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STRUMENTI PER DIAGNOSI E TERAPIAIDROCOLON TERAPIAApprofondimentoArticolo della dottoressa Loredana Balconi, Medico Chirurgo (Reggio Emilia). SOMMARIO:
Un intestino insufficientemente sgombro è l'inizio di tutti gli stati di malessere, malattia ed intorpidimento mentale. Lo stato di infezione intestinale è la causa di numerose malattie e disturbi cerebrali e genitali. Non c'è organo, nell'economia umana, che sia al riparo dai danni della stitichezza. Salute e invecchiamento sono in relazione col colonMolti studi epidemiologici hanno dimostrato che la salute, la malattia e l'invecchiamento sono in stretta relazione con lo stato del colon. L'equilibrio fra assimilazione delle sostanze nutritive e l'eliminazione delle scorie è senza alcun dubbio il fattore primario per conservare una buona salute. Se noi dipendiamo molto dal nostro ambiente esteriore, è certo che l'influenza esercitata dal nostro ambiente interiore è perlomeno della stessa importanza. L'inquinamento interiore del corpo è un fattore determinante per il mantenimento degli stati patologici. Il colon, luogo terminale del bolo alimentare, lungi dall'essere passivo, è il luogo di passaggio di numerose sostanze sia verso l'interno che verso l'esterno. Quando è sporco, pieno di materiali che ne incrostano le pareti, non è più in grado di assolvere correttamente alle sue funzioni d'assorbimento delle sostanze necessarie alla vita delle cellule, né di espellere i residui umorali del sangue e della linfa ritardando così la sua funzione principale. La maggior parte degli esseri umani che soffrono di turbe digestive più o meno importanti hanno una materia fecale che resta "bloccata" nel colon per molto tempo, a volte per anni; queste sostanze sono fonte di intossicazione dell'organismo, e spesso causa di turbe psichiche e di disturbo nello sviluppo personale. La cattiva funzionalità del colon non è sempre la causa prima di una malattia, ma costituisce in diversi casi un fattore importante nell'accentuare la malattia stessa e il suo prolungarsi. La serietà di questa terapeutica è confermata da più di 50 anni di pratica e di ricerche in diversi paesi del mondo e specialmente negli Stati Uniti dove Snyder e Waddington, dopo aver praticato più di 1600 irrigazione intestinali senza alcun incidente, sono in grado di affermare la totale innocuità di questa terapeutica. Lo scopo principale dell'idrocolonterapia è il lavaggio in profondità della mucosa intestinale, ma è anche, e forse in primo luogo, un metodo diagnostico che permette di fare il punto sullo stato funzionale dell'intestino crasso e collegare i sintomi del paziente al suo cattivo funzionamento. Con questo metodo è possibile determinare la presenza di gas intestinali come pure il volume, la concentrazione e la localizzazione della materia fecale accumulata, e ancora la densità e il colore del muco intestinale che forniscono delle indicazioni che permettono di determinare, per una data persona, il tipo di alimentazione che favorisce l'accumulo permettendo di mettere a punto la dieta non solo durante la cura, ma anche durante tutto il periodo di disintossicazione dell'organismo. L'idrocolonterapia non pretende di essere il rimedio di ogni male, ma una procedura estremamente favorevole in una grande varietà di turbe della salute. Un cambiamento del comportamento alimentare, l'adozione progressiva di una alimentazione più sana, un modo di vita più equilibrato, un adeguato spazio per il necessario riposo, l'introduzione di un adeguato programma di attività fisica nella vita quotidiana, sono tutti indispensabili per conservare o migliorare la salute ritrovata grazie all'idrocolonterapia. L'irrigazione intestinale (primo nome dato a questa pratica ) è molto antica, la prima citazione la troviamo nel papiro Ebers, un documento dell'antico Egitto datato 1500 a.C.; già i medici di allora consideravano questa tecnica come una misura terapeutica di grande valore. Secondo un testo apocrifo, Gesù Cristo, che avrebbe appreso l'arte della guarigione secondo l'insegnamento della comunità essenica, considerava il potere dell'acqua altamente purificatore. Ippocrate "il padre della medicina" (V-IV secolo a.C.), Galeno (II secolo d.C.) e Ambroise Paré (XVI secolo) perorarono in favore dell'utilizzazione terapeutica del lavaggio intestinale. Ambroise Paré, in particolare, fu il primo a descrivere l'irrigazione totale del colon. In Germania alla fine del XIX secolo la "Subacquale Innenbad" era largamente utilizzata, e all'inizio del XX secolo, Brosch, dottore in medicina, aveva già messo a punto "l'Enerocleaner", precursore degli attuali apparecchi. Ma è negli Stati Uniti che l'idrocolonterapia è stata rimessa in auge grazie a due medici igienisti, James W.Wiltsie e Joseph E.G. Waddington. Questi annunciò: "Il funzionamento anomalo del condotto intestinale è l'elemento precursore di molti stati di cattiva salute e specialmente di malattie croniche. Il ripristino dell'eliminazione fisiologica intestinale è molto spesso un preliminare del'eventuale restaurazione della salute in generale". Nella nostra epoca, in Europa numerosi medici come Bertholet, Barishac e Schalle hanno dimostrato ripetutamente la necessità dell'igiene intestinale. Altri come la Dottoressa Kousmine hanno fatto di questa pratica una delle basi indispensabili del loro trattamento delle patologie degenerative. La tecnicaL'idrocolonterapia è un processo di pulizia dell'intestino crasso che consiste nell'introdurvi dell'acqua dolce, tiepida e purificata, senza aggiunte di prodotti chimici o medicinali. I successivi bagni sono effettuati con dell'acqua immessa ed eliminata per mezzo di una cannula a doppia funzione introdotta nel retto. L'acqua è ad una temperatura variabile tra 25° e 41°; questi cambiamenti di temperatura agiscono sulle materie fecali aderenti alla mucosa intestinale e sugli stessi tessuti riattivando la loro reazione fisiologica. Una delle ragioni che possono spiegare questo fenomeno potrebbe risiedere nel fatto che l'intestino cieco e il colon ascendente essendo due dei principali luoghi d'assorbimento dell'acqua, i batteri e le loro tossine presenti in gran numero in questa regione, sono suscettibili d'essere assorbiti in grande quantità allorquando si produce un ristagno. Inoltre, questo ristagno è la causa di una congestione del sistema linfatico e venoso portale, il flusso sanguigno aggravato di tossine produce a suo turno una congestione della milza e del fegato da una parte, delle vene emorroidali e dei vasi degli arti inferiori dall'altra. L'ingorgo della linfa a causa di un tasso elevato di tossine è suscettibile di causare, a lunga scadenza, l'indebolimento delle difese immunitarie e, per riflesso, turbe delle vie aeree superiori (angina, sinusite, rinite, otite, ecc.) così come un discreto numero di problemi dermatologici (acne, eczema, ecc.). Le tossine d'origine intestinale, trasportate nel corpo dal flusso sanguigno, vanno a fissarsi preferibilmente in luoghi dove è meno la resistenza organica, intossicando progressivamente le cellule bersaglio e favorendo la destabilizzazione di delicati equilibri cerebrali; quindi è qui che si deve ricercare la causa dei cambiamenti d'umore, della perdita di dinamismo (la famosa "fatica ad alzarsi") o delle diverse turbe del sistema neurovegetativo. Questo metodo, attivo sia in fase preventiva che durante la cura, è un lavaggio intestinale che agisce staccando i cumuli incollati alla mucosa stimolando contemporaneamente l'attività peristaltica e migliorando l'assorbimento dei cibi nell'intestino cieco e nel colon ascendente. Con l'idrocolonterapia si hanno dei notevoli risultati e spesso anche la guarigione pura e semplice di numerose patologie. Questo procedimento, molto più efficace di un semplice lavaggio, pulisce interamente il colon dal retto al cieco permettendo una mobilità delle materie fecali incrostate nelle villosità intestinali anche da parecchi anni. A causa del lungo tempo di ristagno, queste materie assumono una consistenza simile a quella di un pneumatico. Solo l'irrigazione prolungata e ripetuta può permettere il loro ammorbidimento in profondità con conseguente eliminazione delle stesse che sono spesso focolai d'intossicazione e di infiammazioni. Effetti beneficiGli effetti benefici dell'idrocolonterapia si manifestano in vario modo: Sensazione di grande benessere risultante dall'eliminazione del muco, del gas, di particelle alimentari non digerite e di tossine dell'intestino. Sensazione di leggerezza causata dall'azione dell'acqua calda, dal massaggio addominale e dalla liberazione della mucosa intestinale. Un miglioramento degli edemi, degli stati infiammatori locali e dei tessuti del colon, è ottenuto grazie all'eliminazione delle sostanze irritanti per mezzo dell'azione diretta dell'acqua fredda, che contemporaneamente esercita un effetto di stimolazione della peristalsi intestinale. Un'azione sui parassiti del colon e simili che viene permessa dall'alternanza della temperatura dell'acqua utilizzata nelle sedute. Sovente si osserva una perdita di peso e uno snellimento della figura nelle persone appesantite e un aumento di peso nelle persone magre poiché viene restaurato l'equilibrio tra eliminazione e assimilazione. L'aumento del tono addominale è di regola l'inizio della cura. Le cistiti, l'ovarite e la dismenorrea migliorano sempre e sovente si ottiene una guarigione definitiva dopo la cura. Viene pure constatato un miglioramento della funzione renale dopo la cura. L'idrocolonterapia presenta dunque un interesse tutto particolare nel miglioramento dello stato generale e del funzionamento del tubo digerente. Ma la sua azione è ugualmente interessante in certi casi precisi come: La preparazione e il seguito dei lavaggi baritati utilizzati nelle ricerche diagnostiche a livello del colon permettono di presentare un intestino pulito e facile così alla lettura radiografica; dopo l'esame attiva l'eliminazione della poltiglia di bario. Recupero più rapido del normale transito intestinale dopo anestesia totale. Azione interessante in geriatria per il suo effetto disintossicante e rinvigorente. I paraplegici traggono degli enormi vantaggi con questo sistema. Infine, sia a livello preparatorio fino al quarto mese di gravidanza, sia dopo il parto, rappresenta una misura estremamente benefica per la donna incinta. Vi sono controindicazioni alla cura dell'idrocolonterapia?Si, in seguito a gravi emorragie, le necrosi per irradiazione, patologie infiammatorie acute, emorroidi gravi, aderenze pelviche, ulcere con sospetta perforazione, turbe cardiache gravi, recenti interventi chirurgici del colon e del retto, ipertensione arteriosa grave, neoplasie del colon e del retto, sincope d'origine cardiaca, gravidanza avanzata (dopo il quarto mese), ernia addominale, ragadi e fistole anali. La flora intestinale viene disturbata da questa tecnica?La flora intestinale è composta da bilioni d'organismi microscopici, di batteri di fermenti, di muffe e di virus che vivono nell'intestino e che giocano un ruolo molto importante nel mantenere lo stato di salute assicurando l'equilibrio dell'ecosistema intestinale. Per mezzo della cura, la mucosa intestinale, essendo stata liberata dalla barriera di tossine che l'ingombrava, vedrà crescere la sua capacità di mantenere tale equilibrio. Il medico potrà prescrivere all'occorrenza un supplemento di acidophilus-bacillus per facilitare questo processo. Può causare carenza di elettroliti?Quando il corpo è alimentato correttamente con una nutrizione di buona qualità che contenga inoltre, sodio, potassio e magnesio organici, la quantità d'elettroliti necessaria è assicurata dal cibo quotidiano. Riempiendo e vuotando alternativamente il colon con acqua pura, l'idrocolonterapia migliora l'idratazione generale del corpo e l'assimilazione dei sali minerali, contrariamente ai lassativi ed ai lavaggi ordinari che favoriscono la deplezione di minerali e la disidratazione. Tuttavia, per evitare ogni rischio, è consigliato durante la cura un apporto supplementare di minerali e vitamine. L'idrocolonterapia è la sola pratica dolce ed efficace che offre la possibilità d'una pulizia profonda e completa dell'intestino con eliminazione delle materie fecali stagnanti, focolai di organismi patogeni. Inoltre, essa permette, con la sua azione di stimolazione della peristalsi intestinale, di ridare più dinamismo ad un colon pigro. Infine ferma definitivamente il processo del circolo vizioso dell'autointossicazione di tutto il corpo. Accompagnata dalla volontà di mettere in pratica una sana alimentazione ed un modo di vita senza stress, l'idrocolonterapia permette a ogni individuo di ritrovare la propria salute. Dopo l'rrigazione del colon si rende necessaria una reintegrazione di batteri "amici" con il Lactobacillus acidophilus (che è il più importante batterio dell'intestino tenue) e il Bifido bacterium longum (importante colonizzatore del colon). L'assunzione di acidophilus e bifidus migliora i problemi di costipazione, fornisce al corpo l'enzima lattasi di cui molte persone sono carenti, interviene nella assimilazione e produzione delle vitamine del gruppo B; l' acidophilus produce inoltre varie sostanze ad attività antibiotica, antivirale e antimicotica (soprattutto nei confronti della candida albicans). Inoltre, acidophilus e bifidus svolgono una attività anticancerogena perchè eliminano e disattivano sostanze chimiche che possono trasformarsi in sostanze cancerogene (ad esempio i nitriti che sono usati come conservanti nei cibi e che nell'intestino si trasformano in nitrosammine). In un campione di 30 pazienti (22 donne e 8 uomini ) in cui è stata adottata una terapia di ricolonizzazione e drenaggio protratta per 4-6 settimane tramite l'assunzione di Homeos 2 e Homeos 4, si sono potuti constatare notevoli benefici. L'uso combinato di questi due prodotti ha permesso il miglioramento e il ripristino dei ritmi dell'attività peristaltica tramite l'Homeos 2 e un consolidamento e un drenaggio epatico che il lavaggio intestinale aveva riattivato tramite l'Homeos 4. Infatti l'Homeos 2 è un regolatore della funzione intestinale, indicato nella stipsi da inerzia intestinale, nella stitichezza da atonia e da insufficiente funzionalità biliare. L'Homeos 4 è un drenante epatico che stimola la funzionalità dell'epatocita e delle vie biliari. Decongestionante, epato protettore, è indicato in tutte le epatopatie con stasi portale e biliare. Bibliografia
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