Progetto Caduceo |
L'IRA È DANNOSA PER LA SALUTESommario
Forse fai parte della schiera di coloro che sono invasi da grande ira, ma che non hanno il coraggio di manifestarla. La tieni nascosta dentro e prepari il terreno adatto per disfunzioni o malattie. Non credere con questo di essere migliore di colui che urla e si arrabbia: nella tua mente vi sono infatti le stesse frasi che dice lui, e come lui ritieni che persone e le cose dovrebbero essere come le vuoi tu. L'ira è una scelta, oltre che un'abitudineIntendiamo con "ira" una reazione con perdita di controllo che il soggetto vive ogni qualvolta le sue attese non vengono corrisposte. Può manifestarsi come sfuriata, ostilità, violenza fisica o perfino del mutismo, in questo caso perverso. L'ira è psichicamente paralizzante, e di solito nasce quando vorremmo che coloro che ci circondano fossero diversi o agissero in modo diverso da quello che fanno. L'ira è una scelta, oltre che un'abitudine. È un modo di agire che abbiamo imparato come reazione ad una frustrazione. L'ira, portata agli estremi, diventa una forma di follia, si definisce infatti pazzo colui che non controlla il proprio comportamento. L'ira non rende nulla ed è debilitante. Sul piano fisiologico, provoca ipertensioni, ulcere, esantemi, cardiopatie, palpitazioni, insonnia e stanchezza. Sul piano psicologico, distrugge i rapporti affettivi, guasta i rapporti interpersonali, determina senso di colpa e depressione e, comunque, è sempre un qualcosa che sarebbe meglio evitare. Anche l''azione dell'ira sui piani sottili è assai dannosa in quanto crea fortissime vibrazioni astrali con il conseguente laceramento dell'aura e della protezione psichica che essa costituisce. Pensi di avere la "miccia" troppo corta? Allora l'ira fa parte della tua vita. Se cosi fosse dovresti riconoscere che giustificazioni del tipo "Fa parte della natura umana, oppure, se la tengo dentro e non mi sfogo, mi viene l'ulcera", sono solo scuse perché, nel profondo, sai benissimo che non sei affatto contento che l'ira sia una parte di te. Inutile dire che se non piace a te, tantomeno piace agli altri. Nessuno ha alcun bisogno dell'ira, ed essa non risponde ad alcuno scopo che abbia rapporto con la serenità e la soddisfazione di una persona. Forse sei dubbioso perché hai sempre sentito dire che è più salutare dare sfogo all'ira che tenersela dentro. Sì, in effetti lo sfogo dell'ira è più salutare della sua soppressione, ma sarebbe molto meglio coltivare la pace ed eliminare l'ira completamente. L'ira nasce da un ragionamento ben precisoVa notato che l'ira non nasce da sé, ma è il risultato di un ragionamento ben preciso che tu fai quando le cose non vanno come vorresti, ti senti frustrato e vorresti cambiarle. Quando non le puoi cambiare direttamente ti scagli contro la persona che tu pensi (a torto o ragione) responsabile e scegli fra le reazioni che ben conosci, quella che credi possa meglio servire per ottenere lo scopo che ti sei prefisso. Pertanto, se sei convinto che l'ira fa parte della natura umana, hai un buon alibi per accettarla e non fare nulla per eliminarla. A questo punto, se hai deciso di conservarla, sfogala pure, la tua ira, ma manifestala in modi possibilmente non distruttivi. Comunque, sarebbe bene che iniziasti a pensare che sei certamente capace di vedere le cose che ti irritano in modo diverso, in modo che alla rabbia possano sostituirsi emozioni che meglio ti ripaghino. Certamente continuerai a provare disagio, fastidio, irritazione o disappunto, perché il mondo non sarà mai come lo vuoi tu, ma non avrai più quei perniciosi attacchi di rabbia che ti fanno perdere il controllo. Capita a tutti di trovarsi in situazioni in cui può essere utile alzare la voce, ma sempre mantenendo il pieno controllo con la capacità di dimenticare dopo pochi istanti quello che è successo. Alzare la voce o fare la faccia arrabbiata può far meglio comprendere alla tua bimba che non si deve giocare per la strada, ma ciò deve durare un attimo e lasciare quindi spazio alla pace e alla serenità. L'ira interna non è migliore di quella manifestaForse fai parte della schiera di coloro che sono invasi da grande ira, ma che non hanno il coraggio di manifestarla. La tieni nascosta dentro e prepari il terreno adatto per disfunzioni o malattie. Non credere con questo di essere migliore di colui che urla e si arrabbia: nella tua mente vi sono infatti le stesse frasi che dice lui, e come lui ritieni che persone e le cose dovrebbero essere come le vuoi tu. E pensi anche che se lo fossero non saresti adirato. Questa è comunque una logica difettosa e pericolosa, eliminare l'ira è l'unica e vera soluzioni per liberarti da tali tensioni. L'unico mezzo valido per eliminarla è comprendere l'importanza di lasciare agli altri la loro libertà di essere ed agire e non permettere che le loro idee o comportamenti abbiano il potere di farti adirare. Con un'alta stima di te stesso, e rifiutando di lasciarti influenzare dagli altri, non sarai più preda dell'ira e non recherai più danno agli altri o a te stesso. Il fegato, visto dalla MTC (Medicina Tradizionale Cinese)Il fegato è un organo pieno, maschio, che accumula e distribuisce il nutrimento all'intero organismo e partecipa alla formazione ed al rinnovo del sangue, quest'organo, nell'uomo, regge, l'aspetto forza ed energia. La cistifellea (detta anche vescica biliare) è una vescichetta dove si raccoglie la bile (prodotta dal fegato) per essere poi riversata nel duodeno. La cistifellea è un organo cavo, di natura femminile e si integra col fegato al punto che le malattie dell'uno significano necessariamente la malattie dell'altro. Il fegato si manifesta nelle unghie e particolarmente in quelle degli alluci, che spesso, quando l'energia del fegato degenera, assumono una colorazione giallastra, scura, con rigature verticali (i giraditi sono invece collegati a problemi dell'apparato genitale). Anche i tendini (tessuti piuttosto rigidi che uniscono le strutture ossee ed i muscoli) sono strettamente connessi al fegato, a cui si debbono fenomeni come le tendiniti e il gomito del tennista. Il rapporto muscoli/fegato va chiarito con precisione in quanto il fegato non è correlato alla parte carnosa dei muscoli, bensì alla loro espressione di forza. L'aspetto forza, dinamismo, se portato all'eccesso, diventa poi violenza, aggressività. In questa situazione sono le persone che, pur nell'immobilità, hanno movimenti di tamburellamento o simili, perchè non riescono a rilassare i muscoli e quella dei bambini iperattivi. Anche i problemi della vista derivano dal fegato e così pure le lacrime. Sono legati al fegato i problemi agli occhi (vista alterata, congiuntivite, ecc.), le tendiniti, le gambe deboli, ecc. Sempre nel fegato sono da ricercarsi le cause degli stati infiammatori dell'apparato genitale (vaginiti, annessiti, ...). Organi collegatiTendini, Unghie, Muscoli (come forza), Occhi. Aspetti psichiciSono manifestazioni di un fegato normale, il coraggio e l'iniziativa; l'eccesso, invece, si manifesta con ira, urla, rabbia e aggressività. Queste manifestazioni, a loro volta, danneggiano il fegato. Con queste informazioni non sarà difficile comprendere il legame tra il fegato e le seguenti situazioni apparentemente diverse tra loro: un bambino che soffre di congiuntiviti che urla frequentemente; un uomo afflitto da frequenti tendiniti e, magari, con problemi di vista; gambe che non reggono; soggetti particolarmente irritabili o suscettibili. Ciò che fa bene e ciò che fa maleIl fegato ama il verde ed è stimolato dal sapore acido o agro da usarsi con moderazione perché l'eccesso lo distrugge. Il cibo peggiore per quest'organo è rappresentato dalle droghe e di prodotti chimici; seguono, nell'ordine, l'aceto, l'alcool, la panna, il mascarpone, la carne ed i formaggi grassi e, per finire, le bevande molto fredde o ghiacciate.
10 METODI PER APPRENDERE
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"procaduceo.org" Una proposta per un approccio olistico alla diagnosi ed alla terapia. |