante ruolo nel combattere le infezioni virali. La reazione immunitaria mediata da anticorpiLe cellule plasmatiche liberano nella linfa da 2000 a 20.000 anticorpi al secondo nei quattro o cinque giorni seguenti. I Linfotici B della memoria vivono, invece, per mesi o anni, e costituiscono la memoria del Sistema immunitario. Le cellule B, a loro volta, si dividono, formando celle plasmatiche e celle di memoria di B. Le cellule plasmatiche liberano nella linfa da 2000 a 20.000 anticorpi al secondo nei quattro o cinque giorni seguenti. Le cellule della memoria di B vivono, invece, per mesi o anni, e costituiscono la memoria del Sistema immunitario. La difesa, organo per organoI microrganismi e gli altri antigeni che entrano:
Come si può constatare, non importa come i microbi e gli altri antigeni entrano nel corpo, incontreranno comunque dei macrofagi che inizieranno la risposta immunitaria più adatta per sconfiggerli ed eliminarli. Siti interessanti
GlossarioAgenti patogeni. Sono organismi unicellulari, invisibili ad occhio nudo, capaci di danneggiare il nostro organismo. Si suddividono in: batteri, virus e funghi (o miceti). Macrofagi. Sono dei globuli bianchi di tipo Monocito, che sono cresciuti in grandezza ed hanno acquisito notevoli capacità fagocitarie, da cui il nome che significa "grandi mangiatori". Va ricordato che i macrofagi vengono chiamati con nomi diversi in relazione al tessuto dove sono localizzati (ad es. Cellule di Langerhans sulla pelle, macrofagi nei nodi linfatici, Cellule di Kupfer nel fegato, ecc.). MALT (Mucose Associated Lymphoid Tissue). È un sistema di aggregati linfoidi organizzati come noduli linfatici. Sono localizzati lungo la mucosa del canale alimentare (Placche di Peyer, appendice ileo-cecale), delle vie respiratorie e genitourinarie e nella ghiandola mammaria in allattamento. Marcatori di superficie. Vedere Clusters of differentiation. Mast cell. Vedi "Mastociti". Mastociti o Mastcellule. Sono le sentinelle disposte in ogni area dove il nostro organismo confina con il mondo esterno. Sono esse ad attivare una risposta contro gli agenti nemici. Mediatori chimici. Sostanze (istamina, chinine, prostglandine), che possono: 1. creare infiammazione; 2. aumentare il flusso del sangue nella zona dove è presente un pericolo; 3. richiamare i globuli bianchi del sangue capaci di uccidere i nemici ed inglobare ciò che rimane della battaglia. Membrana plasmatica. Involucro esterno delle cellule. Monociti. Rappresentano circa il 3-8% dei globuli bianchi. Sono mobili, possono uscire dai vasi sanguigni ed entrare nei tessuti per inglobare cellule, batteri, detriti cellulari e cellule cancerognene o infettate da virus. Talvolta i monociti crescono in grandezza e diventano macrofagi. Opsonizzazione. Processo con cui i microrganismi sono messi nelle condizioni di essere ingeriti e digeriti dai fagociti (fagocitosi). Opportunistici. Dicesi dei batteri, virus o protozoi che, normalmente, non sono patogeni, ma diventano in grado di provocare infezioni solo in seguito all'indebolimento delle difese immunitarie, come avviene nell’AIDS. Pinocitosi. Capacità di alcuni globuli bianchi del sangue, per cui lasciano entrare dei liquidi determinati. Plasma cellule. Rappresentano la tappa finale della maturazione dei linfociti B. Pneumociti. Sono i Mastociti nei polmoni. Precursore. Dicesi di una cellula immatura che necessita un periodo di tempo prima di acquisire tutte le sue caratteristiche. Pus. Prodotto dall'accumulo dei Neutrofili e dei nemici uccisi. Sentinel lymph node. E' il primo nodo linfatico raggiunto da una cellula tumorale del seno dopo che ha iniziato ad emigrare dalla sua sede primitiva. Sensibilizzata. Dicesi di una persona che ha contattato un allergene ed il suo sistema immunitario ha creato gli anticorpi per combatterlo. Quindi ne ricorda le caratteristiche, ed è pronto a scatenare una battaglia se lo incontra di nuovo. Sistemico. Che può interessare diversi sistemi del corpo. Tessuto connettivo o Matrice. Il tessuto che costituisce e sostiene le cellule vere e proprie dei vari organi. Tumore. Crescita anomala di tessuto. Virus. Entità microscopica parassita di una cellula. |
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