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SCHEDE TERAPEUTICHEMENOPAUSA E PSICOLOGIAA cura del Dott. Francesco Giovanetti (psicologo). Ricordiamo che le informazioni fornite sono ad esclusivo scopo informativo e non sostituiscono il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute. Sommario
Sei nella mezza età quando cominci a scambiare le tue emozioni per dei sintomi (Osho, in La mezza età: un nuovo inizio). DefinizioneLa parola "menopausa" deriva dalla parola greca pauein, che significa terminare, infatti indica la fine della funzione riproduttiva e, in alcuni casi, purtroppo anche l'inizio di svariate problematiche e il ridursi di quel poco di serenità che la vita moderna ci concede. Infatti, con l'ultima mestruazione (che, per definizione, segna il principio della menopausa) la donna va incontro a cambiamenti fisici e psicologici che possono minacciare la sua salute e rendere meno stabile il mondo emozionale aumentando il rischio di depressione. I fenomeni che accompagnano la menopausaSe Dio avesse voluto che gli uomini guardassero indietro, al passato, avrebbe dato loro due occhi nella nuca. Nel corso degli anni nel corpo della donna avvengono cambiamenti rilevanti: i seni si gonfiano, magari troppo, oppure diventano vuoti e cadenti e queste nuove forma accendono speranze o creano delusioni. Ancor peggio, con il loro "appassire", possono generare pesanti frustrazioni e possono creare sensi di ineguatezza e timori, rendendo evidente la caducità della vita. Con la menopausa tutto il corpo si trasforma, spesso diventa un estraneo, non più amato e talvolta. Per molte donne lo specchio diventa un nemico da evitare; un nemico impietoso che mostra quegli aspetti corporei che nessuna donna vorrebbe vedere. Quando termina il ciclo mestruale cessa anche la produzione di alcuni ormoni che non solo servono per la funzione riproduttiva, ma rivestono pure un ruolo protettivo per il sistema cardiocircolatorio, la struttura delle ossa ed altri fattori oltremodo salutari. Pertanto i cicli mestruali, che nella giovane sottolineano la possibilità di procreare, con la ora la loro fine fanno nascere il timore di malattie e lasciano intravedere, seppur lontanamente, l'avvicinarsi della fine della vita. Quando inizia la menopausa?Talvolta la menopausa può apparire precocemente, per almeno il 5% delle donne italiane, infatti, la menopausa può arrivare prima dei quarant'anni! Come può accadere?
Attualmente i problemi dovuti alla menopausa ed al periodo che ne segue hanno assunto un peso notevole. Verso l'inizio del secolo scorso, invece, lo erano molto di meno perché la durata media della vita nei paesi civilizzati superava appena i 50 anni, mentre ora è normale arrivare a superare i 75 anni e sempre più frequentemente arrivare anche all'ottantesimo compleanno. Appare perciò evidente che oggi la menopausa, anziché segnare l'avvicinarsi della fine della vita, coincide con l'inizio di un periodo che ricopre parecchi anni dell'intero esistenza; un periodo che dovrebbe essere vissuto sostituendo nuovi valori a quelli vecchi, come la maternità, che non sono più disponibili. Il contadino, infatti, non piange perché non ha più i semi che ha seminato, ma gioisce del raccolto con cui si può nutrire nei rigori invernali. E' interessante notare come in India (precisamente a Rajput), dove si attribuiscono dei valori alle donne che attraversano questa fase della vita, il periodo della menopausa viene vissuto con molti meno disturbi. Lo stesso accade in Israele, dove le donne che hanno raggiunta la menopausa possono vivere più liberamente e hanno maggiori diritti nella società. Tutto questo dimostra come, ad aggravare la sintomatologia della donna in post-menopausa, non sia solo il cambiamento dei livelli ormonali, ma anche e soprattutto l'approccio corrente nei confronti dell'invecchiamento, considerato come qualcosa di anomalo: un nemico che deve essere contrastato e vinto con ogni mezzo possibile (chirurgia plastica, farmaci, ginnastica, lifting, ...). Con quali sintomi si presenta la menopausa?Talvolta compaiono disturbi del sonno o risvegli frequenti o spossatezza senza motivo apparente. Possono comparire anche disturbi dell'umore, malinconie, irritabilità e nervosismo, specialmente prima delle mestruazioni. Altre volte ci si sveglia all'improvviso con una tachicardie che preoccupa e può creare delle angosce. Raramente si pensa alla carenza di ormoni e, se il disturbo si ripete, è consigliabile una visita dal cardiologo. Molte donne sono angosciate perché il corpo cambia, e cambia in peggio. A volte il peso può aumentare ancor prima dei prima dei 35 anni, e il grasso si accumula sulla pancia e sulla vita rovinando il "figurino" dei vent'anni. Anche il desiderio sessuale diminuisce e talvolta sparisce addirittura, restano i ricordi, ma la soddisfazione non la possono dare. Per molte donne il primo segnale è dato dal ciclo che diventa irregolare, può accorciarsi (polimenorrea) al punto di presentarsi anche ogni venti giorni. Talvolta invece aumentano sia la quantità del flusso che durata, arrivando, raramente a causare vere emorragie (metrorragie). Il segnale più sicuro resta comunque il ciclo che salta per un mese intero. Le alterazioni in menopausaIl periodo della menopausa e quello della post-menopausa sono caratterizzati da varie problematiche fisiche e psichiche. A tutti gli effetti questo periodo porta ad un brusco e radicale mutamento della situazione ormonale, siccome gli estrogeni possiedono un'azione, diretta o indiretta, su quasi tutti gli organi e gli apparati del corpo, la loro mancanza può creare vari tipi di problematiche. Ogni donna vive gli effetti della menopausa in un modo suo proprio. Alcune la vivono senza particolari disturbi, felici di potersi accoppiare senza il timore di restare incinte e non avere più la seccatura delle mestruazioni. Altre, invece, la vivono come un incubo, tormentate da problemi psichici e fisici che la rendono intollerabile. A seconda del periodo di insorgenza tali sintomatologie vengono catalogate come problematiche da pre-menopausa, da menopausa e da post-menopausa e, se sono distanti di alcuni mesi o anni dall'ultima mestruazione, si può parlare di effetti precoci, intermedi o tardivi. Va notato che si possono riscontrare gravi effetti tardivi senza che vi fossero stati effetti precoci e intermedi, e viceversa. Attualmente non è possibile prevedere quando inizierà e come sarà la menopausa di ogni singola donna, solitamente i disturbi maggiori sono riscontrati nelle le donne che entrano in menopausa precocemente o in quelle che vanno in menopausa a causa dall'asportazione chirurgica delle ovaie. Generalmente le alterazioni vengono catalogate nel modo seguente, in cui diamo anche una brevissima panoramica dei sintomi denunciati. Effetti precoci
Effetti intermedi
Effetti tardiviGli effetti precoci e intermedi, visti in precedenza, pur essendo assai fastidiosi non costituiscono mai un rischio per la vita, quelli tardivi, invece, sono molto più pericolosi in quanto lavorano subdolamente e quando si manifestano può essere troppo tardi per poterli rimediare.
L'AIUTO IN MENOPAUSALa creatività, il desiderio del gioco e la curiosità dell'infanzia, dovrebbero persistere anche nell'età adulta (E.H. Erikson). L'aiuto farmacologicoTalvolta, per contrastare gli spiacevoli fenomeni, visti più sopra, può essere utile affidarsi alla terapia sostitutiva a base di estrogeni; una terapia che compensa il deficit estrogenico per mezzo di farmaci specifici. Al riguardo, però, esistono pareri discordanti sulla sua reale efficacia; un sunto è stato fatto durante il Congresso Internazionale alla fine del 1999 organizzato dal professor Umberto Veronesi, che ha riunito i maggiori esperti nel campo, presso l'Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Le dichiarazioni dei relatori (pubblicati sulla rivista The Lancet, Vol 354; July 10, 1999), hanno convalidato l'efficacia della terapia ormonale sostitutiva, che resta un modo valido per ridurre i problemi della menopausa e della post-menopausa. E' stata però ribadito il fatto che, prima del trattamento, si deve esercitare un attento controllo della paziente prendendo in considerazione il suo stato di salute generale e la condizione di alcuni organi bersaglio degli estrogeni (come i tessuti genitali). Sono state anche sottolineate le possibili controindicazioni, come la tromboflebite recente o in atto (infiammazione di un vaso venoso complicata da coagulo), le gravi malattie epatiche, i tumori sensibili agli estrogeni e l'otosclerosi (malattia dell'orecchio che porta ad un calo progressivo della capacità uditiva). E' stato anche detto quanto sia importante verificare che la paziente sia consapevole che tale terapia a lungo termine, per essendo ricca di benefici, non è priva di rischi in quanto, se il trattamento si dovesse protrarre per più di 5 anni, aumento il rischio di contrarre un tumore all'utero o al seno. In pratica viene consigliata la terapia ormonale per:
Viene invece consigliata cautela e terapia a basso dosaggio nei soggetti che abbiano avuto malattie cardiovascolari, e/o abbia fattori di rischio cardiovascolari familiari o personali. Va comunque precisato che il rischio cardiovascolare è notevolmente basso prima dei 60 anni. Grande attenzione dovrebbe essere usata per i soggetti che abbiano una storia di tumori alla mammella nella famiglia. L'approccio omeopaticoAbbiamo notato un valido aiuto somministrando 20 gocce di CicloReg della ditta Oti, tre volte al giorno, in poca acqua. Appena alzati, almeno 15 minuti prima del pranzo e prima di coricarsi. L'aiuto psicologicoI disturbi psicologici all'inizio, durante e dopo la menopausa, sono sicuramente da ricercarsi nel calo del livello di estrogeni (gli ormoni femminili necessari per la maturazione dell'uovo). Va precisato che, oltre alle cause dovute al calo ormonale, esistono anche dei fattori sociali dovuti al fatto che la menopausa coincide con l'avanzare dell'età e col fatto che i figli diventano grandi e indipendenti, escono di casa, si sposano, nascono i primi nipotini, i genitori ormai vecchi muoiono, ... l'interazione di entrambi i mutamenti (fisici e psicologici) rendono, quindi, la menopausa e il post-menopausa un periodo della vita difficile da affrontare. L'intervento dello specialista, sia esso medico, osteopatico o psicologico, assume allora una grande importanza, sia a livello medico che di supporto psicologico. L'aiuto globaleAttualmente questo approccio viene fatto considerando con attenzione il paziente come un'unità inscindibile di mente e corpo; una persona che sta affrontando una fase cruciale della propria esistenza incontrando varie difficoltà tra cui, psicologicamente parlando, le più comuni, sono:
L'APPROCCIO TERAPEUTICOQuando cesserai di voler riempire la tua coppa di felicità ed inizierai a riempire quella degli altri scoprirai, con meraviglia, che la tua sarà sempre piena (Paramansa Yogananda). Lo psicologo dovrà innanzitutto ricavare un'accurata anamnesi del paziente, facendo delle domane e lasciando spazio affinché il paziente stesso possa definire quegli elementi esogeni ed endogeni che lo hanno portato a richiedere l'intervento. Con i dati raccolti il terapeuta potrà appurare l'origine dei problemi ed isolare quelli interiori oppure quelli che vanno ricercati nell'ambiente famigliare del medesimo o nel contesto sociale in cui vive e delle persone che ha modo di contattare (colleghi di lavoro, parenti, amici, ecc.). Terminata tale valutazione potrà delineare l'intervento più opportuno avvalendosi dei molti strumenti oggi disponibili, di cui forniamo di seguito una breve panoramica. Resta intesto che sarà premura del terapeuta indirizzare la paziente da un medico, o lo specialista più opportuno, quando i dati raccolti mostrano la necessità di un simile intervento. Azioni psicologico/comportamentali ad indirizzo terapeutico:
ConclusionePer quanto abbiamo detto appare evidente che dal punto di vista psicologico la menopausa rappresenta un momento di grande impatto in ragione del suo significato di fine di un'epoca creativa, positiva, ricca di possibilità e di futuro, in cui la donna si sente soggetto possibile di scelte desiderate e promettenti, dove gli affetti, i sentimenti e le emozioni promettono un mondo gioioso, carico di frutti. Con la menopausa quest'epoca si chiude ed è inevitabile che la donna viva un senso di perdita, una situazione diventata triste, in cui si smarrisce e nella quale spesso perde la prospettiva che potrebbero esservi nel futuro. E' evidente come ogni donna si ritrovi a vivere questo momento con diversa intensità, sentimenti e stati d'animo, in ragione del proprio carattere e della propria storia. Se sarà capace di affrontare i cambiamenti, se sarà sufficientemente forte ed affronterà il futuro in modo ottimistico e realista, potrà senz'altro vivere in modo alquanto diverso rispetto ad una donna paurosa e pessimista. Una generazione fa la menopausa segnava l'inizio di una rapida decadenza, tutto era già avvenuto, non vi erano più prospettive interessanti, l'unica casa da farsi ere quella di rassegnarsi ed aspettare serenamente la fine. Oggigiorno la menopausa coglie mediamente la donna poco dopo la metà della sua esistenza, perciò rimane tanta vita da vivere e molte cose che si possono realizzare, per alcune sarà proprio in questo futuro che si potrà realizzare quando, per motivi famigliari o di lavoro, non hanno potuto fare in precedenza. Se la donna ha il coraggio di accettare questa sfida e cambiare i suoi punti di riferimento, potrà cogliere la positività di questa fase della vita e restare nella vita sociale portando con sé il suo patrimonio di conoscenza ed esperienza. Affrontare la sfida significa anche arrivare ad una trasformazione di sé: una risignificazione della propria vita, che darà la possibilità di un ancor lungo periodo dell'esistenza, che nulla avrà da invidiare a quello precedente. Anzi, per molte ragioni potrebbe essere anche migliore. APPENDICILa restimolazioneSi intende per "restimolazione" un episodio del passato che viene riportato in superficie a causa di qualche elemento (persona, oggetto, odore, suono, parola, ecc.) presente nell'ambiente circostante. Tale elemento richiama alla memoria subconscia un elemento simile presente in un episodio vissuto nel passato. La restimolazione può riportare il soggetto a "rivivere" la stessa sintomatologia psicofisica presente nel momento in cui è stato memorizzato l'episodio originale (per maggiori dettagli vedere "Il rilassamento terapeutico" nelle Appendici). I tre Ruoli fondamentaliNell'Analisi Transazionale, di Eric Berne, vengono considerati tre ruoli fondamentali che la persona assume nei primissi anni di età, essi sono:
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