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MALATTIE REUMATICHE

NUOVA CLASSIFICAZIONE

Per creare ordine e chiarezza nella classificazione delle artropatie, la Società Italiana di Reumatologia (SIR) ha deciso che esse non saranno più definite come "malattie reumatiche", bensì come "malattie osteoarticolari e dei tessuti connettivi".

Secondo Roberto Marcolongo, ex presidente della SIR e presidente della LIMAR (Lega italiana contro le Malattie Reumatiche), con le nuove definizioni si potranno meglio precisare le caratteristiche ed il carattere sistemico di ogni patologia nelle sue varie manifestazioni.

Questa nuova classificazione si aggiorna con l'acquisizione di nuove conoscenze patogenetiche e clinico-diagnostiche. Pertanto risulta di particolare importanza non solo per i reumatologi, ma anche per altri specialisti tra cui tutta la classe medica e gli operatori nel settore. In pratica, possiamo affermare che permette una maggior chiarezza nella valutazione e interpretazione dei risultati. I nuovi criteri propongono un linguaggio uniforme di grande utilità sia per le comunicazioni, che per facilitare la stessa conoscenza delle malattie.

La nuova classificazione si divide nei 13 gruppi che vengono proposti qui di seguito. Per un eventuale approfondimento suggeriamo di visitare il sito della Società Italiana di Reumatologia.

  1. Artrosi (osteoartrosi).
    È dovuta al fatto che i processi costruttivi e rigenerativi della cartilagine articolare non hanno più la necessaria efficienza. Può colpire tutte le articolazioni. È la malattia articolare più frequente, questo vale in particolar modo per le persone adulte ed anziane.

  2. Artriti primarie. sono le malattie dovute all'infiammazione delle guaine tendinee e delle membrane sinoviali-articolari, ad oggi (2003) non se ne conosce l'origine. Tra esse compaiono:
    • Artrite reumatoide. È un tipo di artrite che colpisce più articolazioni (poliartrite), di carattere cronico ed erosivo. In Italia colpisce maggiormente le femmine dei maschi (5:1) e interessa lo 0,6% della popolazione.
    • Spondilo-entesoartriti. Queste malattie hanno in comune la stessa componente genetica (HLA B27) ed interessano le inserzioni tendinee (entesi). Quasi sempre ne viene colpito anche lo scheletro assiale e le articolazioni periferiche. Talvolta si trovano associate anche a manifestazioni che possono interessare la cute (psoriasi) o gli occhi (iridociclite). Sono più frequenti nel sesso maschile.

  3. Artropatie da microcristalli e dismetaboliche.
    Sono causate da un deposito di minerali nei tessuti articolari. Tra esse troviamo la gotta, causata appunto dai deposito di cristalli di urato monosodico. Negli anziani è facile trovare anche l’artropatia da pirofosfato di calcio (condrocalcinosi). Tra tutte le forme la più frequente interessa di preferenza le articolazioni metacarpo-falangee e prende il nome di artropatia dell’emocromatosi.

  4. Affezioni dolorose non traumatiche del rachide.
    Queste malattie interessano la parte di scheletro correlata alla spina dorsale (rachide), ovvero: cervicalgie, lombalgie e dorsalgie. Questi problemi possono essere ricondotti a fattori infiammatori, degenerativi, metabolici, neoplastici o psichici. Vi potrebbero anche essere delle malformazioni congenite o acquisite. Sono problematiche che si presentano frequentemente ed il medico dovrebbe sempre fare una diagnosi molto accurata.

  5. Malattie dell’osso.
    Tra queste malattie troviamo:
    • Osteoporosi. È una malattia che determina la perdita della massa ossea, creando i presupposti per eventuali fratture. Tende a colpire le donne che hanno superato la menopausa a causa della carenza di estrogeni.
    • Osteomalacia. Compare a causa di una marcata riduzione dell’apporto di calcio allo scheletro oppure da una eccessiva perdita di minerali che sono estromessi mediante l'urina.

  6. Connettiviti e vasculiti (malattie reumatiche sistemiche).
    Sono malattie di carattere infiammatorio di cui, ad oggi (2003) non si conosce l'origine. Vengono considerate di tipo autoimmuni e hanno un interessamento clinico sistemico. Colpiscono prevalentemente il sesso femminile.
    Comprendono:
    • Lupus eritematoso sistemico. Una malattia rara che colpisce circa tre persone su 10 mila. Presenta numerosi autoanticorpi diretti contro antigeni relative al nucleo cellulare e coinvolge molte aree corporee, tra cui: articolazioni, sistema nervoso, reni, sangue, cute, mucose, sierose.
    • Vasculiti. Sono più rare delle connettiviti e presentano infiammazione delle pareti vasali con vari disturbi associati al luogo ed al tipo di vasi coinvolti. Nel nostro paese sono più frequenti quelle "leucocitoclastiche", tra cui va inclusa la "crioglobulinemia mista", che spesso si presenta dopo una epatite dovuta a infezione cronica da virus C.
    • Artriti causate da agenti infettivi. Questo tipo di artrite è causato da germi che sono penetrati nell’articolazione. Il batterio più interessato è lo stafilococco aureo, ma, nei pazienti che hanno un sistema immunitario indebolito, sono in aumento le forme legate ai germi opportunisti. Le forme virali sono le più frequenti, tra esse il reumatismo articolare acuto, che può comparire a seguito di un’infezione faringea da streptococco beta emolitico. Anche le infezioni urogenitali o intestinali possono lasciare come "ricordo" una mono-oligoartrite o una spondilo-entesoartrite secondaria.

  7. Reumatismi extra-articolari.
    Rientrano in questa categoria varie affezioni correlate alle strutture accessorie dell’apparato locomotore (borse sinoviali, guaine tendinee, ecc.). Nella maggioranza dei casi si propongono come un processo infiammatorio o degenerativo, localizzato in una certa area e capace di causare fastidio o dolore. Vi sono delle forme generalizzate, tra cui la fibromialgia, che si presenta con un dolore miofasciale diffuso. Questo dolore diventa maggiore con la palpazione di particolari sedi muscolotendinee. Sono affezioni rare in quanto colpiscono circa l’1% della popolazione, tra cui il sesso femminile tra i 25 e 45 anni di età.

  8. Sindromi neurologiche, neurovascolari e psichiche.
    • Forme neurologiche, dipendono da meccanismi compressivi delle strutture nervose periferiche.
    • Forme neurogene, dipendono da una riduzione della sensibilità propriocettiva e nocicettiva.
    • Sindromi neuroalgo-distrofiche, sono spesso dovute a un meccanismo localizzato di di iperattività simpatica.
    • Morbo di Raynaud, rappresenta un’ischemia acrale parossistica che viene attivata dal freddo e/o dallo stress, specie nel sesso femminile. Principale luogo colpito: le punte delle dita della mano.

  9. Malattie congenite del connettivo.
    Sono delle rare malattie congenite in cui vi è un gene che muta codificando una proteina fondamentale del tessuto connettivo (collageno, cheratina, elastina, fibrillina, ...).

  10. Neoplasie e sindromi correlate.
    Sono veri e propri tumori che si possono generano nei tessuti articolari in modo diretto oppure riflesso in quanto derivano da neoplasie originarie in altri tessuti.

  11. Altre malattie che si presentano come possibili manifestazioni reumatologiche.
    Esistono numerose malattie non appartenenti a quelle "reumatologiche", che possono creare dei sintomi a livello delle strutture osteoarticolari. Tra esse citiamo: malattie dell’apparato digerente e respiratorio, amiloidosi e cardiopatie cianogene.

  12. Miscellanea.
    vengono qui raggruppate le malattie, piuttosto rare, che presentano una sintomatologia reumatica.


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Una proposta per un'approccio olistico alla diagnosi ed alla terapia.