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SCHEDE TERAPEUTICHE

MAL DI TESTA


Importante: quanto qui proposto fa parte di un approccio olistico alla malattia, pertanto relativamente nuovo, che si è dimostrato efficace. Non asseriamo, con questo, che queste scoperte siano state scientificamente confermate e che rappresentino la verità in assoluto. Vi incoraggiamo perciò a studiare, sperimentare, e trovare la verità da voi stessi.

Ricordiamo che le informazioni fornite sono ad esclusivo scopo informativo e non sostituiscono il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute.

Sommario

Premessa up.jpg

Molto si è detto e scritto sul mal di testa ma, purtroppo, ancora molte persone ne soffrono e devono ricorrere a qualche farmaco (solitamente analgesici), per poter svolgere le loro attività. La Società Italiana per lo Studio delle Cefalee calcola che in Italia circa il 30% della popolazione soffre di cefalea grave in qualche periodo della propria vita. Il 70% degli uomini e il 90% delle donne soffre di mal di testa almeno una volta l'anno. La cefalea tensiva è la più diffusa (70% circa), seguita dall'emicrania (13% circa) e dalla cefalea a grappolo (1% circa).

Purtroppo la Medicina Ufficiale non ha ancora trovato un rimedio radicale per risolvere questo problema, pertanto, al fine di trovare una risposta soddisfacente, prenderemo in considerazione l'approccio olistico e la saggezza millenaria dell'Agopuntura.

La classificazione dei mal di testa up.jpg

Il mal di testa, detto anche Cefalea o Cefalagia, può essere diffuso o localizzato (unilaterale), si parla in questo caso di Emicrania. Entrambe queste forme sono caratterizzate da episodi ricorrenti, che variano per intensità, frequenza e durata. Si manifestano con dolore parossistico che, talvolta, può essere accompagnato da disturbi oculari, nausea e vomito.

Nel 90% dei casi la cefalea si presenta come malattia e sintomo insieme (cefalea primaria), vi sono altri casi, invece, in cui il mal di testa può essere l'effetto di una malattia o disfunzione concomitante (cefalea secondaria).

Possibili cause scatenanti up.jpg

Abitudinarie: vizio del fumo e uso di bevande alcoliche. L'alcool dilata i vasi sanguigni e favorisce la liberazione di istamina, due possibili cause del mal di testa. I danni prodotti dal fumo, attivo o passivo che sia, sono ormai noti a tutti e non fumare può solo aiutare a ritrovare una salute migliore.
Ambientali: esposizione al freddo o al sole, monossido di carbonio, nodo di Hartmann, ecc.
Farmacologiche: estrogeni, trinitrina, reserpina, nitroderivati.
Fisiche: alterazioni articolari, artrosi cervicale, difficoltà digestive, febbre, intestino in disordine, intossicazioni croniche o occasionali (farmaci, sostanze chimiche, ecc.), ipertensione, malattie da raffreddamento, problemi ai denti (malocclusione, ecc.), nevralgia del trigemino, problemi agli occhi, sinusite, tensioni muscolari, vizi posturali, problemi alla schiena, ecc. Il famoso "colpo di frusta", dovuto ad un incidente, può essere causa di forti e ricorrenti cefalee.
Ormonali: ciclo mestruale, ovulazione, cantraccettivi orali, ecc.
Psicologiche: mancanza di riposo, stress, ansia, depressione, ecc.

Il ruolo dell'alimentazione up.jpg

L'alimentazione va senz'altro considerata come un elemento scatenante per molte persone. In alcuni alimenti vi sono infatti delle sostanze che iniziano un meccanismo neurovascolare che è alla base del mal di testa, tra questi citiamo: aranci, noci, nocciole, vino rosso, cioccolato, prodotti conservati o insaccati (se contengono nitrati e nitriti), dadi da brodo, cibi orientali contenenti glutammato di sodio, cibi fritti o conservati, fegatini di pollo, formaggi stagionati (per es. parmigiano, camembert), hot dog, sardine, aringhe in salamoia, tonno, selvaggina, superalcolici.

La reazione al cibo è molto soggettiva, di fatto è solo in alcune persone che tali cibi sono in grado di alterare il controllo nervoso, con la possibilità che le arterie del cranio si dilatino e si restringano sotto determinati stimoli e quindi producano il dolore. Va precisato che la sostanza imputata rappresenta solo l'innesco di un meccanismo già preesistente nell'individuo.


EZIOLOGIA, PROFILASSI E CURA DELLE CEFALEE

Nel Papiro di Ebers (secondo millennio avanti Cristo) si citano le foglie macerate della pianta di mirto per combattere il mal di schiena e i dolori articolari. Tremila anni dopo si è scoperto che le foglie di mirto contengono l'acido acelsalicilico capace di lenire il mal di capo ed altri dolori.

CEFALEA DI TIPO TENSIVO up.jpg

Questa è la forma più comune di mal di testa. Ne sono soggetti, indifferentemente, uomini e donne. Genera un dolore costrittivo, come se la testa fosse circondata da un nastro assai stretto. Chi ne soffre la descrive infatti come un "cerchio intorno alla testa".

Il dolore è sordo e provoca una sensazione di calore e pienezza, non è aggravato dal movimento e pertanto risulta meno invalidante rispetto a quello dovuto all'emicrania. Un attacco può eventualmente comprendere: ansia, tensione e crampi al collo e alle spalle, indolenzimento da tensione al cuoio capelluto. La durata di un attacco è soggettiva e non si può classificare.

APPROCCIO MEDICO UFFICIALE up.jpg

Un celebre medico confessava che tutto quello che la medicina ha saputo fare contro il mal di capo, è stato di dargli il nome di cefalea (da: Erbe e cure di Frate Indovino).

Eziologia: questo tipo di cefalea viene correlata alla tensione emotiva del soggetto. Si ritiene pertanto che il dolore sia causato da un'eccessiva e prolungata contrattura e tensione dei muscoli correlati alle spalle, collo e testa. La vita quotidiana, infatti, crea delle tensioni che vanno ad accumularsi in tale aree. Le persone più soggette sono gli studenti perché spesso sono sotto stress per i vari esami e passano molte ore sui libri, spesso in posizioni fisiologicamente poco corrette.

Profilassi: per la profilassi vengono usati accorgimenti per ridurre le tensioni psico-emotive del soggetto con eventuale terapia ansiolitica. Viene anche valutata le necessità di correzioni posturali.

Terapia: viene effettuata con farmaci analgesici tra cui spicca l'acido acelsalicilico che, essendo in grado di inibire l'azione dell'enzima cicloossigenasi, impedisce la formazione delle prostaglandine e normalizza la sensibilità delle terminazioni nervose associate ai processi infiammatori. La scoperta di questa proprietà dell'acido acelsalicilico fece vincere, al dott. John Vane, il premio Nobel per la medicina nel 1982.


APPROCCIO OLISTICO up.jpg

Eziologia: nella maggioranza dei casi indica la presenza di fermentazione e/o putrefazione nel colon. Questi fenomeni intossicano il sangue in modo tale che il fegato e i reni non riescono a ripulirlo. Quando il sangue carico di tossine arriva alla testa il Sistema Immunitario si mette al lavoro per eliminarle perché costituiscono un serio pericolo per l'incolumità cerebrale.

Spesso il dolore è accompagnato dal calore dovuto a questo super lavoro, la borsa del ghiaccio, usata per lenire il mal di capo, trova qui il motivo logico per la sua applicazione.

Profilassi: seguire una dieta salutare e pulire l'intestino (per i dettagli vedere le Appendici). È consigliabile una visita oculistica e un controllo osteopatico per assicurarsi che la visione sia buona e che non vi siano problemi con la postura o le vertebre cervicali.

Terapia: i cinquant'anni di esperienza del Dott. Jensen (1), confermati dalla nostra, per la maggioranza dei casi indicano come unica e valida terapia la pulizia dell'intestino e una dieta salutare (per i dettagli vedere le Appendici).

Seguire anche i suggerimenti dati in precedenza.

EMICRANIA up.jpg

L'emicrania (il termine deriva dal greco e significa "dolore da una parte della testa") è caratterizzata da un'elevata predisposizione familiare e colpisce molto di più le donne degli uomini, con un rapporto di 5 a 1.

Di solito un attacco può durare qualche ora, talvolta anche due o tre giorni. Il dolore si localizza a destra o a sinistra del capo e assai di rado in entrambi i lati. Il malessere inizia gradualmente, dopo qualche tempo diventa un forte dolore pulsante che la più lieve attività fisica può peggiorare e diventare altamente invalidante. "Ho la testa che mi scoppia" è la tipica espressione di chi ne soffre, per questo si stringe istintivamente la testa fra le mani.

L'emicrania, prima ancora di insorgere può creare vari disturbi, tra cui un senso di vertigine e/o difficoltà a trovare le parole giuste. A volte si preannuncia con un formicolio al viso o ad un braccio. Una volta instaurata può creare una forte intolleranza verso la luce e i rumori, nausea, perdita dell'appetito e talvolta anche brividi, pallore e vomito. Il sonno, generalmente, porta qualche sollievo.

APPROCCIO MEDICO UFFICIALE up.jpg

Eziologia: si ritiene che i principali responsabili dell'emicrania sono gli ormoni femminili, infatti un attacco coincide talvolta con il primo ciclo mestruale. Alcuni studi hanno messo in risalto il peggioramento che può portare l'uso della pillola anticoncezionale, ma le opinioni sono piuttosto controverse. In alcuni casi, l'inizio dell'uso di tale pillola ha perfino ridotto il problema. Sempre per la sua relazione con gli ormoni femminili vi può essere un peggioramento durante la menopausa.

Profilassi: vengono usati farmaci calcio-antagonisti, beta bloccanti, sostanze che influiscono sulla produzione di serotonina e antidepressivi triciclici.

Terapia: i farmaci usati sono sopratutto analgesici (Asa, paracetamolo), antinfiammatori, non steroidei, gli ergot derivati e i triptani (utilizzati anche contro la cefalea).


APPROCCIO OLISTICO up.jpg

Eziologia: osservando il luogo dove appare il dolore scopriremo che segue il percorso del Meridiano della Cistifellea (vedi figura a lato e, per dettagli sui Meridiani, la voce Agopuntura*).

Il dolore dipende infatti da un sovraccarico del Sistema Immunitario causato dalle sostanze tossiche accumulate dalla coppia Fegato/Cistifellea.

L'accumulo in oggetto dipende da un stanchezzo e/o disfunzione di questi organi che li rende particolarmente sensibili a:

  1. Alimenti dannosi per questi organi. Tra essi citiamo: formaggi stagionati, cioccolato, cibi con conservanti, pesce e vino bianco, mandorle, nocciole, arachidi, panna, mascarpone, maionese, fritture, salumi e altri cibi grassi o speziati.
    Generalmente le tossine si accumulano per alcuni giorni, quando il limite viene superato compare l'emicrania che può durare anche due giorni.
  2. Attacco di rabbia. Non per nulla vi è un proverbio che dice "Si rode il fegato dalla rabbia".
    In questo caso vi è un accumulo di tossine che può durare qualche giorno, superato un certo livello compare l'emicrania (a volte con aura) che è molto intensa e può comparire anche più volte in un giorno.
Meridiano della Cistifellea
Parte iniziale del meridiano della Cistifellea.


Terapia: alleviare il dolore con i rimedi proposti dalla Medicina Ufficiale, ma intraprendere subito un programma per purificare e rigenerare Fegato e Cistifellea. A tal scopo seguire una dieta salutare (per i dettagli vedere le Appendici) e utilizzare qualche prodotto fitoterapico tra cui citiamo: Tarassaco, Carciofo, Radice nera, ecc.; oppure omeopatico (Apoepa della Pekana, Heptacol della Meta, ecc.).

Spesso l'emicrania è dovuta ad una congestione energetica del meridiano della Cistifellea che, come si può vedere dalla figura, inizia a lato dell' occhio e scorre ai lati della testa per scendere lungo il corpo ed arrivare sul 4° dito del piede. Questo vale per entrambi i lati del corpo.

Per decongestionarlo è sufficiente premere con la punta di una matita a mina larga e molto arrotondata, nel punto finale della Cistifellea sul lato del corpo in cui è presente l'emicrania. Questa operazione, quando si trova il punto giusto, è molto dolorosa, ma bastano alcuni secondi per ottenere l'effetto desiderato. Nel filmino allegato si può vedere questa procedura fatta praticamente.

Profilassi: evitare la rabbia e gli alimenti elencati e quelli indicati nel precedente capitoletto Il ruolo dell'alimentazione. Mantenere pulito l'intestino e seguire una dieta salutare (per i dettagli vedere le Appendici). Suggeriamo di leggere la pagina L'ira è dannosa per la salute.


CEFALEA A GRAPPOLO up.jpg

Questo tipo di mal di testa è fortunatamente rara, molto dolorosa e colpisce di più gli uomini che le donne. Viene così chiamata perché gli attacchi tendono a manifestarsi in determinati periodi dell'anno, magari i due mesi del cambio di stagione, alternandosi a periodi di completo benessere.

Il dolore si localizza su un lato del capo, intorno all'occhio e allo zigomo, e si presenta con caratteristiche lancinanti. Talvolta l'attacco si manifesta anche con un arrossamento e gonfiore dell'occhio coinvolto che può presentare la pupilla contratta, congestione nasale e lacrimazione. In compenso non vi sono sintomatologie come nausea e vomito.

Gli attacchi, che si presentano con una durata che varia da mezz'ora a due-tre ore, possono ripetersi anche 6 volte al giorno e presentarsi anche di notte.

APPROCCIO MEDICO UFFICIALE up.jpg

Eziologia: le cause sono poco conosciute, si è comunque stabilito che questo tipo di mal di testa ha un forte legame con alcune abitudini. Il consumo di alcoolici, per esempio, ne aumenta l'intensità del dolore.

Profilassi: questa profilassi tende ad interrompre il "grappolo" utilizzando litio carbonato, steroidi, calcio-antagonisti, cortisonici e antidepressivi.

Terapia: generalmente si usano i triptani (molecole attive su particolari recettori del dolore). Una volta si usavano i farmaci ergotaminici (vasocostrittori), ma si è riscontrato che che hanno un effetto negativo sulla pressione.


APPROCCIO OLISTICO up.jpg

Eziologia: questo dolore è dovuto al calore ed alla dilatazione dei vasi sanguigni cerebarli: entrambi dovuti a un superlavoro del Sistema Immunitario che cerca di eliminare le sostanze tossiche presenti nel sangue. Queste tossine sono principalmente dovute ad abitudini alimentari, l'alcool e la carne rossa sono certamente dei fattori scatenanti.

Ricordiamo che per l'uomo la carne dei mammiferi è particolarmente dannosa (dice il proverbio "Simile non mangia simile"). Consigliamo a tal proposito la lettura degli articoli Mucca Pazza (Area pubblica), e L'uomo è un carnivoro? (Area pubblica).

Profilassi: ridurre lo stress e purificare l'organismo, a tal scopo seguire una dieta salutare (per i dettagli vedere le Appendici) e le indicazioni date più avanti nel capitoletto Suggerimenti per un sonno migliore.

Terapia: alleviare il dolore con i rimedi proposti dalla Medicina Ufficiale, ma intraprendere subito un programma per ridurre lo stress e purificare l'organismo. A tal scopo seguire una dieta salutare (per i dettagli vedere le Appendici) e seguire le indicazioni date più avanti nel capitoletto Suggerimenti per un sonno migliore.


APPENDICI

La dieta salutare e purificatrice up.jpg

Questa dieta è valida per sani e malati, si può seguire tutta la vita risparmiando sulla spesa e guadagnando in salute!

MATTINA:
- Appena alzati: succo di 1/2 limone in un bicchiere d'acqua tiepida.
- Colazione: mele o frutta di stagione (magari preceduta da 4/5 prugne secche messe a mollo la sera prima). In alternativa: fette biscottate con poco miele e infuso di erbe (Tiglio, Melissa, Menta, Equiseto, ecc.).

PRANZO:
- Solo il primo (pasta, riso, pizza, ecc.) con abbondante contorno di verdure (meglio se crude).

CENA:
- Solo il secondo, alternando: uova, pollo, formaggio di capra o pecora, con abbondante contorno di verdura (meglio se crude). Una volta ogni tanto lo Yogurt è tollerabile.

SUGGERIMENTI:
- Eliminare completamente latte e formaggi di mucca (poco yogurt è tollerabile), fritture, intingoli, salumi, insaccati, pappa reale, cioccolata e dolciumi industriali.

La pulizia intestinale up.jpg

Nella nostra civiltà moderna, con il poco movimento e il cibo "industriale," l'intestino funziona male. Si creano allora fermentazioni e putrefazioni e, nel tempo, si depositano delle incrostazioni fecali sulle pareti del colon. Da questa condizione nascono la maggior parte delle malattie. (1)

SUGGERIMENTI:
- Per aiutare l'eliminazione delle incrostazioni fecali ridurre al massimo i farinacei e assumere almeno tre limonate al giorno (mezzo limone in una tazza di acqua calda con un po' di zucchero di canna o fruttosio). Una tazza appena alzati, una verso le 11.30 ed una verso le 17.30, quando lo stomaco è vuoto. In alternativa usare succo di arancia o pompelmo.
- Farsi un clistere di camomilla (5 bustine in un litro e mezzo di acqua) alla settimana.
- Fare qualche seduta (non molte) di Idrocolon terapia.*

Suggerimenti per un sonno migliore up.jpg

Gli eccessi non sono mai indice di saggezza. Chi dorme troppo poco è sempre stanco e chi dorme troppo, come nei week-end può risvegliarsi con un mal di testa proprio del sabato e della domenica.

Qualche consiglio per dormire bene e svegliarsi senza mal di testa.

  • Coricarsi ed alzarsi sempre alla stessa ora: l'abitudine aiuta a rientrare nei ritmi biologici.
  • Dormire il necessario per un recupero energetico ottimale.
  • Evitare di coricarsi subito dopo aver mangiato perché si rende più difficoltosa la digestione.
  • Evitare l'uso di eccitanti quali caffè e te, dopo il pasto serale.
  • Per una valida profilassi andrebbe evitato anche il fumo.
  • Prima di coricarsi è bene fare le solite azioni come se fossero un rituale, con calma e serenità (lavarsi i denti, assumere una tisana, fare un bagno tiepido, ecc.). Si può anche provare ad assumere una pasticca di Melatonina.
  • Meglio dormire in stanze fresche, d'inverno abbassare il riscaldamento.
  • Imparare una tecnica di rilassamento e praticarla prima di coricarsi. Particolarmente ai soggetti con cefalea tensiva consigliamo anche qualche esercizio di bioenergetica, oppure di training autogeno o yoga.
  • Se non si riesce a dormire, alzarsi e fare un po' di ginnastica leggera.

Riferimenti Bibliografici up.jpg

  • 1. Dott. Bernard Jensen, Intestino Libero.
    Macro Edizioni, Diegaro di Cesena (FC), 2002.

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