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SCHEDE TERAPEUTICHE

TUMORI, CANCRI E METASTASI

I DIRITTI DEI MALATI DI TUMORE E CONSIGLI VARI

SOMMARIO


Ricordiamo che le informazioni fornite sono ad esclusivo scopo informativo e non sostituiscono il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute.


Informazioni sui diritti del malato di neoplasia (1) up.jpg

Nel momento in cui viene diagnosticata una malattia neoplastica, una persona si trova anche a pensare alla propria situazione economica. Ho sentito di persone che sono state gentilmente licenziate dal proprio datore di lavoro che aveva saputo della loro diagnosi.

Comunque vada la prima cosa da fare è richiedere presso la ASL competente una visita medica per accedere al diritto di essere ufficialmente dichiarati invalidi al 100%. Questo comporta l'assoluta gratuità di qualsiasi cura su tutto il territorio nazionale ed un assegno di invalidità per persone con reddito inferiore ai 21 milioni di Lire (circa 10.500 Euro).

È importante sbrigarsi nella richiesta perché l'invalidità ed un eventuale assegno da parte INPS scattano dal momento in cui si è fatta la domanda, a volte ci vogliono anni, di sicuro mesi, ma tutti gli arretrati vengono rimborsati. Si faccia anche ricorso se l'invalidità riconosciuta è inferiore a 100% perché la malattia da diritto a tale riconoscimento.

Nel caso in cui si venga a conoscenza che all'estero ci sono cure non ancora reperibili in Italia, si faccia immediata domanda alla ASL di competenza che dovrà fornire un modello prestampato. Al modello, debitamente compilato, si dovrà allegare la lettera dello specialista che certifica la non reperibilità del farmaco o della cura in questione sul territorio nazionale.

Alcuni consigli da malato esperto (2)
(di Ludovico Guarnieri).
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Alcuni consigli da "malato esperto" a coloro che si dovessero affacciare a quel tunnel doloroso che si apre con una diagnosi di cancro.

Non farsi prendere dal panico. Non fermarsi di fronte al primo istituto consultato, ma rivolgersi ad altri per avere dei pareri diversi. Informarsi quale istituto è il più qualificato per il proprio tipo di tumore.

Farsi spiegare chiaramente e con calma, di che cosa si tratta. L'evoluzione eventuale della malattia e quante possibilità di guarigione ci sono con le terapie a disposizione dei medici. Rifiutare risposte vaghe ed imprecise.

Non fermarsi di fronte a diagnosi negative o pessimistiche e rivolgersi a buoni medici. Allopatici, naturali, omeopatici, ayurvedici o cinesi che siano, importante è che voi amiate il vostro medico, che vi sia simpatico e che vi tratti con rispetto.

Scegliete la terapia e qualsiasi sia la scelta, seguite con estrema diligenza i consigli ricevuti e l'assunzione delle medicine prescritte. Non saltate da una terapia ad un'altra in continuazione, aspettate con pazienza i risultati.

Se avete dei dubbi non reprimetevi e chiedete. Cercate di essere sempre informati. Siate anche insistenti, ma chiedete.

Cercate di parlare con altre persone che siano passate dalla vostra stessa situazione e siano guarite. Chiedete al vostro medico di presentarvele. Se non ne conosce, cambiate medico.

Cercate di riposare, mangiare molta verdura fresca, fare meditazione, yoga o pregate. Evitate assolutamente di arrabbiarvi, se non con i medici se necessario. Fatevi coccolare dai vostri cari e fate loro capire di cosa avete bisogno senza vittimismi. Se i vostri amici non vi telefonano è perché hanno paura di cattive notizie, fatevi vivi voi e fatevi trattare da persone normali.

Non recriminate né contro voi stessi né contro altri. Non abbiate sensi di colpa. Il cancro non è una punizione divina, né voi ne avete colpa. Quelle frasi del tipo: "Il cancro uno se lo cerca perché vuole morire", sono scemenze dette da chi non conosce né la malattia né il senso della vita.

Fate tutto quello che vi porta benessere fisico, mentale e spirituale. Cercate di apprezzare pienamente ogni giorno della vita, ogni respiro, ogni azione. Praticate il seguente bellissimo esercizio Zen.

Esercizio Zen up.jpg

Ci si siede comodamente inalando ed esalando dal naso ripetendo:

"Inalo e prendo coscienza del mio cuore, esalo e sorrido al mio cuore".

"Inalo e prendo coscienza del mio fegato, esalo e sorrido al mio fegato".

Si continui in questo modo specialmente con la parte del proprio corpo interessato dalla malattia.

Un medico indiano, amico carissimo, mi disse: "Non ti preoccupare troppo di dover morire. Morire fa parte della vita, così come nascere."

Era un consiglio terapeutico che mi ha aiutato molto.

Riferimenti bibliografici up.jpg

  • 1. Tratto da: La formula di rene Caisse, di Ludovico Guarnieri. p. 78.

  • Anima Edizioni, presso Libreria Esoterica, Galleria Unione 1, 20122 Milano.
  • 2. Ibid., pp. 91-93.

Indirizzi utili up.jpg


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