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STRUMENTI PER DIAGNOSI E TERAPIARIFLESSOLOGIA PLANTARE O MASSAGGIO ZONALESOMMARIO:IntroduzioneLa Riflessologia è una tecnica terapeutica che prende in considerazione le corrispondenze tra i vari organi del corpo ed alcuni punti, detti "riflessi", sulla mano e sul piede. Si tratta di una tecnica molto antica, la utilizzavano i cinesi già 3000 anni fa. Questa terapia si basa sul fatto che tutte le parti del corpo umano sono in stretta relazione; esse, infatti, si sono sviluppate da un unica cellula fecondata. Se una di queste parti non lavora nel modo dovuto, prima o poi ne risentirà l'intero organismo. La Riflessologia è da tempo considerata un valido strumento diagnostico/terapeutico ed in molti Paesi è utilizzata, affiancata da altre metodiche, negli ospedali e da terapeuti con la dovuta qualificazione. La tecnica vera e propria si avvale della pressione esercitata dal pollice delle mani sulla pianta o sul dorso dei piedi. Esiste infatti sui piedi una vera e propria mappa del corpo ed ogni punto di questa mappa corrisponde ad un preciso organo, di conseguenza ogni stimolazione fatta su una determinata zona del piede provoca di riflesso una reazione sull organo corrispondente. Questo meccanismo si attua per mezzo del sistema nervoso, il quale in seguito ad uno stimolo, invia una risposta adeguata: in questo caso un messaggio energetico che ha un effetto salutare sull'organo interessato. La teoria alla base della Riflessologia è stata elaborata dai cinesi molti secoli fa in parallelo alle tecniche di Agopuntura. Su questi presupposti hanno poi lavorato moderni ricercatori, tra cui è doveroso citare il Dr. W. Fitzgerald che ha organizzato le informazioni esistenti, aggiungendovi le proprie scoperte, ed arrivando a costituire un corpo di conoscenze a cui ha dato il nome "Zone Teraphy" (Terapia per zone). Nonostante il massaggio venga effettuato solo sui piedi (ed eventualmente sulle mani), l'effetto terapeutico deve essere considerato "totale" perché il beneficio può essere riscontrato nell intero organismo. Tutti gli organi del corpo umano sono infatti collegati da un rete di sottili energie che interagiscono tra loro; purtroppo, però, l'attuale modo di vivere disturba questi sottili equilibri organici, riducendo così la salute ed il benessere psicofisico. Un po' di storiaDobbiamo al medico americano William H. Fitzgerald (1872-1942), dotato di notevole intuito, la strutturazione che ha permesso ad alcune informazioni scollegate di diventare il fondamento teorico della Riflessologia. L'inizio delle sue ricerche in questo campo lo potremmo definire casuale; lo dobbiamo infatti alla scoperta del potere anestetico generato della pressione esercitata su alcune parti del corpo. Questo fatto. gli permise di effettuare piccole operazioni nel naso o nella gola dei suoi pazienti. senza dover ricorrere ad alcuna altra forma di anestesia. Egli, prima meravigliato e poi incuriosito, non riusciva a spiegarsi come una pressione su una data zona del corpo potesse influenzarne un'altra. Iniziò allora una serie di sperimentazioni, avendo molta cura di annotarne tutti i risultati. Dopo qualche tempo, le sue annotazioni gli permisero di tracciare una mappa in cui le relazioni tra i punti riflessi ed altre aree del corpo assumevano una logica coerenza. Osservando tale mappa, si può vedere il corpo umano suddiviso in dieci fette verticali. Se immaginiamo una torta con la forma di un uomo, e la tagliamo in dieci fette lunghe e sottili nel senso verticale, potremmo raffigurarci tale suddivisione nel modo migliore. Tale suddivisione compare anche nelle mani, con cinque suddivisioni ciascuna; lo stesso dicasi per i piedi. Il Dr. Fitzgerald, per definire le dieci linee di suddivisione, usò il termine "meridiani", riportando così nel corpo umano una suddivisione alquanto simile a quella con cui la geografia suddivide la superficie terrestre. Pertanto, secondo la Riflessologia, il corpo umano si può considerare attraversato longitudinalmente da dieci "meridiani" che lo dividono in altrettante zone, ciascuna delle quali contiene degli organi ben definiti. Ciò che più conta, è il fatto che le zone localizzate sulla pianta dei piedi e delle mani, contengono i punti riflessi corrispondenti a tutti gli organi del corpo situati nella medesima zona. La mappa dei meridiani
I punti focali sono caratteristici degli organi distribuiti su tutti e due i piedi oppure di quelli con punti riflessi molto ampi, come il fegato. Va notato che tutti gli organi contenuti in una zona, pur apparendo molto diversi tra loro (occhio, collo, polmone, stomaco ecc.) hanno la stessa natura e sono in qualche modo in comunicazione tra di loro. Va ricordato che...Va ricordato che il punto su cui massaggiare può essere leggermente discosto da quello indicato sulla mappa. Si è certi di essere sul punto esatto quando la pressione crea un certo dolore. È anche d'uopo ricordare che in presenza di dolore non è il caso di esser crudeli, né con gli altri, né con noi stessi. Con il tempo e la pazienza si riuscirà comunque a sciogliere il deposito che crea il problema e l'organismo provvederà ad eliminarlo. Benefici e controindicazioniLa reflessologia è uno strumento sopratutto preventivo, perché stimola la circolazione sanguigna e linfatica contribuendo all'eliminazione delle tossine. Per questo motivo è in grado di ridurre mal di schiena, emicranie e dolori articolari (artrosi cervicale, lombalgie). Produce effetti rilassanti, analgesici e riequilibranti. È indicata per i bambini. Non è consigliato in caso di malattie gravi come come flebiti o problemi vascolari, oppure quando il soggetto sta facendo terapie farmacologiche sotto controllo del medico. Non è da fare primi 3 mesi di gravidanza o in presenza di lesioni o ferite. Va praticata con attenzione agendo su anziani con osteoporosi. Nessuna controindicazione in caso di mestruazioni, prima o dopo i pasti e in presenza di tumore. Una nota finaleOnde evitare che si chiudano i pori, impedendo l'espulsione delle impurità, durante la seduta non si utilizza crema o olio per massaggi. Quando i piedi del soggetto sono particolarmente umidi viene utilizzato del talco. Esempi praticiBibliografia
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