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SCHEDE TERAPEUTICHEOSTEOPOROSIQuanto proposto è ad esclusivo scopo informativo e non sostituisce il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute. Sommario
DEFINIZIONE DELL'OSTEOPOROSIL'osteoporosi è una malattia che rende le ossa "porose", cioè meno compatte e quindi più fragili. Il suo aspetto peggiore è quello di essere silenziosa, all'inizio, infatti, non provoca sintomi rilevanti: quasi sempre la sua prima manifestazione è proprio una frattura. Va precisato che sarebbe bene non arrivare mai a questa punto, perché, se ci si arriva, è difficile che le cure mediche siano in grado di reintegrare completamente il tessuto delle ossa. Le donne sono le più colpite, oggi una donna su tre, dalla menopausa in poi corre il rischio di subire delle gravi perdite di tessuto osseo. Comunque anche i maschi non ne sono indenni, in quanto circa un terzo della popolazione maschile soffre di fratture osteoporotiche del collo del femore. A 75 anni la massa ossea di una donna può già essere dimezzata, mentre in un uomo novantenne si osserva un calo che si aggira intorno al 25%. Le fratture, che rappresentano le conseguenze più comuni dell'osteoporosi, colpiscono più frequentemente il polso, il femore e le vertebre. FISIOLOGIA DELL'OSTEOPOROSIPer comprendere come nasce l'osteoporosi bisogna dire che l'osso è un tessuto vivo che si rinnova continuamente. Il suo continuo processo di rinnovamento (detto "rimodellamento osseo"), comprende una fase di distruzione del tessuto, seguita da una fase di ricostruzione delle strutture microscopiche dell'osso. La fase di distruzione viene gestita da un tipo di cellula detta "osteoclasta" e quella di costruzione dal tipo "osteoblasta". Superati i 40 anni può accadere che il tessuto osseo costruito non sia sufficiente a rimpiazzare quello distrutto dagli osteoclasti, questo comporta che, in ambedue i sessi, con il passare degli anni si vada incontro ad una lenta perdita di sostanza ossea, fenomeno definito "osteoporosi senile". L'osteoporosi, proprio per la sua natura, predispone a fratture ossee. Le parti più soggette sono le vertebre (fratture da schiacciamento), il collo del femore e il polso (frattura di Colles). Generalmente le fratture del polso riescono a guarire bene e non lasciano problemi postumi, quelle vertebrali, invece, non solo possono provocare dolore, ma generare una progressiva incurvatura della spina dorsale con conseguente diminuzione della statura. Fortunatamente non tutte le donne, dopo la menopausa, soffrono di osteoporosi, è comunque bene fare un controllo periodico, a tal scopo risulta molto utile il mineralogramma che viene effettuato utilizzando una ciocca di capelli. EZIOLOGIATratto da: www.eurosalus.com/eurosalus/static/nut_curare_php3 Non c'è da spaventarsi: è assolutamente normale che le ossa perdano densità minerale con il passare del tempo. Nell'organismo c'è un continuo ricambio del tessuto osseo; il calcio viene costantemente aggiunto e rimosso, in un equilibrio che tende comunque nel corso dei decenni a un lieve saldo negativo. L'osteoporosi come malattia non è quindi legata ad una generica "perdita di calcio", ma alla velocità di calo del minerale presente nelle ossa. Se un calo del 2% all'anno è considerato assolutamente normale, un improvviso decremento del 4-5% per almeno due anni consecutivi può essere una spia di una difficoltà nella fissazione o nell'assorbimento del calcio. È solo in quest'ultimo caso che si deve valutare l'opportunità di un intervento per evitare che la velocità di calo porti ad una situazione di eccessivo depauperamento dell'osso, con conseguente aumento del rischio di fratture, anche per traumi non eccessivi. CURATratto da: www.eurosalus.com/eurosalus/static/nut_curare_php3 Vanno eliminati i fattori che interferiscono negativamente sull'assorbimento e sulla fissazione del calcio, che si possono mutare (o almeno controllare) prima di ricorrere ai farmaci, tra essi citiamo:
Per contro, un corretto apporto di calcio assimilabile favorisce la deposizione di questo minerale nel tessuto osseo, e le persone che introducono più di 800 mg al giorno di calcio assorbibile vanno raramente incontro a osteoporosi. È bene ricordare che, tra i cibi ricchi di calcio, gli spinaci, i cardi, le cime di rapa, il prezzemolo e il cioccolato contengono molto acido ossalico per cui il loro calcio è assorbito con difficoltà. L'apporto di calcio è quindi positivo, ma questo non significa che si debba mangiare formaggio in quantità: il formaggio infatti assomma in sé le caratteristiche di cibo molto salato, iperproteico e ricco di ossalato, quindi può non rappresentare un alimento ideale per l'apporto di calcio assorbibile. Lo yogurt, invece, garantisce sicuramente un buon livello di azione, a patto che sia utilizzato in quantità modesta, non esagerata e quasi ossessiva come molte persone fanno. Molto prima di arrivare a utilizzare farmaci, e sicuramente dopo avere impostato una corretta attività fisica e una dieta idonea anche rispetto ad eventuali intolleranze alimentari, si possono eventualmente utilizzare alcuni presidi terapeutici naturali di ottima efficacia. L'assunzione di altre forme di calcio, come la dolomite (4 compresse al dì da 500 mg deglutite con un po' d'acqua acidulata) o la farina di ossa (sempre 4 compresse al dì) consentono per esempio di integrare correttamente, con calcio assorbibile, il quantitativo di calcio già introdotto con la dieta. In alcuni casi, soprattutto se l'esame del mineralogramma ha indicato una carenza di silicio, tale effetto è garantito dalla utilizzazione di forme assorbibili di silicio, come le compresse di estratto secco di equiseto (2 al dì da 500 mg). Molto ben assorbiti risultano i sali oxiprolinati di calcio, eventualmente da associare in una preparazione con manganese, zinco e rame. Resta sicuramente rilevante la possibilità di migliorare alcuni aspetti metabolici con l'integrazione di vitamina B6, di vitamina E, di vitamina C (fondamentale per la deposizione della matrice ossea) e di vitamina D, ricordando che l'esposizione al sole è uno dei fattori fondamentali per la attivazione e trasformazione della vitamina D già presente nell'organismo. Inoltre la semplice assunzione di bicarbonato di potassio (sale molto semplice, dal costo molto ridotto) migliora nettamente il bilancio del calcio nelle donne in fase postmenopausale. Anche l'esercizio fisico è molto importante, perché aiuta a mantenere un buon livello di trofismo osseo. Non servono esercizi particolari: basta un po' di ginnastica quotidiana e camminare ogni giorno. OSTEOPOROSI E INTERESSI FARMACEUTICI
L'osteoporosi, come malattia, affiorò dall'oscurità solo due decenni fa, per diventare una grossa preoccupazione per tutte le donne nel mondo industrializzato. Campagne di informazione nei media, bollettini informativi nelle sale d'aspetto dei medici e nelle farmacie avvertono insistentemente le donne dei danni conseguenti alla riduzione della massa ossea. La pubblicità commerciale rivela che una donna su due, oltre i 60 anni, è esposta a fratture dovute all'osteoporosi (anche un uomo su tre è soggetto all'osteoporosi); inoltre, l'incidenza delle fratture del bacino eccede quella del cancro al seno, alla cervice e all'utero insieme; infine, il 16 per cento dei pazienti che hanno subito fratture al bacino muoiono nel giro di sei mesi, mentre il 50 per cento necessiterà di una lunga degenza. Le statistiche affermano anche che negli Stati Uniti oltre 20 milioni di persone hanno l'osteoporosi e circa 1.3 milioni di persone, ogni anno, subiranno una frattura ossea in conseguenza dell'osteoporosi. Se da un lato è innegabile che sopraggiunga la morte per uomini e donne che hanno subito fratture al bacino, dall'altro è vero che queste persone oltre ad essere molto anziane e fragili sono sofferenti anche per altri motivi. Le donne sono costantemente bombardate dal messaggio che la guerra alla perdita della massa ossea va combattuta con integratori di calcio e con l'assunzione giornaliera di cibi ricchi di calcio, in primo luogo i latticini. I medici raccomandano fortemente alle donne in menopausa l'uso prolungato di estrogeni sintetici e, se necessario un aiuto aggiuntivo, suggeriscono l'uso di farmaci, come il Fosamax, che ricostruisce le ossa. Così una donna forte di questo arsenale, si sente sicura di poter affrontare l'ultima parte della vita camminando eretta e senza fratture. Sfortunatamente, ciò è lungi dall'essere vero. La verità dei fatti, invece, è che i più noti trattamenti per l'osteoporosi sono pericolosi per la salute delle donne. L'estrogeno sintetico, ad esempio, è un medicinale notoriamente cancerogeno. Molti integratori di calcio non solo sono inefficaci nella ricostruzione ossea, ma possono anche portare a deficienze di minerali, calcificazione e calcoli renali. Inoltre, contrariamente alla credenza comune, è stato provato che i latticini costituiscono una causa determinante della perdita di calcio da parte delle ossa. L'osteoporosi ha generato un'industria dalla crescita fenomenale. La vendita di un solo medicinale a base di estrogeni, il Premarin (sintetizzato dall'urina delle cavalle incinte), nel 1996 fatturò 940milioni di dollari in tutto il mondo. L'industria casearia statunitense sta prosperando con i suoi 20 miliardi di dollari annuali di entrate. E la vendita degli integratori di calcio è incrementata fino a centinaia di milioni di dollari. La terroristica campagna pubblicitaria di prevenzione, che descrive l'osteoporosi come un "ladro silenzioso" a caccia delle ossa delle donne, ha fruttato bene. Nel 1975, con la pubblicazione di uno studio nel prestigioso New England Journal of Medicine, si dimostrò come il rischio di cancro all'endometrio (mucosa dell'utero) aumentava di 7.6 volte nelle donne che assumevano estrogeni. Le donne che avevano utilizzato gli estrogeni per sette o più anni erano 14 volte più a rischio di cancro all'endometrio, di quelle che non li usavano. Nello stesso mese, le cifre del California Cancer Registry confermavano le scoperte. Fra le donne bianche sopra i 50 anni, si era registrato un incremento pari all'80% del cancro all'endometrio, tra il 1969 e il 1974. Cresceva l'evidenza della pericolosità degli estrogeni. Oltre al cancro all'endometrio, gli estrogeni erano correlati anche al cancro al seno, alle ovaie, a malattie alla cistifellea e al fegato, e al diabete. A fronte di tali comunicazioni vi fu un calo drammatico nelle prescrizioni di ormoni in tutto il mondo. Si doveva allora fare qualcosa per salvare un mercato così redditizio. Poiché gli estrogeni erano stati giudicati cancerogeni, le aziende farmaceutiche tentarono di rimediare al fiasco aggiungendo un progesterone sintetico. Si sostenne che il progestinico proteggeva l'utero dagli effetti della proliferazione degli estrogeni (vedi articolo sugli ormoni). Così, la terapia di sostituzione ormonale (HRT) fece il suo debutto. Tuttavia per rendere allettanti gli ormoni a tutte le donne che nutrivano dubbi, la Ayerst (casa farmaceutica che produce il Premarin) ingaggiò una importante società di pubbliche relazioni per pubblicizzare l'osteoporosi. Venne lanciata una campagna promozionale, mirata alle riviste femminili. Vennero ingaggiati esperti di medicina per diffondere il vangelo HRT/osteoporosi alla radio e alla TV. La costituzione delle ossa (1)Vediamo come effettivamente sono composte le ossa. L'osso è un tessuto vivo che subisce continue trasformazioni, è nutrito e depurato dai vasi sanguigni tramite uno scambio costante con l'intero organismo. Le cellule che compongono l'osso sono di due tipi differenti: osteoclasti e osteoblasti. Gli osteoclasti dissolvono l'osso vecchio e si lasciano dietro dei minuscoli spazi vuoti, questi spazi vengono riempiti con osso nuovo da i osteoblasti. Questa capacità di autoriparazione è estremamente importante. Quando si sfalda una quantità maggiore di osso vecchio rispetto a quello che si ricrea, si ha una perdita di massa ossea. Il ricambio non si ferma mai completamente. Infatti, dopo i 50 anni cresce il tasso, sebbene sia abbastanza coordinato. Le cellule che ricostruiscono, diventano sempre meno capaci di riempire completamente gli spazi vuoti. Secondo il Dr Bruce Ettinger, professore associato di clinica medica dell'Università di California ed endocrinologo: "...le donne non dovrebbero preoccuparsi dell'osteoporosi. L'osteoporosi che causa dolore e invalidità è una malattia molto rara. Solo dal 5% al 7% delle donne di 70 anni mostreranno un collasso vertebrale (gobba della vedova); solo metà avranno due vertebre coinvolte; e forse un quinto o un sesto avranno sintomi". Una volta la definizione medica di osteoporosi era "fratture causate da ossa sottili". Ora è stata ridefinita come "una malattia caratterizzata da una scarsa massa ossea e dal deterioramento a livello di micro-architettura del tessuto osseo, che porta ad una maggiore fragilità e ad un conseguente incremento del rischio di fratture". Tuttavia c'è un problema nel definire l'osteoporosi una malattia, e non una frattura: una scarsa massa ossea è solo un fattore di rischio per l'osteoporosi, non è l'osteoporosi stessa. Per esempio le donne asiatiche hanno una densità ossea bassa, tuttavia si registra un tasso di fratture ossee estremamente basso. Le ossa non si rompono solo per la sottigliezza. Uno dei massimi esperti di ossa e autrice di "Better Bones, Better Body", Susan E. Brown, PhD, afferma: "L'osteoporosi di per sé non è causa di fratture ossee. Ciò è semplicemente documentato dal fatto che metà della popolazione con sottili ossa osteoporotiche, di fatto non ha mai subito fratture". I veri ladri di calcio delle ossa (1)
Prove scientifiche dimostrano che, di per sé gli integratori di calcio non funzionano. I peggiori integratori di calcio sono pietanze con ossi, il guscio d'ostrica e la dolomite perché non possono essere efficientemente assorbiti e possono contenere piombo. Un eccessivo apporto di calcio può anche portare a costipazione e, peggio ancora, a calcoli renali e calcificazione delle giunture. La forma di integrazione più efficace è l'idrossiapatite (specialmente se associata la boro). Questo è l'integratore di calcio più naturale e un cibo completo per le ossa. Che dire della carne e dei latticini? (1)Il Dr. Michael Colgan, un ben noto ricercatore nel campo dell'alimentazione, autore e fondatore del Colgan Institute negli USA, ha detto: "il consiglio medico di bere latte per prevenire l'osteoporosi è una stupidaggine". I latticini, infatti, contribuiscono alla perdita della massa ossea, lo prova il fatto che i paesi che consumano le più alte quantità di latticini hanno anche i più alti tassi di osteoporosi. Una dieta ricca di proteine della carne e di latticini rafforza il rischio di osteoporosi, perché rende il sangue acido. Il calcio deve quindi essere estratto dalle ossa (e dai denti) al fine di ripristinare il livello di acidita (pH) del sangue affinché non pregiudichi la salute dell'organismo. Per approfondire l'argomento "Latte e latticini" vedere la sezione Alimentazione e salute nell'Area Pubblica. Alcuni consigli per una vera prevenzione (1)Integrazione con progesterone naturale, idrossiapatite, citrato di calcio, o preparati cinesi a base di erbe. Un crescente numero di studi sta convalidando gli effetti estremamente benefici di un programma regolare di esercizi coi pesi, al fine di aumentare la densità ossea. Un allenamento efficace comprende esercizi quali camminare in salita, andare in bici a marce basse, salire le scale. L'osteoporosi non è un male d'età o una deficienza di estrogeni o calcio, ma una malattia degenerativa della cultura occidentale. L'abbiamo causata noi stessi con il nostro regime alimentare e il nostro stile di vita, nonché l'assunzione di certi farmaci. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
BIBLIOGRAFIA
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"procaduceo.org" Una proposta per un approccio olistico alla diagnosi ed alla terapia. |