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SCHEDE TERAPEUTICHETUMORI, CANCRI E METASTASILE RICERCHE DEL DR HEINRICH KREMERSommario
Viviamo in un mondo retto da regole che a seconda del punto di vista da cui osserviamo, studiamo con una o altra scienza. Ma la Scienza è una sola, frammentata dalla nostra incapacità di comprenderla nel suo insieme. Cenni di biologiaLe prime forma di vita: i batteri
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In sintesi, ad ogni demolizione segue una ricostruzione e viceversa. Se, per qualche ragione, questo equilibrio viene alterato, ad esempio, a causa di un'infezione virale o batterica, un trauma, o un'eccessiva produzione di tossine causata dall'assunzione di farmaci chimici o da un'alimentazione troppo ricca di proteine, vi sarà, necessariamente, un accumulo di scorie nel connettivo che avveleneranno l'ambiente vitale.
Quando le cellule si ritrovano a vivere in un ambiente tossico e privo di ossigeno i mitocondri non possono più utilizzare la glicolisi aerobica per produrre energia vitale ed allora regrediscono a quando erano batteri con una vita singola. Date le estreme condizioni ambientali in cui si trovavano a vivere essi:
Il problema nasce quando questa condizione sussiste nel tempo, siccome i mitocondri possono produrre solo 2 molecole di ATP per ogni molecola di glucosio, rispetto alle 38 prodotte in presenza di ossigeno, aumenta di 20 volte il consumo di zuccheri. È questo il motivo per cui gli organi tumorali sono molto vascolarizzati. Lo scarso livello di energia, comunque prodotta, non permette però alle cellule di differenziarsi, ed esse crescono in modo anomalo.
È la condizione di deficit energetico lento e costante che provoca la perdita della simbiosi nella cellula tumorale, il processo è comunque reversibile in ogni momento. Come l'uccello riprende quota nel momento che espone di nuovo le ali all'aria così la cellula può tornare al pieno funzionamento se il connettivo viene ripulito e può ridare alle cellule un ambiente vitale ricco di ossigeno.
Ne consegue che la maggior parte dei tumori è di origine ambientale!


Quando nel tessuto connettivo (mesenchima o matrix), si riscontra una rapida diminuzione significativa dell'energia disponibile, si può provocare la chiusura permanente della membrana che protegge i mitocondri. Questo fatto ha stimolato le varie teorie della alterazione genetica casuale come causa dei tumori, confondendo ancora una volta l'effetto con i motivi profondi che li hanno generati.
Il problema nasce quando tale chiusura riguarda un numero elevato di cellule. Producendo solo 2 molecole di ATP per ogni molecola di glucosio, rispetto alle 38 prodotte normalmente, aumenta di 20 volte il consumo di zuccheri. Lo scarso livello di energia non permette alla cellula di differenziarsi, e le cellule crescono come possono fintanto possono disporre di zuccheri portati dal sangue. È questo il fenomeno che ha portato ai vari tentativi di eliminare il tumore bloccando la irrorazione sanguigna delle cellule malate.
In queste condizioni, le cellule che non hanno sufficiente irrorazione sanguigna, ricorrono ad un tipo di metabolismo attivato dai frammenti di DNA, presenti nel loro nucleo, ma derivati dai batteri che sono entrati a far parte della sua costituzione. Tali batteri, quando erano in fondo al mare, per generare l'energia, al posto dell'ossigeno utilizzavano lo zolfo, ed utilizzavano lo stesso processo di crescita rapida che caratterizza gli archea del fondo del mare. A conferma di ciò si può notare che, a questo punto dello sviluppo del tumore, la produzione di "heat shock proteins" che corrispondono al DNA di quei batteri. Va notato come nel corpo umano lo zolfo sia abbondantemente disponibile nel matrix extracellulare (dettagli scientifici).
A questo punto, se la situazione di deficit energetico persiste, la persona comincia a perdere peso rapidamente per perdita di matrix extracellulare. Questo provoca a sua volta la diminuzione del livello energetico di zone sempre più amplie. Anche se vengono iniettate proteine, vengono espulse dal corpo come urea. La maggiore causa di morte per tumore è la cachessia, la consunzione.
È la condizione di deficit energetico lento e costante che provoca la perdita della simbiosi nella cellula tumorale comunque il processo è reversibile in ogni momento. Come l'uccello riprende quota nel momento che espone di nuovo le ali all'aria così la cellula può tornare al pieno funzionamento se dal tessuto extracellulare ritornano i messaggi corretti.
Secondo la Medicina Coreana vecchia di 4500 anni, la malattia è data dalla perdita del corretto movimento e la scarsa respirazione. Quindi la cura si basa per l'80% sul ripristino di queste funzioni e solo per il 20% sull'utilizzo di medicinali atti a compensare le mancanze di sostanze consumate durante il periodo di deficit. Tale cura deve quindi orientarsi verso l'aumento della energia della zona colpita, non sui tentativi di distruzione del tumore.
Aumentando la energia disponibile nel matrix extracellulare, i mitocondri all'interno della cellula si attivano e l'aumentato livello di energia permette di nuovo la sua differenziazione. Se la cellula è troppo danneggiata viene eliminata dai linfociti T attivati in funzione Th1.
È stata ottenuta in laboratorio la trasformazione di una cellula tumorale in una cellula sana utilizzando la curcuma che contiene sostanze ricche di energia. Ovviamente questi studi non si applicano nella medicina, però in Svizzera hanno prodotto la curcumina sintetica che si vende a caro prezzo a chi può permetterselo, quando gli stessi risultati si ottengono con la curcuma naturale.
Non esiste il farmaco miracoloso, ma sostanze che possono essere utili, e il loro utilizzo da parte del corpo dipenderà sempre dalle condizioni generali di pulsazione vitale. È vero che la chemioterapia può ridurre il tumore. Dato che le cellule tumorali hanno 20 volte meno energia muoiono prima di quelle sane, ma è un falso risultato derivato dalla miopia con cui si osserva. Di fatto non si cambia la condizione che ha creato il blocco, tra l'altro, gli effetti della chemioterapia abbassano ulteriormente la energia disponibile, creando le basi per una ricaduta.
Tratto da http://digilander.libero.it/controinfoaids/doc/corso_kremer.htm
Finora dominava la convinzione che le cellule tumorali fossero il risultato di certe mutazioni casuali dei geni nel nucleo delle cellule con il risultato della divisione e replica incontrollata delle cellule stesse. Non era però possibile spiegare perché le cellule tumorali producono la propria energia prevalentemente senza consumare ossigeno e perché le cellule tumorali non vengono eliminate dalle cellule immunitarie.
Oggi sappiamo che questi processi trovano la loro spiegazione nell’evoluzione delle cellule dell’organismo umano; come in tutti gli organismi pluricellulari, anche le cellule umane presentano un doppio genoma e un doppio metodo per la produzione di energia. Per proteggere la parte più antica del genoma, sensibile all’ossigeno, durante il processo di divisione tutte le cellule attivano il meccanismo anaerobico di produzione energetica. Dal punto di vista bioenergetico, questo ritmo alternato è comandato da una miscela di gas monossido di azoto e perossido, processo soggetto ad una decisa regolazione contraria da parte del sistema del glutatione, contenente lo zolfo.
La maggior parte dei tumori è di origine ambientale!
Nelle cellule tumorali questa dinamica bioenergetica alternata è bloccata e, dopo la loro divisione, le cellule non sono più in grado di ripristinare il normale ciclo di respirazione aerobica. Ricerche recenti, effettuate su più di 40.000 coppie di gemelli, hanno confermato che la maggior parte dei tumori ha la propria origine a livello ambientale e che le mutazioni genetiche sono quindi di natura secondaria. Un ruolo decisivo in questa fase è attribuibile all’esaurimento documentato del sistema del glutatione, che nelle condizioni della nostra civiltà moderna è continuamente impegnato a smaltire più di 60.000 sostanze tossiche.


Le ricerche scientifiche più recenti del dr. Kremer indicano che i pazienti con neoplasie in corso presentano una carenza sistemica di cisteina e glutatione, frutto dell'eccessiva metabolizzazione di tali sostanze e/o di un insufficiente assorbimento di cisteina e/o del disturbo della sintesi della cisteina dalla metionina a livello epatico, e/o del disturbo della sintesi del glutatione (di origine tossica/tossico-farmacologica a causa di un gran numero di sostanze). L'organismo di tali pazienti si presenta affetto da una carenza eclatante di protoni liberamente convertibili.
Nelle condizioni della nostra civiltà odierna, l'organismo deve smaltire più di 60.000 sostanze tossiche attraverso il sistema del glutatione, l'oncogenesi può essere il risultato di una carenza del medesimo, per cui la capacità di riserva della catena di respirazione dei mitocondri, finalizzata alla produzione di ATP, si abbassa in maniera strisciante e scende al di sotto di un determinato valore critico e l'ossigeno non è più essere disponibile per la produzione di energia (apparente carenza di ossigeno, pseudo-ipossia).
I frammenti arcaici di genoma nel DNA del nucleo cellulare fungono, in questo caso da memoria della carenza protonica, per cui dal punto di vista genetico e supergenetico viene attivata una reazione di controregolazione estremamente complessa. L'interazione reciproca con i mitocondri è bloccata e dopo la divisione, le cellule non sono più in grado di ripristinare lo status anteriore e rimangono imprigionate nel ciclo di divisione. Le cellule tumorali così trasformate però non sono nemmeno in grado di giungere all'apoptosi, poiché questa richiederebbe l'apertura dei canali mitocondriali, che a causa del processo di forte controregolazione della sintesi di NO rimangono chiuse.
Il processo di trasformazione delle cellule in cellule tumorali è ora spiegabile!
Il cancro è quindi il risultato della riattivazione prolungata del programma genetico e energetico arcaico; si tratta cioè di una regressione e non di una mutazione casuale di tipo "maligno", ipotesi finora privilegiata. Dal punto di vista dell'evoluzione dei processi nella simbiosi cellulare, ora è per la prima volta possibile spiegare la trasformazione delle cellule tumorali e influire positivamente, poiché le leggi della co-evoluzione sono stati per la prima volta spiegati dal Dr. Kremer.
Nato nel 1937 in Germania, si è laureato in medicina nel 1965 e ha poi studiato sociologia, psichiatria e politica nella Università libera di Berlino.
Tra il 1968 e il 1975 è stato primario della clinica specializzata per adolescenti e giovani adulti tossicodipendenti di cinque Land, compresi Berlino, Brema e Amburgo. Durante il suo incarico introdusse il primo monitoraggio clinico del test HIV nella Repubblica Federale Tedesca.
La conoscenza clinica che sviluppò lo portò a porre critiche fondamentali alla teoria secondo la quale "l'HIV causa l'AIDS".
Da allora, come consulente indipendente, ha pubblicato articoli nel campo della medicina sociale quali: "Quanto è seria la medicina dell'AIDS", "Avere paura e mettere paura" (1990), "Il mito mondiale dell'AIDS" (1994), "Attenzione alla medicina dell'AIDS: pericolo mortale" (1996, coautore il dr. Stefan LANKA).
Dal 1996 è membro del "Study Group on Nutrition and Immunity", guidato dal prof. Alfred HASSIG di Berna (Svizzera), ed ha fondato col dr. Stefan LANKA "REGIMED" il "Research Group for Investigative Medicine and Journalism", una cooperazione internazionale di medici, scienziati e giornalisti.
Informazioni più dettagliate sul dr. Kremer ed alcuni suoi articoli sono reperibili nel sito:
www.virusmyth.net/aids/index/hkremer.htm
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