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CORSO ELEMENTARE DI RADIESTESIASommario
Dispensa con il Corso base e avanzato di Radiestesia MedicaSe vuoi prelevare il Corso base e avanzato di Radiestesia in formato Word per Windows compresso (.ZIP - 73 Kb), clicca qui.Per prelevarla in Acrobat Reader (.PDF -142 Kb) clicca qui e indica al programma dove la deve salvare. Se vuoi prelevare il Corso base e avanzato di Radiestesia in formato Word per Windows compresso (.ZIP - 73 Kb), clicca qui. La nostra mente ha una tendenza naturale a rigettare quello che non rientra nella struttura delle aspettative scientifiche della nostra epoca. Gli scienziati, dopo tutto sono uomini e sono impregnati dei pregiudizi della loro classe e dei loro tempi. Essi sono completamente convinti che ciò che non è spiegabile con le correnti teorie non esista per niente (A. Carrel). VI SONO CERTI FATTORI CHE... (1)Io penso che esistono certi fattori che dovrebbero essere considerati nella Radiestesia e negli altri approcci terapeutici. Per ciò che concerne la Radiestesia, quello che ha affermato il nostro Presidente nel nostro ultimo Congresso è di vitale importanza: "Il successo dipende dal bisogno di sapere e dall'uso di un metodo di lavoro che sia semplice e privo di inutili complicazioni". Se guardiamo all'ingegneria, per fare un esempio pratico, il progetto iniziale di tutte le migliori invenzioni è stato assai semplice, assicurando con ciò un funzionamento privo di problemi e una certa affidabilità produttiva. Questo è anche il traguardo che si pone la Radiestesia e, a mio giudizio vi sono troppe persone che tentano di spiegarla con teorie assai rigide che, più o meno, suonano così:
Quando ho iniziato i primi approcci con la Radiestesia le prime domande a cui ho dovuto rispondere era "Come?" e "Perché?". Di tutti i libri che ho letto sull'argomento, quelli che mi hanno dato i chiarimenti più soddisfacenti, nei confronti della Radiestesia e della guarigione, sono quelli scritti da Max Freedom Long sugli Huna, (antico popolo delle isole Hawaii), i loro metodi di guarigione e le loro credenze, e quelli che riportano i risultati delle investigazioni fatte da Edgard Cayce, un illustre americano dotato di notevoli poteri psichici. Sembra che i Kahunas, sacerdoti degli Huna, noti come i Custodi dei Misteri, abbiano avuto quella che si potrebbe chiamare una filosofia molto pratica di vita e del modo in cui vivere. Se, per esempio, voi non foste soddisfatti della vostra vita, potreste cambiarla comprendendo alcune regole di tale filosofia e cercando un po' di aiuto da parte dei vostri amici. Cayce, d'altronde, non solo era una persona assai pratica, ma rappresentava pure una miniera di informazioni, non importa se esse appartenessero al passato o al futuro, parliamo ovviamente del concetto del tempo come inteso dall'uomo. Mi sembra che Cayce abbia colmato le varie lacune presenti nella filosofia degli antichi Polinesiani. Leggendo i libri dei due autori si può ottenere un ritratto abbastanza completo dello scopo della vita (investigazioni di Cayce), e come vivere nel modo migliore (filosofia dei Polinesiani). IL PENDOLO - PRIMA OPINIONE (2)Per le nostre esigenze basta trovare un piccolo oggetto, ovvero un piccolo pendolo, ovvero un piccolo peso appeso a circa 10 cm di filo, preferibilmente di seta, oppure a una piccola catenella. Questo pendolino, come viene chiamato, può anche essere costituito da una grossa perlina i vetro, un bottone rotondo, un piccolo cristallo da lampadario o un qualsiasi oggetto che possa essere appeso ad un filo. Si può anche utilizzare un anello o una crocetta appesa ad una buona catenina. Il pendolo si tiene per il filo che dovrebbe essere lungo circa 10 cm. IL PENDOLO - SECONDA OPINIONE (3)I pendoli possono essere più o meno di qualsiasi forma e, ragionevolmente, di qualsiasi dimensione. Personalmente ne uso uno che sembra la versione ridotta del filo a piombo usato dai muratori, del peso di circa 6-7 grammi (...) La corda o filo dovrebbe essere flessibile e forte: io uso del buon filo di nailon da pesca, lungo circa 15 cm, con un piccolo anello ad un'estremità per impedirgli di scivolare attraverso le mie dita. Ho visto una grande quantità di oggetti usati come pendoli. Ognuno serviva il suo scopo ugualmente bene perché è la persona che usa l'oggetto ciò che conta... e non il pendolo!. Il pendolo da sé non può fare nulla, dovete solo sospenderlo ad un oggetto inanimato per averne la prova: rimarrà fermo anche se si trova sospeso sopra una locomotiva. Però, quando un oggetto, grande solo come la capocchia di uno spillo, entra in contatto con la mano umana, diventa "vivo" e capace di grandi cose. Fondamentalmente un pendolo può fare una di queste cose:
IL PENDOLO - TERZA OPINIONE (4)Il pendolino si rapporta solo con la materia della "quarta dimensione". Esso lavora per mezzo di un sesto senso con delle cose che non sono state create per essere comprese dai sensi normali e, nei confronti del cervello, si può paragonare ad un circuito elettrico o ad un computer. Non è stato certo creato per maneggiare questi affari della quarta dimensione o, se lo è stato, la sua utilità è stata largamente sminuita dalle pressioni del mondo moderno, che pone troppa attenzione alle informazioni fornite dai cinque sensi tradizionali. Il sesto senso appartiene a ciò che la Chiesa descrive come il mondo dello Spirito, ma che io preferisco considerare come un livello più alto della Mente. Certamente questa è una teoria che non è stata comprovata, comunque sembra che attualmente nessuno sia in una posizione di poterla rifiutare. Il materialista dogmatico dice: "Vi sono solo cinque sensi, la mente è inseparabile dal cervello e questi muore quanto il corpo muore." La Chiesa dice che vi sono un corpo, un'anima e uno spirito, ma sembra completamente incapace a spiegare cosa significhino anima e spirito. In effetti molti dei suoi argomenti sembrano vecchi di almeno 1500 anni. Quando cerca di essere moderna lascia da parte i miracoli che dovrebbero essere il nucleo centrale di tutto il suo operare, in quanto la scienza non riesce a trovar loro un poso nei suoi studi relativi al mondo tridimensionale. UNA SEMPLICE PROVA DI SENSIBILITÀ (5)Per provare la propria sensibilità radiestesica vi sono molti metodi, tutti ugualmente buoni, ma quello che sto per descrivere ha in più il vantaggio di permettere dei controlli periodici, in vari momenti e in varie condizioni. Ponetevi in piedi, rivolti verso Est, e rilassati il più possibile. Ponete la mano sinistra sul plesso solare, col palmo verso l'interno e le dita chiuse. Tenete il pendolo sospeso con la mano destra, usando una cordicella di circa 15 cm, in modo che si trovi davanti al centro della mano sinistra e a circa 20 cm di distanza: il pendolo comincerà girare in direzione oraria. Contate attentamente il numero di rotazioni. Se le rotazioni sono deboli e meno di 15 le vostre possibilità di ottenere qualsiasi risultato affidabile con la Radiestesia sono limitate e vi suggeriamoo di non proseguire le ricerche in questo campo. Il grado di sensibilità è indicato dal numero di rotazioni fatte dal pendolo, e sebbene varino notevolmente in ciascun individuo, vengono raggruppate approssimativamente come segue: da 15 a 30, debole - da 30 a 50, medio - da 50 a 100, buono. Questi numeri rappresentano il numero totale di rotazioni complete e non le rotazioni al minuto. COME FARE CONOSCENZA CON IL SÉ INFERIORE (6)Secondo i Kahunas, in un corpo umano coabitano tre "esseri" o "spiriti", a diverso livello evolutivo, che vivono insieme al fine di poter progredire nella loro evoluzione e svolgono delle funzioni ben determinate, ovvero:
Fare la conoscenza con il proprio sé inferiore (o subconscio, N.d.T.), può essere un'occupazione molto simpatica, come hanno scoperto molti HRAs (Soci di un Gruppo di ricerca sugli Huna, antico popolo delle isole Hawaii, N.d.T.). Dopo varie discussioni sul come fare la sua conoscenza abbiamo preso l'abitudine di parlare del sé inferiore chiamandolo "George". Prendemmo questa decisione pensando al detto americano: "Fallo fare a George", che si adatta molto bene al sé inferiore dal momento che egli svolge almeno i 9/10 delle funzioni del nostro organismo. Comunque, come nell'addestramento di un vecchio cane, gli possono essere insegnati "nuovi trucchi" solo per mezzo di uno sforzo paziente e persistente del sé intermedio. Molti di noi, dopo aver iniziato a chiamare il loro sé inferiore "George" o "Georgette", hanno scoperto che egli ha le idee molto chiare su se stesso, sulla sua natura e le preferenze nei riguardi del suo nome. Permettetemi di partire dall'inizio e raccontarvi tutta la storia, ne vale la pena perché vi mostrerà alcuni metodi che voi potrete sperimentare a vostra volta, e farne buono uso. Innanzitutto, dovreste credere che in voi vi è una personalità autonoma, un "sé inferiore" che è veramente li e può essere contattato. In secondo luogo dovreste sedervi in un luogo quieto e invitare il sé inferiore a farsi conoscere (...). Spesso, per un contatto valido, è necessaria una lunga conversazione a senso unico. Ditegli che avete deciso che voi due dovreste conoscervi meglio e che potreste divertirvi giocando insieme. Tutto ciò può sembrare infantile, tenete però presente che il sé inferiore è simile a un bambino molto precoce. Può essere capriccioso, intelligente, cortese, testardo, caparbio o ansioso - secondo la sua particolare natura. Non ve ne è uno che assomigli ad un altro (così come accade per i sé intermedi), e non si possono conoscere i gusti del proprio sé inferiore fintanto che non si spende un po' di tempo per farselo amico. Come regola, al primo contatto non accadono molte cose. Ma, con una piccola spiegazione, un nuovo gioco potrebbe essere iniziato. Quasi sempre al sé inferiore piace giocare, e, ovviamente, preferisce gli stessi giochi che piacciono a voi! (...). Le regole per "giocare" con il sé inferiore (7)È necessario che, per poter "giocare", vengano stabilite delle regole ben precise (i radiestesisti le chiamano "convenzioni"). Tali regole devono essere spiegate con cura al sé inferiore, in modo che possa rispondere correttamente. Noi suggeriamo di utilizzare le regole seguenti per interpretare il movimento del pendolo:
ESERCIZI PRATICISuggeriamo di tenere sospeso il pendolo con l'indice e il pollice della mano destra, i mancini useranno la sinistra. Per facilitare al sé inferiore la comprensione del gioco prendete un foglio di carta e disegnate due righe, una orizzontale, ai cui capi scriverete NO, e una verticale che si innalza dal centro di quella orizzontale, e ai suoi capi scrivete SÌ.
Tenete il pendolo in modo tale che sia sopra il punto in cui le due linee si uniscono. Appoggiate il gomito sul tavolo e mantenete il braccio molto rilassato. Quando siete pronti, informate George di stare attento a ciò che farete, in modo che possa imparare le regole del gioco. Muovete il pendolo in modo che oscilli sopra la linea orizzontale e ditegli, "Questo è il movimento che devi fare per dire NO". Smettete di far dondolare il pendolo e imprimetegli un movimento rotatorio in senso orario in modo lento e tranquillo. Chiedete ora a George: "Perfavore, fai oscillare il pendolo e dimmi di NO". Dategli un po' di tempo e, se non ottenete risposta, fategli vedere di nuovo come deve oscillare per dirti di NO. Sarebbe bene che spiegaste a George che avreste molto piacere di conversare con lui e che lo ritenete una persona importante. Se ottenete la risposta ringraziate George per la collaborazione fornita, ditegli che siete molto contenti di come abbia imparato quello che gli avete insegnato. Attenzione: non proseguite con gli esercizi se quello esposto in precedenza non ha dato i risultati voluti! Quando George ha imparato a rispondere "NO" insegnateli come rispondere "SÌ", ovvero muovete il pendolo in modo che oscilli sopra la linea verticale e ditegli, "Questo è il movimento che devi fare per dire SÌ". Smettete di far dondolare il pendolo e imprimetegli un movimento rotatorio in senso orario in modo lento e tranquillo. Chiedete ora a George: "Per favore, fai oscillare il pendolo e dimmi di SÌ". Se arriva la risposta ed è valida ringraziate George per la collaborazione dimostrata! Nelle prime conversazioni, che avrete modo di fare, chiedete a George se gli piace il pendolino che state usando e il nome che gli avete dato e, se è necessario, cambiagli il nome o scegliete un altro tipo di pendolino. Non abbiate fretta! (8)Fintanto che non siete sicuri di aver fatto una buona conoscenza con il vostro sé inferiore e delle sue inclinazioni, è assai prudente procedere lentamente e con prudenza. Solo quando il sé inferiore avrà imparato ad usare il pendolo e risponderà in modo corretto potrete iniziare a fare delle semplici conversazioni. Voi ponete le domande e George risponderà muovendo il pendolino. All'inizio ponete solo delle domande relative a soggetti che il sé inferiore possa capire e conoscere bene. Chiedete delle cose di cui voi e lui conoscete la giusta risposta in questo modo potrete verificare la correttezza delle risposte fornite. Evitate come una pestilenza di fare domande... (9)Mi raccomando, evitate come una pestilenza la tentazione di chiedere a George di predire il futuro o chiedergli di entrare in contatto con gli spiriti dei defunti al fine di ottenere dei messaggi. Tali operazioni sono tanto pericolose quanto inutili nello stadio primario di addestramento, e anche se può essere fatto per esigenze ben determinate, rientra solamente nel campo di quello che potrebbe essere chiamato "lavoro di perfezionamento". Per tanto che possiamo fare queste raccomandazioni non saranno mai eccessive. Di solito George è molto cortese e farà tutto il possibile per rispondere ad una vostra domanda riguardo al futuro o sui defunti. Siccome non vuole deludervi, cercherà comunque di darvi una risposta, magari inventandola di sana pianta. In ogni caso cercherà di fornirvi la risposta che lui pensa vi state aspettando, sia che si tratti di un timore o di una speranza. Facendo questo sforzo per accontentarvi, non solo vi darà delle informazioni false che potrebbero portarvi fuori strada, ma prenderà la brutta abitudine di mentire e George, purtroppo, diventerà un sé inferiore poco affidabile. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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