LA GRANDE MENZOGNA SULL'HIV
È ARRIVATA AL CAPOLINEA
Sapevi che molti sieropositivi vivono sani e a lungo senza bisogno di nessun trattamento? Abbiamo scoperto molte altre cose che forse non sai!
Oggi il movimento del dissenso raccoglie oltre 1500 firme tra virologi, infettivologi, epidemiologi ed altri specialisti tra cui 3 premi Nobel, tutti indignati dalla colossale mistificazione e speculazione imbastita intorno all'AIDS.
Sommario
C'è un particolare gruppo di individui HIV positivi che è stato identificato in popolazioni indigene del sud America. Essi, pur dando reazioni di positività al test HIV, non sviluppano AIDS, rimangono sani e longevi come tutti gli altri membri della tribù. La presenza di HIV, in altre parole, non è una condizione sufficiente per giustificare il collasso e il deperimento che si vedono nell'AIDS, altrimenti anche gli indigeni HIV positivi del sud America crollerebbero.
L'esito fatale in alcuni casi è prevenuto sospendendo la terapia: Duesberg riporta l'esempio di una bimba HIV positiva che soffrì di gravi dolori muscolari, insonnia, nausea, e arresto della crescita per la tossicità del farmaco. Resosi conto Duesberg, anche per l'esperienza di altri pazienti, che era il farmaco e non l'HIV a portare i sintomi di AIDS, la cura venne sospesa e la bimba immediatamente recuperò. A distanza di 10 anni, senza Retrovir, la ragazza era rimasta del tutto sana e normale, era diventata capitano della squadra di calcio della scuola.
Alla fine degli anni Settanta tutto il complesso industrial-farmaceutico scientifico che era stato schierato sulle indagini dei retrovirus come causa del cancro implorava di poter mettere le mani su qualcosa! Sul cancro non si poteva fare più niente... E così era quasi obbligatoria una conversione di tutte quelle strutture e dipartimenti e investimenti all'immensa balla della ricerca sull'AIDS! Fu chiaro in quel momento storico a tutti i partecipanti che formulare una qualsiasi ipotesi di un ruolo dei retrovirus in una patologia umana sarebbe stato appoggiato dal sistema con tutte le sue forze politiche ed economiche disponibili!
Poiché furono trovate categorie che schieravano nelle proprie fila persone molto malate, drogati, omosessuali, prostitute, africani ex-turbecolotici, anche i vari sistemi religiosi e umanitari si unirono al carrozzone. Servivano persone che erano molto malate per attribuire su loro l'epidemia dell'ipotetico retrovirus assassino.
Gallo stava cercando come un pazzo di formulare un test che identificasse un frammento retrovirus nei campioni di sangue di persone malate, ma non ci riusciva. Ma un giorno lo trovò in tutti i campioni. Ma erano test positivi perché ai campioni era stato aggiunto sangue di placenta, che notoriamente pullula di retrovirus! Nessuno ne ha mai parlato. Il resto però è storia.
Questo film, 8 minuti il trailer, ed il video completo di 80 minuti che trovi più sotto), non hanno la pretesadi essere un'altra storia dell'Aids che possa competere con quelle - di valore - che sono già state scritte, è solo una modesta ricerca, un'esigenza interiore.
Alla fine, stiamo tutti per diventare degli impiegati che, nel nostro lavoro dipendente siamo accondiscendenti a tutto quello che viene portato davanti. Siamo ad un passo dall'"idiota morale" descritto da Norbert Bilbeny, che è una persona che intellettualmente vale, insomma è normale, non è un deficiente, ma che ha una coltre sulle sue capacità morali, tali da poter essere implicato nelle peggiori atrocità per salvaguardare la sua sicurezza. Tranquillamente, e questo non gli impedisce di essere una persona amante della musica o dei suoi figlie, dei suoi amici...
Ecco mi chiedo se non stiamo diventando tutti così.
 - Lorenzo Acerra.
Tratte da www.oikos.org
- Dr. Kary Mullis, Biochimico, 1993 Premio Nobel per la chimica:
"Se ci fosse la prova che l'HIV provoca l'AIDS, dovrebbero esserci documenti scientifici che, singolarmente o collettivamente, lo provino, per lo meno con un'alta probabilità. Non esiste alcun documento del genere!" (Sunday Times (London) 28 nov. 1993).
- Dr. Heinz Ludwig Sänger, Professore Emerito di Biologia Molecolare e Virologia, Max-Planck-Institutes for Biochemy, München. Premio Robert Koch nel 1978:
"Fino ad oggi non c'è alcuna evidenza scientifica convincente dell'esistenza dell'HIV. E neppure è mai stato isolato e purificato un tale retrovirus con i metodi della virologia classica" (Lettera al Süddeutsche Zeitung 2000).
- Dr. Serge Lang, Professore di Matematica, Yale University:
"Considero errata la relazione causale tra HIV e qualsiasi malattia. Ho visto evidenze considerevoli del fatto che statistiche assolutamente errate sull'AIDS e l'HIV sono state proposte come scienza, e che membri di spicco dell'establishment scientifico hanno con noncuranza, se non con irresponsabilità, aderito ai media nello spargere disinformazione riguardo la natura dell'AIDS." (Yale Scientific, Fall 1994).
- Dr. Harry Rubin, Professore di Biologia Molecolare e Cellulare, University of California at Berkeley:
"Non esiste alcuna prova che l'AIDS sia causato dal retrovirus HIV, nè che questo sia la causa di qualsivoglia sindrome" (Sunday Times (London) 3 April 1994).
- Dr. Richard Strohman, Professore Emerito di Biologia Cellulare alla University of California, Berkeley:
"Una volta gli scienziati dovevano provare scientificamente che le loro teorie fossero giuste o sbagliate. Ora non c'è nulla di tutto ciò nelle teorie standard HIV-AIDS, con tutti i loro miliardi di dollari." (Penthouse Aprile 1994).
- Dr. Harvey Bialy, Biologo Molecolare, precedente editore di Bio/Technology and Nature Biotechnology:
"L'HIV è un retrovirus qualsiasi. Non c'è niente di particolare in questo virus. Tutto ciò che è stato scoperto riguardo all'HIV ha un'analogia con altri retrovirus che non causano l'AIDS. L'HIV contiene solo un piccolissimo pezzo di informazione genetica. Non c'è modo per cui possa causare tutte queste cose elaborate che dicono che esso faccia" (Spin giugno 1992).
- Dr. Roger Cunningham, Immunologo, Microbiologo e Direttore del Centro di Immunologia all'Università di Stato, University of New York, Buffalo:
"Purtroppo si è formata una lobby dell'AIDS che cerca da un lato di scoraggiare tutte le sfide a questo dogma, e che insiste a seguire idee totalmente prive di credito dall'altro." (Sunday Times (London) 3 April 1994).
- Dr. Gordon Stewart, Professore Emerito di Salute Pubblica, University of Glasgow:
"L'AIDS è una malattia comportamentale. E' multifattoriale, causata da molti attacchi contemporanei al sistema immunitario, quali le droghe, l'abuso di medicinali, le classiche malattie sessuali, ed infezioni virali multiple." (Spin June 1992).
- Dr. Alfred Hässig, (1921-1999), precedente Professore di Immunologia all'Università di Berna, e precedente direttore della Banca del Sangue della Croce Rossa svizzera:
"La sentenza di morte che accompagna la diagnosi di AIDS conclamato deve essere abolita." (Sunday Times (London) 3 April 1994).
- Dr. Charles Thomas, precedente Professore di Biochimica, Harvard and John Hopkins Universities:
"Il dogma dell'HIV-causa dell'AIDS rappresenta la più grande e forse la più moralmente distruttiva delle frodi perpetrate nei confronti dei giovani del mondo occidentale." (Sunday Times (London) 3 April 1994).
- Dr. Joseph Sonnabend, New York Physician, fondatore dell'American Foundation per la ricerca sull'AIDS (AmFAR):
"Il marketing dell'HIV, attraverso la stampa e le affermazioni giornalistiche, come killer che causa AIDS senza bisogno di nessun altro fattore, ha distorto a tal punto la ricerca e le cure da far soffrire e morire migliaia di persone." (Sunday Times (London) 17 May 1992).
- Dr. Andrew Herxheimer, Emerito Professore di Pharmacologia, UK Cochrane Centre, Oxford:
"La natura e l'efficacia dell'AZT non è mai stata valutata e provata adeguatamente, ma la sua tossicità è sicuramente notevole. E penso che abbia ucciso un gran numero di persone. Penso che non dovrebbe essere usato nè da solo nè in combinazione." (Continuum Oct. 2000).
- Dr. Etienne de Harven, Emerito Professore di Patologia, University of Toronto:
"L'establishment dell'AIDS, dominato dai media, da gruppi di pressione e dagli interessi di svariati gruppi farmaceutici, ha fatto sì che la ricerca perdesse contatto con le menti aperte della scienza medica, dal momento che l'ipotesi mai comprovata dell'HIV causa dell'AIDS ha ricevuto il 100% dei fondi per la ricerca, mentre le altre ipotesi sono state totalmente ignorate." (Reappraising AIDS Nov./Dec. 1998).
- Dr. Bernard Forscher, former editor of the U.S. Proceeding of the National Academy of Sciences:
"L'ipotesi dell'HIV causa dell'AIDS è allo stesso livello della teoria della malaria causata dall'aria cattiva, o della teoria del beri beri o pellagra causate dai batteri [cause da rinvenirsi invece nella deficenza nutrizionale]. E' una truffa è sta diventando uno scandalo." (Sunday Times (London) 3 April 1994).
|