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CURE NATURALI

L'ALOE VERA

Un regalo della natura!

L’Aloe Vera Gel per uso esterno assume, fra i prodotti di bellezza e per la cura della pelle, un’indiscussa posizione di rilievo, grazie alle sue molteplici caratteristiche (Dr. John Finnegan).

Sommario



DISCLAIMER. Quanto proposto è ad esclusivo scopo informativo e non sostituisce il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute.

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Tratta da

Tra le circa 200 varietà di specie, sono solo l'Aloe Barbadensis Miller (detta Aloe Vera) e l'Aloe Arborescens, che vengono impiegate dall'uomo a scopo cosmetico e curativo. Malgrado dall’aspetto L'Aloe assomigli ad un cactus, appartiene invece alla famiglia delle Liliacee.

L'origine del nome "Aloe" proviene dall'arabo, ed indica qualcosa che ha un gusto amaro ed un'apparenza brillante e trasparente. Il gusto amaro è proprio della parte interna alle sue foglie, una volta che si sono sbucciate, ed è questa la parte utilizzata per le sue proprietà curative.



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Immagine presa da: http://it.wikipedia.org/wiki/Specie_di_Aloe

Chi studia in modo approfondito la storia dell’Aloe Vera, non può fare a meno che giungere alla conclusione che questa pianta, dietro il suo semplice e dimesso aspetto, cela virtù terapeutiche insolitamente numerose ed efficaci. L’Aloe Vera non viene solo adoperata per uso esterno, ma esercita anche internamente un’azione benefica sull’organismo umano.

La polpa ottenuta dalle foglie è ricca di sostanze vitali come vitamine, sali minerali, aminoacidi, enzimi e fermenti in grado di stimolare la digestione. Di conseguenza l’Aloe Vera possiede, accanto alla sua funzione di pianta officinale, anche il significato di prezioso alimento.

L’Aloe Vera è conosciuta dai tempi più remoti per la sua misteriosa bellezza, la sua naturale eleganza e le sue leggendarie proprietà benefiche. In alcune civiltà veniva addirittura venerata come un dio. Nell’antico Egitto, veniva considerata la pianta la cui linfa conferisce bellezza, salute ed immortalità. Per l’imperatore dell’antica Cina, le punte aghiformi sui bordi della foglia dell’Aloe, simbolizzavano le unghie della divinità sacre. Presso gli indiani del Nuovo Mondo l’Aloe apparteneva alle 16 piante sacre che venivano venerate come dei. In Africa i nomadi la chiamano tutt’oggi “Il giglio del deserto”. Gli americani ne parlano come “The silent healer”, la guaritrice  silenziosa, o “Doctor Aloe”. I russi la chiamano “Elisir di vita”.

L’Aloe può sopravvivere molti mesi senza pioggia perché trattiene l’acqua nelle sue foglie polpose: chiude i pori e quindi non si essicca. In questo modo ci segnala la sua capacità di immagazzinare acqua, proprietà grazie alla quale conferisce anche alla nostra pelle la sua riserva di idratazione.

LA COMPOSIZIONE DELL’ALOE VERA up.jpg

I ricercatori continuano a studiarla per tentare di svelarne il segreto e, a tutt'oggi, si pensa che sia proprio il modo sinergico in cui agiscono tutti i componenti nutrizionali a conferire all'Aloe Vera le sue proprietà prodigiose. Essa contiene più di 75 composti nutrizionali (alcuni esperti parlano di 200 sostanze) tra cui:

  • Vitamine: A,B1,B2,B12, C, E, Acido folico, Niacina, (B9 e B3), Colina...
  • Sali minerali: Ferro, Calcio, Potassio, Zinco, Boro, Selenio, Cromo, Magnesio e Rame...
  • Aminoacidi: dei 22 amminoacidi di cui il nostro corpo ha bisogno ben 18 sono contenuti del gel di Aloe Vera. Sette di questi non vengono prodotti dal nostro corpo e sono considerati "essenziali".
  • Mono e Polisaccardi: tra questi il più interessante è l’Acemannano, una molecola estranea al nostro organismo e facilmente assimilabile (idrosolubile), che produce una reazione immunitaria stimolando le cellule contro l'aggressione dei vari nemici: virus, batteri e altro.

Ricordiamo che l'Acemannano è indicato nell'Index Merck come principio antivirale e immunostimolante. Proprio per tutti questi suoi componenti diventa importante assumerla giornalmente, perché ci aiuta ad integrare il fabbisogno giornaliero di vitamine, sali minerali, amminoacidi ed enzimi. Bisogna infatti considerare che i cibi sempre più trasformati, la cottura degli alimenti, la raccolta prematura della frutta - fatta maturare spesso nei container - l'agricoltura intensiva, l’uso di fertilizzanti chimici e l’inquinamento, riducono ai minimi termini l’assimilazione di micronutrienti.

COME CI AIUTA L'ALOE VERA (visione d'insieme) up.jpg

l’Aloe aiuta a rinforzare l’organismo in modo particolare quando è debilitato da una malattie o dalle cure fatte con medicinali prodotti chimicamente. Essa, con il suo prezioso contenuto, cerca di integrare l’apporto vitaminico, di minerali e di altre sostanze, stimolando le funzioni vitali che portano alla guarigione.

Anche quando si sta bene, la disintossicazione del nostro organismo è la cosa più importante da fare affinché possa funzionare nel miglior modo possibile, ci fornisca più energia e sia in grado di potenziare le sue capacità di autoguarigione. Per ottenere tutto questo possiamo confidare sulle proprietà dell’Aloe Vera. Essa, infatti, è in grado di stimolare diverse funzioni organiche, tra le quali: depurazione dell’organismo, difesa organica, capacità di combattere le infiammazioni e lenire i dolori.

L’Aloe Vera viene perciò considerata un ottimo prodotto per offrire all’organismo un’azione disintossicante e ricostituente, soprattutto nei cambi di stagione. La sua azione sul sistema immunitario, sul pancreas, sul fegato e sulla vescicola biliare è in grado di sortire una rapida disintossicazione con un conseguente guadagno di energia vitale.

NOVE ESEMPI DI COME L'ALOE VERA CI PUÒ AIUTARE up.jpg

Da Alternative Medicine® - La rivista per la medicina alternativa - 28a Edizione - Marzo 1988.
Prodotti e tecniche di applicazione di John Anderson.

1. AIUTA A GUARIRE LE FERITE

Una grande parte della foglia dell'Aloe è piena di Gel, il quale è costituito per il 96% di acqua, mentre nel restante 4% sono concentrate oltre 75 sostanze terapeutiche. Applicato sulle ferite, il Gel di Aloe è un blando anestetico che aiuta a ridurre il prurito ed il gonfiore. Inoltre, il Gel di Aloe ha effetti antibatterici ed antimicotici, aumenta il flusso del sangue nelle parti ferite e stimola i fibroplasti - le cellule cutanee responsabili della guarigione delle ferite.

Studi su animali, pubblicati sul Journal of the American Podiatric Medical Association, comprovano che la guarigione delle ferite viene accelerata con l'applicazione esterna ed interna di Aloe. Agli animali sono stati somministrati nell'acqua potabile 100 mg per Kg di peso corporeo di Aloe durante due mesi, oppure sono stati trattati con una crema contenente il 25% di Aloe Vera direttamente sulla ferita per lo stesso periodo di tempo. In entrambi i casi l'Aloe ha mostrato un effetto positivo. Negli animali che avevano bevuto l'Aloe con l'acqua le ferite si sono ridotte del 62% mentre le ferite del gruppo di controllo si sono ridotte del 51%. Con l'applicazione esterna di Aloe le ferite si sono ridotte del 51% contro il 33% del gruppo di controllo.

2. COADIUVA LA GUARIGIONE DOPO INTERVENTI CHIRURGICI

Secondo un rapporto nel Journal of Dermatologic Surgery and Oncology (chirurgia ed oncologia dermatologiche) la riconvalescenza dopo interventi chirurgici viene ridotta grazie all'Aloe. Diciotto pazienti di acne si erano sottoposti ad un'operazione al viso per abradere l'acne. Sui loro visi sono state applicate delle fasciature: su una metà del viso è stato applicato un classico vulnerario, sull'altra l'Aloe. La metà del viso trattata con l'Aloe è guarita 72 ore prima dell'altra metà. Il dermatologo James Fulton, M.D. di Newport Beach in California, autore principale del rapporto, nel suo studio medico utilizza l'Aloe per far guarire prima le ferite. «Ogni ferita che curiamo - che si tratti di cucire una ferita o di eliminare un tumore cutaneo - guarisce prima se viene trattata con l'Aloe».

3. ALLEVIA LE BRUCIATURE

In uno studio del Journal of the Medical Association in Tailandia, 27 pazienti con ustioni medie sono stati fasciati con Aloe o con vaselina. Le ustioni dei pazienti fasciati con Aloe sono guarite prima, il periodo medio di guarigione era di 12 giorni contro i 18 giorni dei pazienti trattati con vaselina.

4. MINIMIZZA I DANNI DOVUTI AI GELONI

Uno studio negli Annals of Emergency Medicine ha dimostrato che l'Aloe aiuta anche in caso di geloni. 154 pazienti con geloni, da leggeri a gravi, sono stati trattati dai ricercatori con i metodi standard da applicare in questi casi (antibiotici, ibuprofen e calore). Nel 67,9% dei pazienti che sono stati trattati in più anche con l'Aloe è stata constatata una guarigione senza perdita di tessuto (amputazione) paragonato al 32,7% dei pazienti del gruppo di controllo. I ricercatori ne hanno tratto la conseguenza che l'Aloe ha evitato che il sangue rifluisca al tessuto gelato (la normale causa della perdita di tessuto in caso di geloni).

5. FILTRA LE RADIAZIONI

Secondo le ricerche pubblicate nel Journal Yakuaku Zasshi l'Aloe protegge anche dai danni alla cute provocati dai raggi X. Si è scoperto che l'Aloe è un antiossidante molto efficace che filtra i radicali liberi provocati dall'irradiazione. Inoltre, l'Aloe protegge due sostanze terapeutiche prodotte dal corpo stesso, la dismutasi di perossido (un enzima antiossidante) ed il gluthanion (un acido amminico che stimola il sistema immunitario.

6. GUARISCE LA PSORIASI

In una ricerca pubblicata nel Tropical Medicine and International Health, contro llata con placebo, 60 pazienti con psoriasi cronica sono stati trattati con un estratto di 0,5% di Aloe Vera in una crema di olio minerale. La pomata è stata applicata tre volte al giorno per 5 giorni consecutivi in un periodo di quattro settimane (15 applicazioni per settimana). All'esame dei pazienti dopo otto mesi è stato constatato che la psoriasi nei pazienti trattati con Aloe Vera aveva subito una riduzione dell'82,8% contro il 7,7% del gruppo placebo. Inoltre, l'83% del gruppo dell'Aloe vennero considerati guariti, mentre nel gruppo placebo si trattava solo del 6,6%.

7. RIDUCE I PROBLEMI INTESTINALI

In base ad una ricerca del Journal of Alternative Medicine il succo di Aloe Vera può essere efficace per il trattamento di infiammazioni del tratto intestinale. A dieci pazienti sono state somministrate per un periodo di sette giorni due once, circa 57 grammi (1 oncia=28,3495 gr) di succo di Aloe Vera tre volte al giorno. Dopo una settimana la diarrea di tutti i pazienti era guarita. Quattro pazienti avevano ottenuto una regolazione della digestione e sostenevano di avere più energia di prima.

I ricercatori ne hanno tratto la conclusione che l'Aloe è in grado di riequilibrare l'intestino «regolando il valore pH gastrointestinale, migliorando al contempo la motilità gastrointestinale, aumentando il peso specifico delle feci e riducendo la popolazione di determinati microrganismi nelle feci, compreso il lievito». Altre ricerche hanno mostrato che il succo di Aloe Vera aiuta a disintossicare l'intestino, a neutralizzare gli acidi gastrici e ad aiutare in caso di stitichezza ed ulcere gastriche.

8. RIDUCE LA GLICEMIA IN CASO DI DIABETE

Hormone Research sostiene che l'Aloe abbassa il tasso degli zuccheri nel sangue in caso di diabete. A cinque pazienti con diabete sviluppato (non dipendente da insulina) è stato somministrato quotidianamente per un periodo di 14 settimane ½ cucchiaio di caffè di estratto di Aloe. In tutti i pazienti il tasso glicemico è stato ridotto mediamente del 45% pur restando inalterato il peso dei pazienti.

9. RIDUCE I GONFIORI ARTRITICI

Secondo il Journal of the American Podiatric Medical Association l'Aloe può contribuire ad evitare l'artrite ed a ridurre le infiammazioni nelle articolazioni già affette da artrite. L'Aloe è anche in grado di evitare la reazione autoimmunitaria collegata a determinate forme di artrite in cui il corpo attacca il proprio tessuto. Ad animali è stato iniettato un batterio che dovrebbe produrre dei sintomi artritici come infiammazioni e gonfiore.

Per stabilire se l'Aloe può evitare l'artrite è stata loro iniettata sucbutaneamente ogni giorno per 13 giorni dell'Aloe (150 mg per Kg di peso corporeo. Ogni giorno sono state effettuate delle misurazioni sul corpo per verificare il grado del gonfiore e dell'infiammazione. Secondo i ricercatori, alcuni componenti dell'Aloe hanno mostrato delle attività antiartritiche. Un acido organico nell'Aloe ha ridotto l'infiammazione del 79,7% ed ha soppresso la reazione autoimmunitaria del 42,4%. Un altro componente dell'Aloe, un Antrachinone, ha ridotto l'infiammazione del 67,3%, senza mostrare effetti sulla reazione autoimmunitaria.

COME L'ALOE VERA PUÒ AIUTARE I NOSTRI ANIMALI up.jpg

Già gli antichi usavano l'Aloe Vera per aiutare i loro animali a guarire da varie malattie. Essa, tra le altre proprietà, ha una azione antibatterica ed è stato dimostrato che è assente da qualsiasi tipo di tossicità, essa è perciò assai benefica anche per gli animali.

Tra le sue innumerevoli proprietà citiamo la sua capacità di:

  • aiutare i processi digestivi, guarire le gastriti;
  • alleviare il dolore;
  • cicatrizzare le ferite;
  • combattere i processi infiammatori;
  • depurare e disintossicare;
  • intervenire come antibiotico naturale;
  • regolarizzare le funzioni intestinali, guarire coliti ed enteriti;
  • stimolare le difese immunitarie.

Usando l'Aloe Vera per uso esterno, ovvero sulla pelle dei nostri animali, possiamo aiutarli a guarire da molte patologie, tra esse citiamo:
dermatosi - disidratazione - eritemi - eruzioni cutanee - pruriti - piaghe - psoriasi - scottature

PER UN COMODO ACQUISTO DI ALOE VERA IN INTERNET up.jpg

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ALOE VERA, CANCRI E TUMORI

Da seri studi si viene a conoscere che quando il tumore colpisce un medico, è proprio lui che, spesso, non crede alle cure che propone. Ed è proprio lui che, consapevole dell'inutilità e della dannosità dei prodotti delle case farmaceutiche, si affida alle cure alternative.

AGGIORNA CIÒ CHE CONOSCI SU CANCRI, TUMORI E METASTASI up.jpg

Ispirato all'articolo del dr. Robert Young. presente in:
http://articlesofhealth.blogspot.com/2008/01/erroneous-johns-hopkins-hospital-cancer.html

Esistono le cellule cancerose?

Non esistono le cellule cancerose. Il cancro non è formato da cellule cancerose, ma da acidi derivati dagli alimenti e dai processi metabolici dell'organismo; acidi che fermentano avvelenando i tessuti del corpo. Proprio come una mela marcia in una cassa di mele sane, rovina le altre, così una cellula cancerogena tende a rovinare quelle che la circondano. Parlando della mela di cui sopra, noi non diciamo che ha il cancro, diciamo che è marcia o immangiabile.

"Cancro" non è un nome, è un aggettivo!.

Non esistono cellule tumorali o cancerogene nel nostro corpo; esistono acidi che rovinare le cellule sane e cellule non più sane che generano una condizione tumorale o cancerogena.

Tutti abbiamo delle cellule non sane nel nostro organismo, dal concepimento fino alla morte, la loro quantità dipende dallo stile di vita e dalle scelte alimentari. Nel suo quotidiano lavoro l'organismo ha bisogno di energia per vivere, e con il suo metabolismo produce rifiuti acidi dovuti all'alimentazione ed agli scarti prodotti dal lavoro cellulare. Se questi rifiuti acidi non sono completamente eliminati, attraverso la minzione, il sudore, la defecazione e la respirazione, si accumulano in vari distretti corporei, tra cui: il tessuto connettivo, i muscoli e le ossa.

Metastasi

Va precisato che le cellule cancerogene non si moltiplicano. Quando gli acidi alimentari o metabolici rovinano delle cellule, esse emettono delle sostanze in grado di rovinare quelle che le circondano. Il fenomeno ricorda ciò che viene chiamato "effetto domino".

Quando ciò accade, il corpo entra nella modalità di conservazione e forma dei monomeri di fibrina (molecola semplice capace di combinarsi con altre molecole) per incapsulare le cellule deteriorate al fine di proteggere il tessuto sano circostante. I medici chiamano "tumori" questo tipo di formazioni. Pertanto possiamo dire che i tumori sono delle incapsulazioni fibrose contenenti cellule guaste ed i prodotti acidi risultanti dai loro rifiuti.

Pertanto, il tumore va visto come una soluzione messa in atto dal corpo per contrastare un sistemico (generale) degrado di cellule e tessuti sani, causato da un modo non salubre di vivere, mangiare e pensare.

Genetica

Il ruolo giocato dalla genetica nelle condizioni tumorale è quello di dotare un individuo di una costituzione ereditaria piuttosto debole: in questo caso si possono istaurare delle condizioni di acidità organica.. Una persona è predisposta per uno condizione cancerosa solo se è "acido" il suo stile di vita e lo sono anche le sue scelte alimentari.

Sistema immunitario

Il sistema immunitario può lavorare nel migliore dei modi quando il pH dei fluidi corporei si aggira da 7,365 a 7,4. Una cura con la chemioterapia e la radioterapia sono in grado di sopprimere il lavoro che i globuli bianchi fanno nei confronti degli scarti e degli altri nemici dell'organismo.

Chemioterapia

Tutti i trattamenti di chemioterapia sono acidi e contribuiscono a rendere ancor più acidi dei tessuti che lo sono già. La vera causa del cancro è il livello di acidi alimentari e metabolici che avvelenano i fluidi nel corpo. Questo è il motivo per cui tutti i trattamenti che mirano ad eliminare i tessuti e le cellule cancerose portano alla degenerazione dell'organismo.

Radiazioni

Le radiazioni frammentano le cellule cancerose e tali frammenti si spargono nell'ambiente interno, ciò causa un inquinamento sistemico (generale) e mette sotto stress i globuli bianchi e gli organi escretori, tra cui i polmoni, il fegato, l'epidermide, i reni e l'intestino. La soluzione non è quello di distruggere i tumori con le radiazioni, ma riportare i tessuti al giusto livello di alcalinità.

Chemioterapia e radiazioni

La chemioterapia e radioterapia sono focalizzate sulla parte sbagliata, puntano infatti a distruggere le cellule cancerose. Un vera cura dovrebbe riuscire a riequilibrare l'acidità dei fluidi organici. Una soluzione valida va ricercato nello stile di vita personale e nelle scelte alimentari, due fattori in grado di creare un'acidità che si va a localizzare nei punti più deboli dei distretti corporei.

Chirurgia

La chirurgia elimina le cellule cancerose, ma disturba il tessuto sano circostante. Ciò può causare ulteriori acidificazioni di tale tessuto ed un peggioramento della situazione.

Alimentazione

Si dice che un modo efficace per combattere il cancro potrebbe essere quello di seguire una dieta che non fornisca alle cellule tumorali le sostanze necessarie per moltiplicarsi.

Va precisato che le cellule tumorali non si moltiplicano! Tale cellule erano sane ed ora sono in una condizione in cui stanno marcendo, fermentando e rovinando le cellule circostanti. Le cellule del corpo sono costituite da materia intelligente, che non può essere distrutta, può solo essere modificata. La chiave per guarire da una condizione cancerosa è un iper-alkalinizzazione del sangue che, filtrando nei tessuti, ne riporti il pH al giusto livello.

Cambio di dieta e supplementi alimentari

Una persona, al fine di superare una condizione cancerogena, deve aiutare il suo corpo a ristabilire una condizione alcalina e gestire meglio i carichi "acidi" che la vita propone utilizzando un'alimentazione sana e favorendo i ricambi cellulari. Anni di esperienza hanno dimostrato che un corpo sano non può ammalarsi se si trova in una condizione alcalina. Una condizione cancerosa va sempre vista come l'espressione di errori nelle scelte, sia quelle di vita, che quelle alimentari.

Zucchero, miele e dolcificanti (aspartame, ecc.).

Gli zuccheri, compreso il miele, sono acidi e possono causare la trasformazione di cellule sane in cellule cancerose. Tutti gli zuccheri sono prodotti con i rifiuti acidi generati dalla fermentazione di qualche sostanza. Il sale marino naturale, è invece alcalinizzante e dovrebbe essere incluso in ogni cura per prevenire o invertire una condizione cancerosa. Il sale marino è anche fondamentale per aiutare il corpo creare una quantità tampone di bicarbonato di sodio.

Muco e latticini

Il muco è il prodotto finale della corpo utilizzato per tamponare gli acidi dietetici e/o metabolici con il bicarbonato di sodio.

Un corpo sano produce il muco per proteggere le cellule sane facendo in modo che non assorbano acidi dovuti all'alimentazione o al loro metabolismo. Il latte è molto acido e contiene il lattosio, un acido capace di creare condizioni cancerogene. Il lattosio si trasforma in acido lattico, uno delle principali cause cancerose causando degli acidi che si sommano a quelli nitrico e urico causati dalla digestione delle proteine di origine animale. Anche il latte di soia conservato è acido e non deve essere usato.

Acqua

L'acqua migliore per bere è l'acqua depurata o filtrata, al fine di evitare le tossine e i metalli pesanti talvolta presenti nell'acqua di rubinetto. Come acqua minerale scegliere quella in bottiglia di vetro con un residuo fisso inferiore a 30 mg per litro ed un pH pari a 9,5 o superiore.

Caffè, tè e cioccolato

Caffè, tè nero, verde, tè, cioccolato sono tutte acidi e non aiutano il carpo a mantenersi alcalino. Tra le bevande il tè verde è una delle soluzioni migliori ed è valido nella lotta contro il cancro.

Precisazioni

Voglio ribadire che non esiste una cellula tumorale. Le cellule del corpo non sono soggette a mutazione bensì al degrado. Le cellule sane, qualora poste in un ambiente acido, posso degradarsi generando batteri, lieviti e muffe. Gli acidi si possono diffondere in molte parti del corpo rovinando le cellule dei tessuti acidificati. Le cellule così deteriorate, con i rifiuti che generano, posso rovinare altre cellule creando una reazione a catena.

Le cellule cancerose non possono prosperare in una condizione di acidità, che causa la loro fermentazione. In un simile ambiente le cellule continueranno a ripartirsi e trasformarsi. Tutte le proteine di origine animale, compresi i pesci, sono molto acide e non dovrebbero essere incluse nella dieta di coloro che già hanno un organismo molto acido, come quello portatore di cancri e tumori. La stessa cosa dicesi per gli antibiotici e gli ormoni, in quanto sono entrambi degli acidi metabolici.

Un simile organismo non può rimuovere in modo adeguato gli acidi urico, nitrico, solforico e fosforico provenienti dai prodotti origine animale. Ciò provoca un aumento dell'acidità e, potenzialmente, una maggiore degenerazione di cellule sane che diventano tumorali.

Note sull'autore.

Robert O. Young (nato attorno al 1950) è uno scrittore statunitense di libri in materia di medicina alternativa e la dieta alcalina. Ha vissuto in Alpine, Utah e ha vissuto a Rancho Del Sol, un ranch con coltivazione di avocadi e pompelmi in Valley Center, California, l'autrice e chef Shelley Redford Young, diventata sua moglie nel 2003.

Young ha conseguito un diploma presso l'Università di Utah, dove, nei primi anni '70 ha studiato biologia e gestione degli affari. Ha frequentato il Clayton College of Natural Health, una scuola di formazione a distanza, conseguendo vari crediti tra cui un M.S. nel campo della nutrizione (1993), uno D.Sc. con encomio nel settore della chimica e della biologia (1995), un dottorato di ricerca (1997) e un DN (Dottore della Naturopatia, 1999).

Young è membro della Società Americana di Microbiologia, e nel suo sito si afferma che egli è un membro della Associazione Americana dei Naturopratici (American Naturopathic Association).

COME NASCONO CANCRI E TUMORI? up.jpg

Se lo sviluppo della malattia è sotto controllo e il sistema immunitario della persona viene rinforzato, allora non esiste nessuna malattia (disturbo del metabolismo) che il corpo non riesca a superare.

Tratto da: http://aloearborescens.tripod.com/

Nelle cellule sane la respirazione cellulare avviene in presenza di ossigeno. Quando vi è una diminuzione di ossigeno nella cellula, essa fermenta, ossia compie una respirazione anaerobica, bruciando zuccheri al posto dell'ossigeno. Numerosi esperimenti hanno accertato che:

  • in tutte le cellule sane la respirazione avviene con ossigeno;
  • in tutte le cellule tumorali vi è fermentazione, ossia respirano zuccheri al posto dell'ossigeno;
  • il cancro si forma esclusivamente in cellule dove vi è mancanza di ossigeno (anaerobiosi);
  • esiste una correlazione diretta e precisa tra fermentazione cellulare e sviluppo tumorale;
  • maggiore è la fermentazione cellulare e maggiore è l'avanzamento del cancro.

La chiave quindi è tutta nella respirazione cellulare, la quale nelle cellule sane avviene aerobicamente, ossia con la giusta concentrazione di ossigeno, senza fermentazione, mentre in quelle tumorali la respirazione è sempre anaerobica, ossia in assenza di ossigeno, con fermentazione degli zuccheri.

E' stato dimostrato che, anche in provetta, basta una diminuzione dell'ossigeno del 35% per trasformare delle cellule sane in tumorali.

Una volta che il meccanismo è scattato, ossia quando la cellula ha sostituito la respirazione aerobica con la respirazione anaerobica, a base di zuccheri, non basta ripristinare la concentrazione di ossigeno per riportare tutto alla normalità, ma occorre fornire dei particolari enzimi per invertire il processo. La fermentazione tumorale può essere bloccata e la respirazione aerobica può essere ripristinata in breve tempo con particolari enzimi contenuti nell'Aloe Arborescens, negli antiossidanti e nelle vitamine (soprattutto nella vit.C).

La medicina ufficiale, invece, nonostante le evidenze di migliaia di esperimenti, scambia la causa con l'effetto e rimane convinta che la fermentazione e l'assenza di ossigeno siano l'EFFETTO del cancro e non la CAUSA! La causa per loro rimane completamente sconosciuta. Il premio Nobel Otto Warburg invece ha scoperto che la causa è esattamente un'insufficiente concentrazione di ossigeno nelle cellule. Gli esperimenti successivi gli hanno dato ragione, poichè si può indurre il cancro semplicemente riducendo l'ossigeno nelle cellule e si può guarire la cellula ripristinando la normale respirazione aerobica mediante quei principi attivi naturali.

La medicina ufficiale, non conoscendo la causa, tenta di distruggere le cellule tumorali con sostanze tossiche e velenose (la chemioterapia), ma così facendo avvelena anche le cellule sane! La chemioterapia brucia le vie sanguigne, avvelena il sangue con sostanze estremamente tossiche, riduce l'ossigeno nel sangue, spazza via gli enzimi necessari alla respirazione cellulare, per cui è quanto di più sbagliato si possa fare per combattere il cancro.

La prova è che i medici malati di cancro non fanno la chemioterapia, poichè sanno bene che è un inutile suicidio, e fanno cure a base di vitamine e antiossidanti!

STUDI SCIENTIFICI SU ALOE VERA E CANCRO up.jpg

Tratto da: http://aloearborescens.tripod.com/

Seguono le informazioni sugli studi mondiali condotti sull'Aloe Vera e gli effetti anti-cancro che ha su persone e animali. In particolare possiamo constatare che è dimostrato scientificamente che abbia effetti curativi su leucemia, carcinomi, tumori neuroectodermici e sarcomi in generale, tumori solidi incurabili, linfomi superiori a qualsiasi farmaco da chemioterapia.

Queste studi internazionali provano incontestabilmente l'efficacia dell'Aloe Vera molto di più di quanto potrebbero fare tutte le cartelle cliniche che potremmo raccogliere nella nostra vita, in quanto costituiscono una conferma che viene da ogni parte del mondo e viene da medici che hanno sperimentato l'Aloe Vera seguendo le metodologie più scientifiche e ortodosse.

Ricordiamo che:

  • i sarcomi hanno origine da tessuti connettivi, ossa, cartilagini, nervi, vasi sanguigni, muscoli e tessuto adiposo;
  • i carcinomi e i melanomi si formano nei tessuti epiteliali, come la cute e le mucose che rivestono le cavità interne, e nei tessuti ghiandolari, come la ghiandola mammaria e la prostata (adenocarcinomi);
  • le leucemie e i linfomi comprendono quei tipi di cancro, sottoforma di malattie del sangue, che interessano gli organi emopoietici e il sistema linfatico.

Per maggiori informazioni clicca qui.

Dopo aver letto gran parte della letteratura mondiale sull'argomento, ho raggruppato qui alcuni studi internazionali sulla cura dell'Aloe Vera per tipo di malattia. Le mie convinzioni non si basano quindi solo sui casi che ho potuto constatare con i miei occhi, ma soprattutto su questi importantissimi studi. Le prove sono indiscutibili. Lo dico soprattutto a quei medici che pretendono di sapere tutto sull'aloe, senza neppure averne mai vista una di persona. Basta leggere quanto segue.

Per le prove sul fatto che l'Aloe Vera è completamente innocua e approvata da centinaia di ricercatori esperti a livello mondiale visitate questa pagina.

QUATTRO ESEMPI DI COME PUÒ AIUTARE L'ALOE VERA IN CASO DI CANCRO O HIV up.jpg

Da Alternative Medicine® - La rivista per la medicina alternativa - 28a Edizione - Marzo 1988.
Prodotti e tecniche di applicazione di John Anderson.

1. ABBREVIA L'INFEZIONE HIV

L'estratto D-mannosio - uno degli zuccheri contenuti nell'Aloe - può ridurre l'HIV-1 (il virus inerente all'AIDS). In una ricerca effettuata nel 1991 e pubblicata nel Molecular Biotherapy delle cellule HIV-1 sono state trattate artificialmente (esternamente al corpo) con l'estratto D-mannosio. L'Aloe ha rallentato la riproduzione dei virus del 30%, ha ridotto il numero complessivo dei virus, ha soppresso la diffusione del virus delle cellule infette ed ha aumentato la facoltà di vita (probabilità di sopravvivenza) delle cellule infette.

2. AIUTO ALIMENTARE PER PAZIENTI HIV

Come citato nel Journal of Advancement in Medicine, il succo di Aloe Vera è una componente efficace di un programma di aiuto alimentare per pazienti HIV. A 29 pazienti è stato somministrato per un periodo di quattro mesi il succo puro al 100% di Aloe Vera (quattro volte al giorno cinque once cioè circa 142 grammi) (1 oncia=28,3495 gr), insieme ad un supplemento di acidi grassi essenziali ed un altro supplemento contenente vitamine, sostanze minerali ed acidi amminici. Ai pazienti è stato detto di continuare a con la loro dieta normale e di non ingerire altri prodotti supplementari. Dopo 90 giorni a tutti i pazienti sono comparsi prolassi febbrosi di infezioni opportunistiche, stanchezza, diarrea ed il numero dei globuli bianchi era aumentato (cioè il loro sistema immunitario ha reagito in modo positivo).

3. STIMOLA LA REAZIONE IMMUNITARIA CONTRO IL CANCRO

In base a recenti ricerche l'Aloe può aiutare ad allungare la durata di vita dei pazienti di cancro ed a stimolare il loro sistema immunitario. In una ricerca effettuata nel 1994, pubblicata nel giornale medico giapponese Yakhak Hoeji, dei topi affetti da tumori maligni sono stati trattati per 14 giorni con dell'Aloe. Pur non sopprimendo la crescita del tumore, la durata di vita dei topi, ai quali furono somministrati 50 mg di Aloe per Kg di peso corporeo si è mediamente allungata del 22%, mentre quella dei topi ai quali sono stati somministrati giornalmente 100mg per Kg di Aloe si è allungata del 32%.

In un esperimento effettuato allo stesso tempo su cellule di cancro umano all'esterno del corpo è stato constatato che con alte dosi di Aloe la crescita di queste cellule può essere notevolmente ridotta. I ricercatori che scrivono nel Cancer Immunology and Immunotherapy hanno scoperto che l'iniezione diretta nel tumore di un composto di Aloe (lecitina) attiva il sistema immunitario che attacca il cancro. I linfociti T - dei globuli bianchi che si legano alle cellule attaccanti e le distruggono - iniziarono ad attaccare le cellule del tumore nel quale era stata iniettata la lecitina.

L'Aloe attiva il sistema immunitario e quindi i macrofagi (globuli bianchi che «mangiano» gli antigeni); di conseguenza il sistema immunitario produce delle sostanze attivanti (e anticancerogene) come interferoni, interleucine e fattori di necrosi del tumore. Inoltre, i ricercatori sostengono che l'Aloe favorisce la crescita di cellule normali (cellule non affette da cancro).

4. AIUTA IN CASO DI CANCRO AI POLMONI

L'effetto schermo dell'Aloe è stato confermato da una ricerca effettuata su 673 pazienti di cancro ai polmoni a Okinawa, Giappone, e pubblicata sul Japanese Journal of Cancer Research. In questa ricerca, per una durata di 5 anni ci si è occupati dei legami tra fumo, dosi paragonabili di 17 alimenti a base vegetale nella dieta e l'apparizione di un cancro ai polmoni. Tra gli alimenti a base vegetale è l'unico a proteggere dal cancro. «I risultati dell'epidemiologia vegetale permettono la conclusione che l'Aloe sopprime gli agenti patogeni di cancro nell'uomo», dicono i ricercatori. «Inoltre, l'Aloe è un ottimo rimedio per prevenire o sopprimere diversi tipi di cancro comparenti nell'essere umano».

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