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SCHEDE TERAPEUTICHE

MALATTIE OSTEOARTICOLARI


Questa definizione si aggiorna con quanto stabilito dalla Società Italiana di Reumatologia (SIR), per le cui disposizioni le cosidette "malattie reumatiche" o "artropatie" è bene che vengano chiamate "malattie osteoarticolari e dei tessuti connettivi". Per maggiori dettagli clicca qui.


Importante: quanto qui proposto fa parte di un approccio olistico alla malattia, pertanto relativamente nuovo, che si è dimostrato efficace. Non asseriamo, con questo, che queste scoperte siano state scientificamente confermate e che rappresentino la verità in assoluto. Vi incoraggiamo perciò a studiare, sperimentare, e trovare la verità da voi stessi.

Ricordiamo che le informazioni fornite sono ad esclusivo scopo informativo e non sostituiscono il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute.

Sommario


Se vai cercando qualche medicina speciale, capace di curare i tuoi problemi articolari, non preoccuparti di continuare la lettura di questa pagina. Se sei uno di quelli che credono nei rapporti giornalistici in cui si afferma che "la scienza medica" è sul punto di scoprire una nuova medicina in grado di curare i reumatismi, non perdere più tempo nella lettura.

Considerato che la "scienza medica" può far smaltire una sbornia, senza dover per questo far smettere di bere, allora continua pure a credere che vi siano delle possibilità di curare la tua malattia, senza che prima vengano rimosse le cause che l'hanno generata (Dr. Herbert M. Shelton).


Conoscere le articolazioni up.jpg

Ogni articolazione si compone di due ossa che si muovono tra di loro. Il punto delle ossa in cui si affacciano l'un l'altra è ricoperto da una cartilagine articolare e lo spazio in cui avviene il movimento è costantemente lubrificato da un grasso speciale: la sinovia.

La parte esterna dell'articolazione è protetta dalla capsula articolare e la membrana sinoviale ne ricopre tutta la parte interna. La guaina sinoviale è un manicotto che circonda i tendini dei muscoli che muovono le dita delle mani e dei piedi. Quando si infiamma siamo in presenza di una sinovite.

Articolazione

La cartilagine articolare ha il compito di ridurre l'attrito tra le ossa che formano l'articolazione favorendone il movimento. un'articolazione, quando normale, presenta un attrito così basso, che solo un uso veramente eccessivo o un trauma, riesce a logorarla.

È interessante notare che la cartilagine non possiede capillari sanguigni o linfatici e solo il 5% del suo volume è occupato dalle cellule (condrociti). La sua buona salute dipende dall’azione di pompa (compressione-rilasciamento) esercitata dai vari movimenti. La compressione fa spostare il liquido sinoviale nello spazio articolare e da qui nelle venule. Nella fase di rilasciamento, il liquido entra nella cartilagine per assorbimento.

Per evitare l'usura di un'articolazione è necessario che:

  1. vi sia del movimento, non traumatico, che renda efficaci ed attive le varie parti che la costituiscono,
  2. venga costantemente alimentata con specifiche proteine anabolizzanti, chiamate "aminoacidi collageni",
  3. la sinovia sia sempre presente in quantità sufficiente, rimanga fluida ed il suo pH si mantenga nei giusti valori,
  4. le ossa interessate si mantengano sane e robuste, pertanto non deve mancare il Calcio che fortifica le ossa. In caso contrario diventano porose (Osteoporosi) e ciò danneggia le superfici d'attrito,
  5. non deve mancare il Magnesio, che sostiene l'attività del Calcio ed aiuta i movimenti muscolari.

Le malattie reumatiche o osteoarticolari up.jpg

Il concetto di base, che dovrebbe sempre essere tenuto presente, è che una malattia non è altro che il risultato di una Legge naturale che è stata infranta. Pertanto, per fare in modo che si instauri un processo di guarigione, è necessario che le Leggi della natura vengano rispettate (Dr. H.J. Tilden).

Tanto tempo fa, quando le articolazioni facevano male e diventavano rigide provocando dolore, si pensava che vi fosse un'unica origine e si parlava di malattia reumatica o reumatismo. Pertanto, con questi termini assai generici e di significato estremamente ampio, si indicavano i vari problemi in qualche parte dell'apparato locomotore (ossa, articolazioni, muscoli, tendini, ecc.).

Con il passare degli anni, si scoprì che la patologia presentava varie aspetti, ben definibili ed inquadrabili sia come eziologia che sintomatologia, nacque allora la "Reumatologia". La prima patologia inquadrata fu la Gotta, a cui seguirono le Artriti infettive e le para-infettive. Furono quindi identificate la Spondilite anchilosante, l'Artrite reumatoide (AR), le Connettiviti e le Artriti giovanili. Si riuscì ad isolare e rendere quasi innocuo il Reumatismo articolare (Febbre reumatica o malattia Bouillad).

Comunque, per quanto segue, l'Artrite si riferisce a quei cambiamenti infiammatori che colpiscono singolarmente o diversamente, i tessuti delle articolazioni: (1) la cartilagine, (2) le ossa adiacenti, e (3) la membrana sinoviale che rinforza e lubrifica le giunture. Viceversa, i Reumatismi colpiscono i tessuti morbidi che stanno al di fuori delle articolazioni.

Secondo l'Arthritis Foundation (1), con la dicitura "Artropatie" o "Malattie osteoarticolari," si includono circa 100 differenti patologie, che possono colpire le articolazioni e il tessuto connettivo in tutto il corpo. Generalmente causano dolori, gonfiori e spesso diventano croniche. Quelle di tipo cronico-evolutivo e potenzialmente invalidanti, affliggono in Italia circa 5,5 milioni di persone, con la seguente distribuzione:

  • Artriti, Artrosi, Osteoartrosi (70%),
  • Reumatismi extra-articolari (12,7%),
  • Artrite reumatoide (7,4%),
  • Spondilite anchilosante o spondilo-artriti (5,5%),
  • Gotta (2%),
  • Connettiviti (0,6%),
  • Reumatismo articolare acuto o Malattia reumatica (0,01%),
  • Altro (1,8%).

REUMATISMO up.jpg

Non aspettare che la tua sofferenza diventi insopportabile, e le tue giunture si siano avviate alla distruzione, in attesa che tu faccia qualcosa per la tua condizione correggendo e rimuovendo le sue cause. Prima riesci a recuperare la salute e meno danno sarà fatto al tuo corpo (Dr. Herbert. M. Shelton).

La parola "Reumatismo" deriva dal greco rheo, che significa "scorrere". Infatti, secondo l'antica teoria degli umori, i dolori ed i disturbi sembrano "scorrere" da un'area all'altra. Con questo termine si comprendono vari sintomi che possono interessare muscoli, ossa, articolazioni ed altri sedi.

Il termine indica varie sindromi relative a viscere, muscoli, ossa e articolazioni. Dal punto di vista scientifico i reumatismi sono malattie che interessano le articolazioni (reumatismi extra articolari che interessano tendini e muscoli, artrite reumatoide, artrosi, spondiloartriti ecc.). È un tipo di patologia che colpisce maggiormente in età avanzata: fra i 18 e i 60 anni solo il 18% della popolazione, sopra i 60 anni l'80%. I reumatismi (a eccezione di alcune forme extra articolari) sono cronici. La terapia medica dipende dal tipo di patologia.

"Generalmente le varie forme di reumatismo: nevralgia, lombaggine, sciatica, reumatismo muscolare, nevriti, gola infiammata, dolori vari ecc., seppur talvolta molto dolorose, tendono ad avere un decorso limitato e sono perciò meno temute dell'artrite nelle sue varie forme. Va però sottolineato che queste forme "leggere" di reumatismo, sono frequentemente il campanello di allarme che segnala l'arrivo dell'artrite. Purtroppo, assai spesso i primi segnali sono sottovalutati, e vengono soppressi con medicine, bagni, massaggi, manipolazioni, ecc. Così facendo non si comprende che la causa del problema non viene rimossa e nulla potrà prevenire il suo progredire verso uno stato cronico che può portare all'invalidità" (Brano del Dr. Victor, P. Fleming, M.B., M.D. (Dal Dr Tilden's Health Review and Critique, 1936).

Reumatismo extra articolare acuto

Viene anche chiamato Malattia reumatica, Febbre reumatica o Malattia di Bouillard. Generalmente dipende da una rara complicazione di un’infezione acuta delle alte vie respiratorie (faringe), provocata dallo streptococco beta-emolitico di gruppo A. Solitamente compare 10-12 giorni dopo l'infezione stessa. Può interessare vari organi tra cui: cuore, vasi arteriosi, articolazioni, il sottocute ed anche il sistema nervoso centrale. La zona più pericolosa è quella cardiaca. Un tempo era comune, oggi è piuttosto raro (circa 500 casi annui in Italia).

La terapia medica si avvale sul riposo assoluto e sulla somministrazione di penicillina, in forti dosi iniziali e in dosi di mantenimento somministrate per anni, oppure di eritromicina in caso di allergia) per prevenire le complicazioni cardiache. Nella cardite severa i farmaci di prima scelta sono i cortisonici.

Reumatismo: un male diffuso ma poco curato (19/11)

http://italiasalute.leonardo.it/news2pag.asp?ID=3643
Quattro le opzioni su cui 'giocare', elenca Carlomaurizio Montecucco, del Policlinico San Matteo di Pavia. Per il controllo del dolore gli antinfiammatori non steroidei (aspirina e derivati e inibitori degli enzimi Cox-2) e i cortisonici, (con i noti effetti collaterali). Quindi i farmaci di fondo (DMARDs), in grado di modificare la progressione della malattia "ma ad azione lenta (anche dei mesi per i primi risultati)".

Infine, i farmaci biologici, per i 7mila pazienti che rispondono poco o per nulla alle cure tradizionali. Sperimentati nei circa 45 centri scelti per il Protocollo Antares del Ministero della Salute, ha concluso Guido Valesini dell'Università La Sapienza di Roma, questi prodotti sono figli delle biotecnologie: anticorpi monoclonali umanizzati contro la citochina TNF-alfa (tumor necrosis factor-alfa), che, insieme all'IL-1 (interleuchina-1), è protagonista della cascata infiammatoria. Sembrano efficaci nel 70% di chi li sta assumendo.

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ARTRITE up.jpg

C'è una causa per l'artrite; e questa causa non è un'entità negativa, organizzata, che ti attacca senza che tu l'abbia cercata e comincia il suo lavoro devastante. L'artrite non è un mostro pauroso che, senza alcuna provocazione, balza su di te dal suo nascondiglio nel buio. Se sei affetto da artrite non devi biasimare che te stesso. Sei tu che costruisci le tue malattie e sei l'architetto delle tue miserie (Dr. Herbert. M. Shelton).

La parola "Artrite" deriva dal greco "àrthron", che significa articolazione e dal suffisso "ite" che indica infiammazione. Pertanto vengono indicate con questo termine varie patologie che comportano infiammazione a carico dei tessuti molli di una o più articolazione.

Le Artriti possono essere suddivise in acute (più diffuse) e croniche. Le parti più colpite sono: polsi, ginocchia, gomiti, fianchi, spalle, dita delle mani e dei piedi. Tra le possibili cause troviamo: infezioni, problemi nel sistema immunitario, attacco di gotta, ecc. I microrganismi possono causare l'Artrite arrivando dall'esterno attraverso ferite, oppure per via indiretta tramite la circolazione sanguigna.

La Medicina Ufficiale cura quelle acute e infiammatorie con farmaci antimicrobici, antibiotici o sulfamidici (soprattutto gli inibitori della Cox-2 che presentano meno effetti collaterali). Per le Artriti croniche usa i cortisoni. Sono consigliate anche le cure termali, la dieta, gli integratori alimentari, la fisioterapia e i massaggi.

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ARTROSI - OSTEOARTROSI up.jpg

L'artrosi dovrebbe essere riguardata solo come un sintomo complesso. È basata su una perversione metabolica che potrebbe portare a uno delle cento diverse malattie. C'è qualcosa di veramente sbagliato con la nutrizione quando le ossa crescono insieme, i tessuti si logorano e si arriva allo storpiamento più orribile (Dr. Herbert. M. Shelton).

L'artrosi è una malattia non infiammatoria che provoca la degenerazione dei tessuti di una o più articolazioni. Inizialmente colpisce la cartilagine articolare, nel tempo può arrivare ad interessare anche le ossa diventanto Osteoartrosi.

L'Osteoartrosi, è una malattia caratterizzata dalle alterazioni metaboliche del condrocito, ossia della cellula che costituisce la cartilagine a cui si aggiunge la degenerazione dei tessuti ossei dell'articolazione. Le aree colpite più frequentemente sono: le dita della mano, il ginocchio, la colonna vertebrale (Artrosi cervicale, Artrosi lombare) e le anche (Artrosi vertebrale o Spondilite anchilosante). Ciò non toglie che possa colpire anche le altre articolazioni.

Generalmente si differenzia dall'Artrite reumatoide (AR) perchè colpisce solo un lato del corpo (ad esempio solo la mano destra), mentre l'AR lavora in modo simmetrico, se colpisce la mano destra, colpirà anche la sinistra.

Talvolta il dolore e la rigidità affliggono tutta la zona circostante l’articolazione colpita e vi può essere una limitazione nei movimenti. Il dolore tende a peggiorare con il movimento e si allevia con il riposo: i sintomi sono più fastidiosi al risveglio. Quando il dolore si presenta di notte o durante il riposo, la malattia ha raggiunto una certa gravità.

Va notato che, talvolta, un paziente anziano può non provare dolore mentre uno giovane soffre molto. Questo dipende dal fatto che intorno alle ossa artrosiche esistono dei muscoli che possono essere più o meno contratti. Generalmente il dolore non compare quando tali muscoli sono morbidi e rilassati ed, invece, può essere forte se sono duri e tesi. Va notato che la tensione può dipendere anche da cause nervose o preoccupazioni. Se i nervi intorno ai muscoli si presentano compressi e irritati, non solo si può generare un dolore locale, ma può apparire anche a distanza (lungo il braccio, alle mani, produrre formicolii, eccetera).

La Medicina ufficiale non ha ancora scoperto le cause dell'Osteoartrosi, e le cure attuali tendono a bloccare l'erosione della carilagine utilizzando sostanze "condro-protettrici". Il suo approccio terapeutico prevede una duplice azione:

  1. sintomatico: con FANS e salicilati, più raramente gli steroidi,
  2. di fondo: con condroprotettori (fisiodar, condral, donar, hylgan, ecc.).

Nelle forme avanzate si può arrivare ad un intervento chirurgico per sostituire l’articolazione naturale con una protesi.

L'Osteortrosi rappresenta, in tutto il mondo, una delle più comuni malattie a carico delle articolazioni. Nei paesi occidentali, si riscontra radiograficamente nella maggior parte delle persone sopra i 65 anni. Sopra i 75 anni ne soffre l’80% della popolazione. Questa patologia, malgrado i continui progressi tecnologici della medicina ufficiale, sembra tenere in scacco i ricercatori, pare banale, ma rappresenta un onere assai pesante, umanamente e socialmente parlando.

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ARTRITE REUMATOIDE (AR) O POLIARTRITE CRONICA up.jpg

Nessuno soffrirà mai di reumatismi, artrite, tubercolosi, cancro o qualsiasi cosiddetta malattia, se non ha rovinato la sua salute con cattive abitudini di vita e alimentari, producendo più sostanze tossiche di quanto l'organismo era in grado di eliminare. I reumatismi sono sintomi di una debolezza costituzionale; e "tossiemia" è il nome che diamo alle condizioni organiche che provocano tale debolezza (Dr. Herbert. M. Shelton).

L'AR è una malattia infiammatoria cronica della sinovia, ma può interessare anche le strutture articolari (borse, legamenti, ecc.). L'infiammazione di tali mucose provoca dolore, rigidità, gonfiore, calore e rossore. A questi problemi si possono aggiungere: febbre, anemia, fatica e perdita di peso.

Colpisce prevalentemente le articolazioni, ma può coinvolgere anche il sistema nervoso, l’apparato respiratorio, l’apparato cardiocircolatorio ed il sangue. Le articolazioni colpite possono perdere la loro struttura e la capacità di eseguire movimenti normali.

L'AR può durare molti anni, alternando dei periodi di attività ad altri di remissione. Una sua caratteristica è quella di colpire in modo simmetrico, ovvero sui due lati del corpo contemporanemente. Per esempio, se è interessato il ginocchio destro lo sarà anche quello sinistro. Questo è in contrasto con l'Osteoartrite che può colpire solo un lato del corpo. Pertanto un dolore persistente, accompagnato da gonfiore, in più di un'articolazione in entrambe le parti del corpo potrebbe far pensare ad un'attacco di AR.

La Medicina Ufficiale non ha ancora scoperto le cause di questa malattia, la considera come una Malattia autoimmune, ovvero una disfunzione del sistema immunitario che attacca i tessuti sani delle articolazioni, iniziando così un processo infiammatorio e deleterio per le parti delle medesime. La cura si avvale degli inbitori specifici COX-2 e, nel peggiore dei casi, dell'intervento chirurgico. Sono consigliati anche la dieta ed un corretto esercizion fisico.

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GOTTA up.jpg

La parola "gotta" deriva da goccia. Infatti, già al tempo dei Romani, si pensava che fosse dovuta a gocce di veleno che, filtrando dal sangue, si depositavano nei piedi. Anche attualmente le autorità riconosciute ammettono che la gotta è dovuta ad una "produzione eccessiva" di acido urico, ma, a dispetto di tutte le ricerche fatte, la Medicina ufficiale non ha ancora scoperto il motivo di questa superproduzione (Dr. Mario Rizzi).

La gotta è una malattia cronica che genera gonfiore e dolore intenso, inizia in una articolazione, ma, in seguito, ne può colpire più di una. Questo fatto, nelle persone anziane, la rende simile all'AR. Una diagnosi corretta può essere ottenuta con la storia medica dettagliata e un test di laboratorio in grado di identificare la presenza di urato monosodico nell'articolazione colpita. Può essere acuta (con attacchi ricorrenti), oppure cronica. Colpisce soprattutto l'uomo (95% dei casi) tra i trenta e i quarant'anni e, in pochi casi, la donna dopo la menopausa.

Si manifesta con attacchi infiammatorie acuti alle articolazioni dovuti ad accumulo di depositi uratici nei tessuti. Se non vengono rimosse le cause evolve diventando una patologia cronica invalidante.

La terapia medica si propone i seguenti obbiettivi:

  1. prevenire gli attacchi acuti ricorrenti,
  2. interrompere l'attacco acuto,
  3. prevenire la formazione di tofi evitando ulteriori depositi di cristalli di urato monosodico ed eliminare i tofi già esistenti.

Va precisato che tale terapia parte dal presupposto che l'organismo produca più acido urico del normale, si tende a riportare la sua concentrazione nel sangue sia aumentando l'escrezione di acido urico, con un farmaco uricosurico, sia bloccandone la produzione mediante l'allopurinolo. Nella gotta tofacea, malattia grave, vengono usanti quotidianamente entrambi i farmaci.

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OSTEOPOROSI up.jpg

L'osteoporosi è una malattia che rende le ossa "porose", cioè meno compatte e quindi più fragili. Il suo aspetto peggiore è quello di essere silenziosa, all'inizio, infatti, non provoca sintomi rilevanti: quasi sempre la sua prima manifestazione è proprio una frattura. Va precisato che sarebbe bene non arrivare mai a questa punto, perché, se ci si arriva, è difficile che le cure mediche siano in grado di reintegrare completamente il tessuto delle ossa. Le fratture, che rappresentano le conseguenze più comuni dell'osteoporosi, interessano più frequentemente il polso, il femore e le vertebre.

Le donne sono le più colpite, oggi una donna su tre, dalla menopausa in poi corre il rischio di subire delle gravi perdite di tessuto osseo. Comunque anche i maschi non ne sono indenni, in quanto circa un terzo della popolazione maschile soffre di fratture osteoporotiche del collo del femore. A 75 anni la massa ossea di una donna può già essere dimezzata, mentre in un uomo novantenne si osserva un calo che si aggira intorno al 25%.

La Medicina Ufficiale, per ciò che riguarda le donne, riporta la causa dell'osteoporosi nella perdita della funzione ovarica, conseguente alla menopausa, Questa perdita causa la scomparsa degli estrogeni; gli ormoni che servono anche ad ostacolare la perdita di massa ossea. Rappresenta perciò una delle complicazioni più serie legate alla menopausa.

Altri fattori aggravanti possono essere: fumo, sedentarietà, consumo di alcolici, predisposizione genetica, struttura corporea gracile, lunghi trattamenti con cortisonici, rimozione chirurgica delle ovaie, inadeguato apporto alimentare di calcio, prolungata immobilizzazione.

Siccome l'osteoporosi è sempre stata correlata alle donne, la comprensione di tale malattia negli uomini è ancora rudimentale, ma le informazioni emergenti nella ricerca dell'osteoporosi nelle donne provvederà una buona base per capire anche quella negli uomini.

"La Medicina Ufficiale, considerando che la frattura di qualche osso è più frequente nell'età avanzata, suggerisce che venga applicata una terapia con estrogeni non appena è terminato il periodo della menopausa.

Data la scarsità degli elementi nutrizionali negli alimenti attuali suggerisce anche di assumere un supplemento di Calcio che andrebbe sempre preso durante i pasti. Una sufficiente assunzione di Calcio nella dieta riveste un'importanza fondamentale. Ne serve circa 1.3g al giorno per gli infanti e circa 1.5g al giorno per le donne che hanno superato la menopausa. È riconosciuto che tale minerale risulta molto importante nella crescita e nello sviluppo delle ossa".

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APPROCCIO OLISTICO ALLE
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
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Nessun trattamento medico attuale può sinceramente vantare un'alta percentuale di successi, infatti, per poterlo fare, dovrebbe essere dedicato alla rimozione delle cause originarie della malattia (Dr. J.H. Tilden).

Noi siamo perfettamente daccordo con il Dr. Tilden, questo fatto ci ha portato a studiare e investigare i lavori fatti nel passato ad opera di illustri ricercatori, e sperimentare quanto da loro proposto. A ciò abbiamo aggiunto la nostra personale esperienza, che si è avvalsa di strumentazione innovativa (Vega test, EAV, ecc.) e biopsichica (Chinesiologia, Radiestesia medica, Bio tensor, ecc.).

A fronte del risultato del nostro lavoro sono emersi dei dati interessanti, che mostrano in modo inequivocable perché le cure rivolte agli ammalati di forme osteo-articolari non possono raggiungere i risultati sperati. I fatti stessi dimostrano come sia impossibile riportare la buona salute a questi pazienti con l'impiego delle medicine allopatiche, e coloro che soffrono se ne sono già accorti personalmente. Per alcuni, comunque, è quasi impossibile abbandonare la loro fede nei rimedi esterni, e rendersi conto di come la salute perduta si possa riguadagnare solo comprendendo e rispettando le necessità basilari del nostro organismo.

Nella seguente tabella abbiamo posto (in ordine di importanza) i principali fattori in grado di generare le varie forme di artropatie e mantenerle nel tempo.


Causa

Effetto

Errori alimentari

Legenda:
Amidi (pane, pasta, riso, pizza, torte, biscotti, patate, ecc.).
Proteine animali (carne, pesce, pollame, salumi, insaccati, formaggi, uova, ecc.).
Zuccheri (zucchero, miele, fruttosio, ecc.).
Acidi (limone, arancio, pompelmo, aceto, coca cola, succhi di frutta conservati, ecc.).
Per maggiori dettagli sulla classificazione degli alimenti clicca qui.

  • Uso eccessivo di Proteine animali.
  • freccia_destra_gif" Accumulo di cristalli di acido urico (UMS) sulle cartilagini che si deteriorano nella loro costituzione.
  • Accostamento nello uno stesso pasto di Amidi e Proteine.
  • Accostamento nello uno stesso pasto di Amidi e Zuccheri.
  • Accostamento nello uno stesso pasto di Amidi e Acidi.
  • Uso di alimenti acidificanti (cereali integrali, cioccolato, succhi di frutta conservati, latte di soia, di avena, di riso, ecc.).
freccia_destra_gif" Acidificazione dei liquidi organici e, nel tempo, accumulo di acido nei tessuti.
  • freccia_destra_gif" Crea depositi di calcare sulle cartilagini.
  • Uso di acqua o bevande gassate.
  • freccia_destra_gif" L'anitride carbonica degrada il tessuto delle cartilagini.

Altri fattori causativi

  • freccia_destra_gif" Non avviene la completa digestione/assimilazione degli alimenti ingeriti ed è compromessa l'eliminazione delle scorie organiche. Nel tempo si crea un accumulo di tossine che apre la porta a disfunzioni e malattie.
  • Diatesi personale o costituzione.
  • freccia_destra_gif" Rende l'organismo più debole nei confronti di una data disfunzione o malattia.
  • freccia_destra_gif" Prosciugamento del liquido sinoviale; condizione che crea attrito e infiammazione.
  • freccia_destra_gif" Disbiosi intestinale con degrado della mucosa del colon che lascia filtrare sostanze tossiche e acidificanti.

PROGRAMMA TERAPEUTICO up.jpg

Premessa up.jpg

Come abbiamo visto le cause delle Malattie osteoarticolari sono da ricercarsi nei seguenti fattori:

  • Accumulo di acidi organici che acidificano i tessuti, nella fattispecie quelli della capsula sinoviale.
  • Acidificazione e/o prosciugamento del liquido sinoviale.
  • Accumulo di sostanze calcaree e/o UMS (cristalli di acido urico) sulle cartaligini. Fenomeno che porta al degrado tissutale delle medesime.

Appare ovvio che ogni rimedio rivolto a ridurre l'infiammazione creata da queste condizioni, oppure rivolto a bloccare il sistema immunitario affinché non crei problemi, non rappresenta la soluzione finale, ma solo un palliativo. Questo fatto è dimostrato dai circa 6 milioni di Italiani che sono affetti da questo tipo di patologie. Per maggiori dettagli clicca qui.

Se una persona desidera veramente guarire deve rimuovere i fattori di malattia accumulati negli anni e quindi responsabilizzarsi e cambiare il modo di alimentarsi ed eventualmente il modo in cui gestisce la propria energia vitale. Più sopra abbiamo posto vari link (collegamenti) che permettono di accedere a molte utili informazioni, la prima cosa che dovrebbe fare sarebbe quella di leggere quanto proposto e farne oggetto di seria riflessione.

PROPOSTA DI PROGRAMMA TERAPEUTICO up.jpg

Quanto proposto è ad esclusivo scopo informativo e non sostituisce il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute.

Azioni da intraprendere

Possibile rimedio
(da valutare)

Rimuovere gli acidi urici cristalizzati (UMS). Decotto di Equiseto + Verbena,
oppure 15 gocce Reckeweg n. 32 due volte al giorno.
Rimuovere l'acidità tissutale. 1/2 cucchiaino di Basen Pulver, della Pascoe, in poca acqua appena alzati e prima di coricarsi,
oppure 1 pasticca di PKB, della Tesla, appena alzati e prima di coricarsi.
Rimuovere i depositi calcarei. Due compresse al giorno di Oligo Mag Citrato, distribuito dalla Solgar Italiana. È un integratore al base di Magnesio, che è valido per molte problematiche (dettagli).
oppure:
Una fiala di Zeel T, della Heel, ogni 5 giorni.
Ricostruire le cartilagini. Due capsule di NoDol della ESI www.esitalia.it al giorno, da ingerire con abbondante acqua.
NoDol Capsule è un integratore alimentare di Glucosamina, Condroitin solfato, MSM e Manganese con estratti vegetali standardizzati. Il prodotto è consigliabile in caso di dolori articolari, lesioni alle cartilagini, dolori e rigidità da osteoartrite. La presenza di Artiglio del Diavolo e di Aloe Vera fornisce un pronto effetto lenitivo, privo di effetti collaterali.
Il prodotto si può utilmente abbinare ad un uso quotidiano di NO•DOL crema.
Va notato che la Glucosamina e la Condroitina sono i principali costituenti delle cartilagini.
Mantenere sciolte le articolazioni e nutrire le cartilagini. Fare della leggera ginnastica terapeutica (può essere utile il volume Zilgrei della Mondadori).
Reintegrare il liquido sinoviale. Usare qualche integratore di grassi della serie Omega 3. Evitare di bere acqua, o bevande con acqua, durante i pasti.
Rimuovere le eventuali incrostazioni fecali. Quattro o cinque sedute di Idrocolonterapia oppure una cura completa di Sistema Colonix.
Evitare l'accumulo di acidi e/o tossine. Seguire le Direttive alimentari.
Evitare la dispersione di energia vitale. Gestire meglio la propria energia.
Visualizzazione creativa.

Brano tratto dal volume Ritorno alla salute (ex Star bene nuovamente), di O. C. Simonton & S. M. Simonton. Edizioni Amrita.

... il paziente decise di sua iniziativa di applicare la tecnica delle immagini mentali per alleviare l'artrite che lo tormentava da anni. Visualizzò i suoi globuli bianchi che levigavano la superficie delle giunture delle braccia e delle gambe, trascinando via tutti i detriti finché le ossa ridiventavano lisce e lucide. I sintomi dell'artrite progressivamente si ridussero, ripresentandosi solo saltuariamente, al punto che riuscì a riprendere il suo sport preferito, la pesca con le mani nei torrenti, una cosa non da poco anche per chi non ha l'artrite.

Conclusione up.jpg

Ci rendiamo conto che affrontare questo programma non è cosa facile ed immediata. Si tratta di iniziare e quando si è "allineati" è facile continuare. Se consideriamo che in Italia il 10% della popolazione soffre di problemi osteoarticolari (reumatismi, artrite, lombaggine, gotta, ecc.), avremo una chiara dimostrazione che la dieta Mediterranea non è salubre come si vuol far credere.

Vorremmo anche sottolineare come la salute sia un bene così prezioso che non lo possiamo comperare... ce lo dobbiamo guadagnare!!!

Riferimenti bibliografici up.jpg

  • Dale Alexander, Arthritis and common sense (Artriti e buon senso).
    Witkower Press incorporated - Hartford, Connecticut (USA).

Bibliografia up.jpg

  • Dale Alexander, Arthritis and common sense (Artriti e buon senso).
    Witkower Press incorporated - Hartford, Connecticut (USA).
  • Dr. A. Passebecq, Cure naturali di reumatismi e artriti.
    Musumeci Editore, Aosta, 1983.
  • Dr. John H. Tilden, Tossiemia e disintossicazione.
    Edizioni Michele Manca - Via Pinetti 91/4, 16144 - Genova.
  • Dr. Herbert M. Shelton, Artrite: soluzione naturale.
    Casa Editrice Igiene Naturale Srl. Via Roma, 61, Gildone (CB).
  • Dr. D.C. Jarvis, Arthritis and folk medicine.
    Fawcett World Library, New York, USA, 1960.
  • Dr. J.H. Tilden, The impaired health (La salute indebolita).
    Due volumi di pubblico dominio, puoi leggere questi volumi facendo clic su:

Riferimenti up.jpg

  • Cattedra di Reumatologia, Università degli Studi di Palermo.


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