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Attenzione: le informazione date in questa pagina sono solo informative. Il lettore dovrebbe sempre consultare il suo medico prima di iniziare un qualsiasi programma terapeutico o dietetico.


ALIMENTAZIONE E SALUTE

L'ALIMENTAZIONE SU MISURA

Sommario


Ritengo che la confusione in campo alimentare sia dovuta in larga misura alla convinzione, priva di fondamento, che un tipo di alimentazione vada bene per tutti. Nonostante tutti abbiano potuto rendersi conto che alcune persone si sentono meglio seguendo un particolare tipo di alimentazione. mentre altre no e i nutrizionisti non si sono mai preoccupati troppo di chiarire i fattori alla base di questo fenomeno (Peter J. Adamo).


Premessa up.jpg

Secondo il dr. J. P. D'Adamo il gruppo sanguigno è l'informazione fondamentale con cui comprendere i motivi di malattia ed il modo per raggiungere il vigore fisico e la serenità. È infatti dal gruppo sanguigno che nasce la simpatia e l'antipatia che il nostro organismo prova per alimenti, bevande e il tipo di attività a cui lo sottoponiamo.

È bene chiarire che il gruppo sanguigno fa parte delle caratteristiche individuali, così come il colore degli occhi o quello dei capelli. Molte di queste caratteristiche, come le impronte digitali o, più recentemente, la mappa del DNA, vengono oggi utilizzate non solo dai medici legali e dai criminologi, ma anche dai ricercatori che studiano le cause delle malattie.

La connessione tra gruppo sanguigno e dieta, seppure incredibile, permette di spiegare certi processi che portano alla salute o della malattia. Ci svela anche perché alcune persone perdono peso seguendo una particolare dieta, mentre altre non ne traggono alcun beneficio; perché per alcuni gli anni passano ma non la buona forma fisica e mentale, mentre altri ivecchiano a tutti i livelli.

Un po' di storia up.jpg

Questo tipo di ricerca è iniziata nel 1957, quando il dr. James D'Adamo, naturopata, notò che alcune persone, pur seguendo scrupolosamente diete strettamente vegetariane e povere di grassi, non solo non riuscivano a trarne sufficienti benefici. Anzi, alcuni sembravano addirittura peggiorare. Egli giunse perciò alla conclusione che dovevano per forza esistere qualcosa che rendeva un cibo "valido o non valido" per una persona, indipendentemente dai fattori dietetici conosciuti.

Con un lungo lavoro di ricerca il dr. D'Adamo scoprì che i vari alimenti hanno delle caratteristiche proprie che li rendono più o meno "amici" dei vari gruppi sanguigni. In altre parole il sistema immunitario di una persona è in grado di reagire ad un dato cibo con la stessa intensità con cui combatterebbe un microbo invasore o del sangue non compatibile.

Dopo aver valutato la reazione ai vari alimenti di molti pazienti, egli notò che l'organismo dei soggetti con gruppo sanguigno di tipo A reagisce male alle diete ricche di proteine da carne, ed accettano più di buon grado le proteine vegetali (soia, ecc.). In tali pazienti il latte e i latticini tendono ad aumentare la produzione di muco nelle vie respiratorie e nei seni paranasali. Per loro lo sforzo fisico non è molto gradito, preferisco attività leggere come lo yoga. Al contrario, i pazienti con gruppo sanguigno di tipo 0 si trovano molto bene con una dieta ricca di carne e si sentono rinvigoriti dalle attività fisiche intense.

A fronte delle sue scoperte il dr. D'Adamo pubblicò nel 1980 il volume One Man's Food, che costituisce il punto di partenza per le recenti ricerche di suo figlio il dr. Peter J. D'Adamo. Peter arrivò alla conclusione che rispetto ad ogni gruppo sanguigno, gli stessi alimenti e bevande possono dimostrarsi:

  • benefici: se agiscono come medicine valide per la salute;
  • indifferenti: se agiscono come alimenti;
  • da evitare: se agiscono come sostanze tossiche.

Antigeni e Lectine up.jpg

L'effetto delle lectine sui diversi gruppi sanguigni non sono una semplice teoria, ma evidenze scientifiche. Ho esaminato praticamente tutti gli alimenti più comuni e, utilizzando metodiche cliniche e di laboratorio, ne ho saggiato la reattività con i diversi gruppi sanguigni. Posso acquistare presso laboratori specializzati le lectine isolate da alimenti diversi come arachidi, lenticchie, carne o frumento, e i risultati delle prove sono ben visibili al microscopio: l'unione con un gruppo incompatibile determina agglutinazione (Peter J. D'Adamo).

Le lectine in natura, permettono a un organismo di attaccarsi a un altro, molte specie di germi ed anche il nostro stesso sistema immunitario, utilizzano questo tipo di colla biologica. Nei microrganismi le lectine funzionano come delle ventose, consentendo loro di ancorarsi saldamente alle mucose del nostro organismo.

Tra il nostro sangue e alcuni cibi vi è simpatia e verso altri vi è antipatia. Può sembrare sorprendente, ma il nostro sistema digestivo e immunitario conservano ancora una predilezione per i cibi consumati dagli antenati di gruppo sanguigno simile al nostro. Troviamo la ragione di questi fenomeni nelle proteine chiamate lectine, particolarmente abbondanti nei diversi alimenti e capaci di agglutinare le cellule del sangue di gruppi ben determinati.

A seconda del gruppo sanguigno, le lectine contenute in certi alimenti possono:

  • infiammare le pareti dell'apparato digerente,
  • interferire con i processi digestivi, provocando gonfiore,
  • rallentare il metabolismo, rendendo meno efficiente la combustione degli alimenti a scopo energetico,
  • compromettere la produzione di insulina, alterare l'equilibrio ormonale, provocando ritenzione di liquidi (edema), disturbi della tiroide e altri problemi.

Va notato che alcuni cibi hanno delle lectine con antigeni simili a quelli dei gruppi sanguigni. Pertanto chi mangia un cibo incompatibile con il suo gruppo sanguigno soffre gli stessi danni che subirebbe se gli venisse fatta una trasfusione con un sangue non adatto. Il latte, per esempio, possiede lectine simili all'antigene B. Se una persona con sangue di gruppo A ne bevesse un bicchiere, il suo sistema immunitario si metterà subito all'opera per eliminare l'intruso.

Il latte, per esempio, possiede lectine simili all'antigene B: se una persona con sangue di tipo A ne beve un po', il suo sistema immunitario metterà subito in moto i meccanismi di agglutinazione nel tentativo di eliminare I ' intruso.

La lectina estratta dalle lenticchie, se iniettata in un'articolazione di coniglio, induce la comparsa di un'infiammazione locale che ha caratteristiche sovrapponibili a quelle dell'artrite reumatoide. In effetti, molte persone che soffrono di questa malattia si sentono meglio evitando ortaggi appartenenti alla famiglia delle Solanacee, come pomodori, melanzane e patate. Ciò non sorprende perché le Solanacee sono ricche di lectine.

Le lectine contenute in una porzione di fagioli di Lima sono in grado di danneggiare le cellule del gruppo A e non quelle del gruppo B. Per contro, la lectina del grano saraceno può attaccare e agglutinare le cellule del gruppo B, ma non danneggerà quelle del gruppo A.

Altri esempi. Il glutine, cioè la lectina caratteristica del grano e di altri cereali, si può attaccare alla parete dell'intestino provocando un'infiammazione dolorosa solo se viene assunto da persone con certi gruppi sanguigni, soprattutto quello di tipo 0.

Se iniettiamo in un'articolazione di coniglio la lectina estratta dalle lenticchie, otterremo la comparsa di un'infiammazione locale che sembra quella causata dall'artrite reumatoide. In effetti, chi soffre di questa malattia, trarrebbe dei benefici evitando gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle Solanacee (pomodori, melanzane e patate), in quanto sono ricchi di lectine.

Se ci dovesse capitare di mangiare un alimento che contiene delle lectine incompatibili con il nostro gruppo sanguigno, una volta assimilate esse andranno in un organo (fegato, reni, cervello, stomaco, ecc.) e inizieranno ad agglutinare i globuli rossi del sangue presente in quell'area. Per fortuna, la maggior parte delle lectine presente nei cibi non è così pericolosa, sebbene possa causare vari disturbi. Si tenga infatti presente che ciascuna lectina ha le sue predilezioni, e può quindi colpire organi ben determinati.

È possibile affermare che il 95 per cento delle lectine che assumiamo con gli alimenti viene allontanato senza problemi dall'organismo. La parte restante può danneggiare le pareti dello stomaco o intestino, scatenando una violenta infiammazione delle mucose con disturbi similari a quelli di un'allergia alimentare. La parte che riesce a raggiungere il sangue può anche innescare una serie di reazioni che portano alla distruzione di globuli rossi e bianchi.

Ricordiamo che tali problemi si presentano solo quando vi è incompatibilità con il gruppo sanguigno. In questi casi minime quantità di cibo per agglutinare un numero impressionante di cellule.

Comunque gli alimenti sono necessari e siccome le lectine abbondano in alimenti come cereali, verdura, legumi, pesce, crostacei e molluschi, sarebbe molto difficile evitarle. La chiave per una buona salute consiste nell'eliminare solo le lectine che sono incompatibili con il nostro gruppo sanguigno.

Le lectine mitogeni up.jpg

Le lectine presenti nei diversi alimenti possono anche attaccarsi ai recettori di superficie dei globuli bianchi, stimolandoli a riprodursi più velocemente. Esse sono pertanto dei mitogeni. Questo termine sta a significare che la lectina induce la cellula a entrare in una fase del ciclo biologico chiamato "mitosi", cioè la fase in cui una cellula si divide a metà per dare origine a due altre cellule.

Le foglie o gemme di uva di Spagna (Phytolacca decandra), per esempio, hanno questa proprietà e la loro ingestione stimola molto la moltiplicazione dei globuli bianchi.




SCHEDE DIETETICHE PER I VARI TIPI SANGUIGNI up.jpg

Attenzione: le indicazioni fornite nelle schede sono incomplete ed hanno solo finalità informative. Si rimanda il lettore interessato ad approfondire l'argomento al volume L'Alimentazione su misura, di Peter J. D'Adamo con Catherine Whitney. Edizioni Sperlink & Kupfter (Milano).

SCHEDA PER IL TIPO 0 up.jpg

Profilo: è il gruppo sanguigno più antico, quello dei nostri antenati cacciatori.

Caratteristiche:
Sistema digestivo robusto con le caratteristiche proprie dell'uomo cacciatore di molti secoli fa.
Sistema immunitario: forte e reattivo, in grado di distruggere chiunque, amico o nemico. Si adatta male ai cambiamenti di dieta e di ambiente. Per star bene si deve sentire pieno di energia.

Dieta: queste persone tendono ad avere un eccesso di acido nello stomaco, la loro dieta dovrebbe essere ricca di proteine animali (carni magre, pesce, pollo, ecc.), alimenti che per essere digeriti richiedono una buona produzione d acido cloridrico. I cibi a loro più adatti sono quelli usati dai cacciatori di molti secoli fa. Ricordarsi di bilanciare l'apporto di proteine con frutta e verdura.

Cibi da evitare: carne di maiale, salumi e affettati; aringhe, polpo, salmone affumicato; latticini non di capra; arachidi e burro di arachidi; fagioli in genere, lenticchie verdi e rosse, avocado, olive in genere, cavolfiore, patate bianche e rosse, melanzane, funghi coltivati; glutine di frumento, orzo, avena e di mais; germe di grano, pasta, polenta, couscous,

Attività: ama l'attività fisica intensa con cui combatte anche lo stress

SCHEDA PER IL TIPO A up.jpg

Profilo: caratteristiche dei primi gruppi che si sono riuniti in villaggi ed hanno imparato a seminare e coltivare. Per questo motivo questo tipo di persone sono molto adatte a lavorare in gruppo. Rappresenta i primi contadini che raccolgono e utilizzano ciò che hanno seminto.

Caratteristiche: Apparato digerente sensibile. Sistema immunitario tollerante. Si adatta bene a cambiamenti dietetici e ambientali.

Dieta: gli antenati del tipo A, essenzialmente contadini, hanno preparato le loro progenie per una dieta a base di cibi freschi e naturali. Mentre per il tipo 0 le proteine animali sono un ottimo alimento le stesse andrebbero ridotte moltissime per le persone di tipo A, che le digeriscono male e le immagazzina sotto forma di grasso. Anche i latticini di vacca sono mal tollerati ed andrebbero evitati. Va notato che il frumento si comporta come alimento alcalino per il tipo 0 e come acido per il tipo A. Pertanto è meglio usarne poco.

Cibi suggeriti: farina di avena, segala e riso; grano saraceno; pollo e tacchino; latte e formaggio di capra o soia, kefir, yogurth; arachidi, burro di arachidi; verdura e frutta.

Cibi da evitare: carne rossa e maiale, latte e latticini, fagioli in genere, eccesso di frumento.

Attività: meglio quelle tranquille (Yoga, ecc.).

SCHEDA PER IL TIPO B up.jpg

Profilo: è il tipo nomade capace di adattarsi a diverse condizioni climatiche e ambientali.

Caratteristiche: Apparato digerente tollerante. Sistema immunitario robusto. Si adatta bene ai cambiamenti dietetici.

Dieta: molto bilanciata che includa una grande varietà di alimenti provenienti sia dal regno animale che vegetale.

Cibi adatti: latte e latticini, "molto meglio se di capra o pecora" (n.d.r.), ortaggi verdi, carni magre e pollame, frutta.

Cibi da evitare: granoturco, grano saraceno, frumento, lenticchie, arachidi e semi di sesamo. Per il tipo B sono alimenti che possono provocare stanchezza, ritenzione di liquidi e riduzione del livello di zucchero nel sangue (ipoglicemia).

Attività: valide quelle creative (scrivere, disegnare, dipingere, ecc.). Per star bene deve trovare un equilibrio tra l'attività fisica e quella mentale.

SCHEDA PER IL TIPO AB up.jpg

Caratteristiche: è il gruppo sanguigno più moderno e raro, presenta il risultato dell'unione tra la tolleranza propria del tipo A e l'equilibrio del tipo B.

Cibi suggeriti: farina di avena, miglio, riso soffiato, tofu, pesce, latte e formaggi (meglio se di capra, n.d.r.), yogurth; ortaggi a foglia verde, ananas.

Cibi da evitare: carne rossa; dolci, farina e fiocchi di granoturco, grano saraceno; fagioli di Lima e di Spagna; semi vari; gelato; succo d'arancia.

Attività: Valide quelle in cui compare una vivacità fisica e l'energia creativa.




IL TEST DELL'INDACANO up.jpg

Quando fegato e intestino non riescono a digerire e a utilizzare bene le proteine, si producono nell'organismo delle sostanze chimiche chiamate indoli che vengono eliminati attraverso le feci e le urine. Siccome le lectine dannose producono l'indacano, un indolo associato ai fenomeni di fermentazione intestinale, è sufficiente fare un esame delle urine, per rilevare l'eventuale presenza di indacano.

Se nella nostra dieta sono praticamente assenti le lectine incompatibili (ricordiamo che le lectine fanno parte delle proteine) e i cibi che richiedono troppo lavoro al nostro apparato digestivo, l'escrezione urinaria di indacano sarà minima. Se, invece, consumiamo regolarmente cibi ricchi di lectine incompatibili, oppure di difficile digestione, l'escrezione di indacano nelle urine sarà elevata.

Si è riscontrato praticamente che l'ingestione anche sporadica di un cibo non compatibile crea delle reazioni esagerate, non osservabili nei soggetti che hanno un gruppo sanguigno compatibile con quell'alimento. Esempio: se una persona di tipo A mangia un insaccato, per esempio un po' di mortadella, i nitriti (sostanze ad azione conservante) in essa contenuti avranno un'attività tossica novanta volte superiore a quella svolta in un soggetto appartenente a un altro gruppo sanguigno.

Normalmente l'escrezione urinaria di indacano, che denota una dieta poco curata, si aggira intorno a valori di 2,5. Ma seguendo una dieta adatta al proprio gruppo sanguigno tale valore può scendere notevolmente in appena due settimane.

Probabilmente è la prima volta che sentite parlare del test dell'indacano, usato dalla medicina ufficiale fino a pochi anni fa per diagnosticare la presenza di problemi alla flora batterica intestinale. Pensiamo che quando molte persone impareranno a elaborare la loro dieta in base ai legami che esistono tra lectine e gruppo sanguigno, questo test diventerà nuovamente utile e attuale.

Conclusione del dr. Peter D'Adamo up.jpg

Non vi chiedo l'impossibile, ma solo di fare tre cose:

  1. consultate il vostro medico prima di iniziare questo programma,
  2. se ancora non l'avete fatto, sottoponetevi a un esame del sangue per conoscere il gruppo sanguigno a cui appartenete,
  3. provate la dieta associata al vostro gruppo sanguigno per almeno due settimane.

Questo esiguo lasso di tempo è stato sufficiente alla maggior parte dei miei pazienti per raggiungere i primi risultati apprezzabili: aumento della vitalità, perdita di peso, riduzione dei problemi digestivi e miglioramento di disturbi cronici come l'asma, il mal di testa e i bruciori di stomaco.

Date a questo metodo l'opportunità di regalarvi il benessere che è già stato dispensato a più di quattromila persone. Credetemi! Il sangue non si limita a fornire al vostro organismo le sostanze nutritive di cui ha bisogno per funzionare a dovere, ma è anche un mezzo per raggiungere una salute migliore.

Bibliografia up.jpg

  • Peter J. D'Adamo con Catherine Whitney, L'alimentazine su misura.
    Sperling & Kupfer Editori, Milano (1997).

Nota: il dottor Peter J. D'Adamo, noto ricercatore e docente nell'ambito della medicina naturopatica, è fondatore e direttore del Journal of Naturopathic Medicine.
Catherine Whitney ha collaborato alla stesura di numerosi best-seller di argomento medico-scientifico.


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