Progetto Caduceo




LA FORMULA CAISSE

Una bevanda benedetta che purifica il corpo e lo riporta in armonia col Grande Spirito (Uomo di Medicina dei Nativi d'America Ojibwa).

SOMMARIO

Le informazioni contenute in questo articolo non possono essere utilizzate in sostituzione dei consigli del medico curante.




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Alcuni anni anni fa, era il 1998, mentre prestavo servizio nell'Associazione Culturale 'Il Centro' in Brescia, mi capitò fra le mani una storia incredibile. Terminato di leggere le pagine, mi accorsi che mentre le lacrime mi rigavano il volto, un'intensa emozione mi riempiva il Cuore. Da tempo, aspettavo 'qualcosa', per aiutare i pazienti che mi chiedevano un rimedio a vari disturbi.
Qualcuno ha detto: Quando l'allievo è pronto... il Maestro arriva!

Corsi in una copisteria e stampai subito cinquanta copie della storia; l'impiegata, un donna di mezz'età, notato l'entusiasmo che traspariva da ogni mio poro, chiese di cosa si trattasse... grande fu la sorpresa! Sua madre da tempo soffriva di una forma di tumore che non trovava rimedio... Le diedi subito una copia della storia e, tornato in ufficio cercai il mittente di quel meraviglioso racconto.

Il giorno seguente, telefonai al nominativo che mi era stato dato, un certo Ludovico Guarneri, che gentilissimo mi disse che era stato proprio lui ad inviare le copie della storia della 'tisana'. Mi raccontò brevemente la sua vicenda: anche lui affetto da tumore inoperabile, tre anni prima aveva scoperto la 'tisana' e dopo averla assunta per un periodo, durante il quale aveva anche modificato alcune abitudini di vita, era guarito.

Entusiasta, gli chiesi se poteva tenere una conferenza presso l'Associazione, per raccontare ad altri questa meravigliosa esperienza, accettò e quella sera ci furono parecchie persone ad ascoltare... Ludovico aveva talmente modificato la sua vita, che al momento si occupava di diffondere un metodo di guarigione olistica (dal Greco holon = tutto) e grazie alla tisana che importava direttamente dal Canada, stava aiutando molte persone.

Chiesi di poter sperimentare la tisana, a quei tempi soffrivo da anni di Epatite B cronica, questa era stata la diagnosi del medico curante. Cronica era una parola che non si adattava per niente al mio modo di vedere la Vita. Così, per parecchi mesi assunsi regolarmente, ogni mattino, la tisana.

Ebbi notevoli benefici: miglioramento della qualità del sonno, della digestione, senso di leggerezza, più chiarezza mentale, forza fisica, benessere generale che sfociò, dopo un anno nel risultato delle analisi, le Transaminasi erano normali! Il Medico, un caro Amico e insegnante di Omeopatia, stentava a credere all'evidenza dei fatti; fatti, che mi convinsero dell'efficacia del prodotto, così da chiedere a Ludovico di poter distribuire la tisana, e aiutare così tutte le persone che ne avessero fatto richiesta.

Sono grato alla Vita e a Ludovico Guarneri per questa opportunità.

Ludovico Guarneri ha scritto il libro LA FORMULA DI RENE CAISSE (Anima Edizioni), con la testimonianza della sua esperienza, ed altri libri interessanti, di cui trovi la recensione cliccando qui.

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In cosa consiste Caisse Formula e come si prepara up.jpg

I Nativi d'America non avevano frigo e nemmeno bottiglie di vetro, usavano lo stesso sistema che l'erborista Canadese De Sylva della Herb Works ha riportato alla luce, un sistema semplice e sicuro che garantisce un prodotto sempre fresco.

Caisse Formula è composto da sette erbe, le quattro della formula di René: Radice di Bardana, Acetosa, Radice di Rabarbaro e Corteccia di Olmo Rosso più tre, che un nativo della tribù degli Ojibwa, ha rivelato a De Sylva in uno dei suoi viaggi, nelle lande sperdute del nord del Canada alla ricerca di erbe: il Trifoglio, la Corteccia di Frassino spinoso e la Piantaggine.

  • 1. E’ un sedativo naturale, quindi agisce sul sistema nervoso, calmando la persona.
  • 2. Attenua i dolori o addirittura li elimina, anche nei casi più gravi
  • 3) Aiuta ad arrestare le emorragie, agendo come ricostituente del sangue
  • 4) Aiuta a prevenire e corregge la costipazione
  • 5) Aiuta a ritrovare il senso del gusto
  • 6) Aiuta la digestione
  • 7) E’ efficace per l’insonnia
  • 8) Stimola e rinforza il sistema immunitario
  • 9) E’un ottimo tonico profilattico
  • 10) Lenisce e previene gli effetti da avvelenamento, causato da metalli pesanti
  • 11) Protegge il cervello dalle tossine
  • 12) Dà un senso di benessere diffuso in tutto l’organismo

Preparazione e utilizzo della Caisse Formula up.jpg

Caisse formula in erbe triturate:

E' semplicissimo. Si riempie un tappo/misurino del flacone di erbe, si versa in una tazza capiente, si aggiunge acqua minerale appena bollita, si copre e si aspetta 15 minuti, dopodiché si beve senza filtrare, lasciando le erbe depositate sul fondo. Caisse Formula in erbe microtriturate è in confezione da 120 gr. e deve essere assunta necessariamente lontano dai pasti, meglio al mattino appena svegli, assumendo la colazione almeno un'ora dopo e/o alla sera, un ora prima del pasto.

Caisse formula in capsule:

E' la risposta, a tutte le difficoltà che incontrano, alcuni consumatori che si trovano in posti, dove non sempre è reperibile dell'acqua bollente o che non trovano il tempo di aspettare 15 minuti. Inoltre capita spesso che alcuni pazienti, già provati dalla nausea e dal vomito indotti dai farmaci oncologici chemioterapici, abbiano difficoltà ad ingerire la tisana calda che provoca loro, sensazioni spiacevoli.

Le capsule permetteranno al paziente di continuare la terapia e potranno sostituire una o più dosi di tisana giornaliere. Le capsule devono essere assunte insieme a un bicchiere di acqua tiepida, saranno così facilmente dissolte nell'intestino tenue, dove cominceranno la loro azione depurativa.

L'efficacia delle capsule rispetto alla tisana può essere quantificata intorno al 90%-95%, si consiglia però nei disturbi più gravi, un uso costante e prevalente della tisana, sostituendo, se necessario, non più di una dose al giorno con le capsule.

Nota. Un tappo/misurino del flacone di tisana corrisponde a quattro capsule. Per tutte le altre persone in cui sono indicate due dosi di tisana al giorno, si può benissimo passare alle capsule, sicuri di ottenere un risultato del tutto simile.

Per una cura efficace:

Utilizzare un tappo/misurino di erbe o quattro capsule al mattino a digiuno e consumare la colazione dopo un ora, per una settimana - dalla seconda settimana e per tre mesi un tappo/misurino di erbe o quattro capsule al mattino (colazione dopo un ora) e un tappo/misurino di erbe o quattro capsule la sera, un ora prima di cenare, sospendere per ventuno giorni e riprendere per altri tre mesi, sospendere per ventuno giorni e riprendere per altri tre mesi.

Inoltre per integrare i minerali dispersi per l'effetto diuretico della tisana, si consiglia un cucchiaino di Magnesio Supremo, sciolto in acqua calda, e una compressa di Potassio dopo pranzo.

Per una azione preventiva e depurante:

In questo caso si consiglia: un tappo/misurino di erbe o quattro capsule al mattino a digiuno e consumare la colazione dopo un ora, per 30 giorni. Da ripetere ogni cambio di stagione (Primavera, Estate, Autunno e Inverno). Inoltre per integrare i minerali dispersi per l'effetto diuretico della tisana, si consiglia un cucchiaino di Magnesio Supremo, sciolto in acqua calda, e una compressa di Potassio dopo pranzo.

Nota bene. In caso di indisposizione, evitare l'assunzione, sia della tisana sia delle capsule. Si riprenderà il giorno o la sera seguente.

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Se lo ritieni opportuno, puoi avvalerti della consulenza di un Naturopata (Medicina Olistica), con una telefonata o una visita previo appuntamento, al fine di valutare:

  • il tuo stato di salute.
  • eventuali sintomi/disturbi, dovuti all’eliminazione delle tossine, da parte dell’organismo.
  • scegliere una corretta e bilanciata alimentazione.
  • poter controllare i miglioramenti, durante tutta la durata della terapia con la Tisana Caisse e oltre.

Rammenta che la scorretta alimentazione, è una delle maggiori cause delle malattie. Disse un saggio che la sapeva lunga:
I vostri cibi saranno i vostri rimedi e i vostri rimedi saranno i vostri cibi (Ippocrate, padre della medicina).

Per appuntamenti rivolgersi a:

Domenico Antonio Veneziano
Via Valverde, 96 - 25082 Botticino Sera - Brescia.
Cell. 328 1805682
E-mail:

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GLI INTEGRATORI ALIMENTARI up.jpg

  • Orzo Biologico Pregermogliato è un apporto naturale di vitamine, minerali, carboidrati e proteine, energia duratura a lento rilascio (resistenza alla fatica).
    Benefici: controllo degli zuccheri, colesterolo, supporto nei momenti di fame, rafforzamento del sistema immunitario, sostegno in convalescenza, utile per l’apparato digerente, supporto nell’attività sportiva.
    Dosi: mettere in un contenitore acqua o bevande vegetali ( Riso, Soia, Farro, Miglio, Avena, Kamut…), aggiungere due cucchiai  da tavola di Orzo Biologico Pregermogliato, agitare bene e lasciar riposare/attivare per cinque minuti prima di bere, così da consentire alle sostanze nutrienti di sciogliersi e riattivarsi meglio, facilitandone l’assimilazione.
  • Spirulina è un'alga verde azzurra ricca di vitamine del complesso B, proteine e aminoacidi. Essa esiste da circa 3 miliardi di anni ed è stata la prima forma di vita fotosintetica che sia apparsa sulla terra.
    Benefici: altamente nutriente, ricca di tutte le vitamine del gruppo B, proteine, aminoacidi, antiossidanti, ferro, magnesio e acido gamma-linoleico,ottima per il potenziamento del sistema immunitario, per il ripristino dell'attività epatica, per la guarigione delle ulcere, nella riduzione della sensibilità allergica dei bambini e nella disintossicazione dai metalli pesanti. Il suo tipico colore verde è dato da carotenoidi, ficocianina e clorofilla che sono degli antiossidanti naturali.
  • Enzylife, enzimi digestivi è una miscela di enzimi, formulata per digerire ogni tipo di alimento: proteine, carboidrati, grassi, fibre e latticini, sono sostanze che attivano la scomposizione degli alimenti in elementi più semplici e più adatti all'assimilazione.
    Benefici: migliora la digestione, le funzionalità del pancreas, del fegato e dell' intestino, migliora/ristabilisce lo stimolo della fame, aumenta i livelli di energia,  equilibra il livello degli zuccheri, riduce le intolleranze alimentari, attiva il metabolismo, aumenta l'assimilazione delle sostanze nutritive.

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LA STORIA DI RENÉ CAISSE (1888-1978) up.jpg

Tratta dal sito www.caisse.it/it/default.htm

La storia incredibile ma vera che state per leggere, comincia in Canada nella regione dell'Ontario nel 1922.

Rene Caisse era capo infermiera in un ospedale e fra i malati della sua corsia notò una signora con un seno stranamente deformato. Incuriosita, le domandò cosa fosse accaduto. La signora raccontò che vent'anni prima un uomo di medicina degli indiani Objiwa, saputola malata di cancro al seno, le aveva fatto bere per un lungo periodo un the di erbe che l'aveva guarita. L'indiano aveva definito questa miscela di erbe e radici: "Una bevanda benedetta che purifica il corpo e lo riporta in armonia col grande spirito"

Renè fece tesoro dell'informazione e prese nota della ricetta. Due anni dopo ebbe modo di sperimentarla su sua zia, malata terminale di cancro allo stomaco e al fegato. Dopo il trattamento con la tisana la zia guarì. Egli capì di essere di fronte ad una scoperta fantastica e in collaborazione col Dott. Fisher, il medico della zia che aveva assistito al processo di guarigione, cominciò ad usare la bevanda su altri malati terminali di cancro. I successi si ripeterono.

In quei tempi si pensava di aumentare l'efficacia di un rimedio se lo si fosse inoculato per via intramuscolare e così Rene cominciò ad iniettare la tisana, ma gli effetti collaterali erano troppo spiacevoli. Negli anni a venire dopo studi di laboratorio condotti su topi, fu individuata l'erba iniettabile e le altre venivano fatte bere in infuso.

I risultati positivi continuarono. Bisogna sottolineare il fatto che Renè mai richiese un compenso dai suoi pazienti , accettando solo le loro offerte spontanee. La voce si sparse ed altri otto dottori dell'Ontario cominciarono ad inviarle pazienti giudicati senza speranza. Dopo i primi risultati i medici scrissero una petizione al Ministero della sanità Canadese chiedendo che si prendesse in seria considerazione la cura. L'unico risultato che ottennero fu l'invio di due commissari con l’ordine di arrestare Renè per esercizio della professione medica senza autorizzazione.

I due però rimasero colpiti dal fatto che nove dei migliori medici di Toronto collaborassero con la donna e invitarono Renè a sperimentare su topi la sua medicina. Ella tenne in vita per 52 giorni topi inoculati con il sarcoma di Rous. Tutto tornò come prima, Renè continuò a somministrare la bevanda in un appartamento di Toronto.

In seguito dovette spostarsi a Peterborough in Ontario, dove la raggiunse un ordine di arresto recato da un poliziotto. Ancora una volta ebbe fortuna perchè il poliziotto, dopo aver letto le lettere che i suoi pazienti le avevano scritto in segno di riconoscenza, decise che era il caso di parlare della cosa al suo capo. Dopo questo episodio Renè ebbe il permesso del ministero di continuare a lavorare solo su quei pazienti che recassero una diagnosi scritta di cancro allo stadio terminale, redatta da un medico.

Nel 1932 uscì, su un giornale di Toronto, un articolo intitolato: "Infermiera di Bracebridge fa una importante scoperta per il cancro", A questo articolo seguirono innumerevoli richieste di aiuto da parte di malati di cancro e la prima offerta commerciale . L'offerta era davvero vantaggiosa ma le si richiedeva di svelare la formula in cambio di una somma considerevole e un vitalizio. Rene rifiutò categoricamente, giustificò la sua decisione col fatto che non voleva che si speculasse sul suo rimedio.

Nel 1933 il comune di Bracebridge le mise a disposizione un Hotel, sequestrato per ragioni di tasse, perchè potesse farne una clinica per i suoi malati. Da allora e per i successivi otto anni, un cartello sulla porta avrebbe indicato: Clinica per la cura del cancro

Dal giorno dell'apertura centinaia di persone erano convenute alla clinica e alla presenza di un medico, si facevano fare l'iniezione e bevevano la tisana. La clinica diventò in breve una sorta di Lourdes Canadese. Nello stesso anno si ammalò la madre di René, cancro al fegato inoperabile. René le somministrò la sua cura ed ella guarì nonostante che i medici le avessero predetto una sopravvivenza di pochi giorni.

Fu in questi anni che il Dott. Banting, uno dei partecipanti alla scoperta dell' insulina, affermò che il the aveva il potere di stimolare il pancreas fino a riportarlo alle sue normali funzioni, curando così i malati di diabete. Il Dott. Banting invitò ufficialmente la signora Cassie a fare esperimenti presso il suo istituto di ricerca, ma lei per paura di dover abbandonare i propri malati, rifiutò.
Era il 1936. In quel periodo si dette nome alla tisana Essiac cioè Caisse letto al contrario.

Nel 1937 accadde un incidente. Una donna in fin di vita fu trasportata all' ospedale di Rene, sofferente per frequenti embolie, subito dopo l'iniezione, morì. Fu un'occasione d'oro per i detrattori di Rene, fu fatto un processo ed i risultati dell' autopsia dimostrarono che la donna era morta per un embolo. La pubblicità che il caso scatenò portò ancora più malati in cerca di speranza all'ospedale di Bracebridge.

Lo stesso anno furono raccolte 17.000 firme che invitavano il Governo a riconoscere Essiac come farmaco per il cancro. Una ditta farmaceutica Americana offrì un milione di dollari (del 1937!) per la formula, ennesimo rifiuto di Renè.

Nel frattempo un medico americano, il dott. Wolfer, offrì a Rene di effettuare esperimenti con la bevanda su trenta pazienti del suo ospedale negli Stati Uniti. Rene fece la spola fra il Canada e gli USA per molti mesi. I risultati che ella ottenne spinsero il Dott. Wolfer ad offrirle uno spazio di ricerca permanente nei suoi laboratori. Ancora una volta Renè rinunciò ad una vantaggiosa offerta che l'avrebbe però costretta ad abbandonare i suoi malati in Canada.

Di quel periodo abbiamo la testimonianza del Dott.Benjamin Leslie Guyatt responsabile del dipartimento di anatomia dell'Università di Toronto che aveva ripetutamente visitato la clinica:
"Ho potuto constatare che nella maggior parte dei casi le deformazioni scomparivano, i pazienti denunciavano una forte diminuzione dei dolori. In casi serissimi di cancro ho visto interrompersi le emorragie più gravi. Ulcere aperte alle labbra ed al seno rispondevano alle cure. Ho visto scomparire cancri alla vescica, al retto, al collo dell' utero allo stomaco. Posso testimoniare che la bevanda riporta la salute nel malato, distruggendo il tumore e restituendo la voglia di vivere e le funzioni normali degli organi."

La dottoressa Emma Carlson era arrivata dalla California per visitare la clinica, questa la sua testimonianza:
"Ero venuta, abbastanza scettica, ed ero risoluta a rimanere solo 24 ore. Sono rimasta 24 giorni ed ho potuto assistere a miglioramenti incredibili su malati terminali senza più speranza e malati diagnosticati terminali, guarire. Ho esaminato i risultati ottenuti su 400 pazienti."

Nel 1938 un'altra petizione a favore di Rene raccolse 55.000 firme. Un politico canadese fece la sua campagna elettorale promettendo che avrebbe permesso che la signora Caisse potesse esercitare la professione medica senza laurea e:
"Praticare la medicina e curare il cancro in tutte le sue forme e le relative indisposizioni e difficoltà che questa malattia comporta."

La risposta della classe medica fu immediata, il nuovo ministro della sanità, il Dott. Kirby, istituì la "Royal cancer Commission" il cui scopo era quello di appurare la efficacia di discusse, non ufficiali terapie per il cancro.

Una delle condizioni inderogabili perchè una medicina potesse essere legalizzata come cura per il cancro era che la sua formula venisse consegnata a priori nelle mani della commissione. La pena per la mancata consegna era, la prima volta, una multa e l'arresto in caso di recidiva. Renè Cassie non aveva mai voluto svelare la formula e la commissione oltretutto non aveva obbligo di riservatezza riguardo alle formule presentate.

Le due proposte di legge, quella a favore di Rene e quella che instituiva la commissione per il cancro, furono discusse lo stesso giorno al parlamento Canadese. La legge Kirby fu approvata e quella pro-Renè respinta per soli tre voti. La clinica di Renè era in pericolo, i medici cominciarono a rifiutarsi di consegnare ai propri pazienti i certificati attestanti che erano affetti da cancro.

Una valanga di lettere di protesta raggiunsero il ministero della sanità, gli ex-malati curati da Renè e quelli che volevano farsi curare si ribellarono. Il Ministro ritenette saggio che la clinica continuasse ad esistere fino al momento in cui la signora Caisse si sarebbe presentata di fronte alla commissione per il cancro.

Nel marzo 1939 iniziarono le udienze della commissione per il cancro istituita dalla legge Kirby. Renè fu costretta ad affittare la sala da ballo di un Hotel di Toronto per accogliere i 387 ex pazienti che avevano accettato di testimoniare in suo favore. Tutte queste persone si dichiaravano convinti che Rene li aveva guariti o che la bevanda aveva arrestato il cammino devastante del cancro. Tutti erano stati definiti "senza speranza" dai loro medici prima di sottoporsi alle cure dell'ospedale di Bracebridge.

Incredibilmente e senza spiegazione alcuna, solo 49 dei 387 ex malati furono ammessi a testimoniare. Anche medici illustri testimoniarono a favore di Rene. Molti casi furono stralciati perchè le diagnosi furono giudicate sbagliate e vi furono anche dottori che firmarono dichiarazioni in cui riconoscevano l'errore. Alla fine il rapporto della commissione fu che:

  • Nei casi diagnosticati con biopsia si contavano una guarigione e due miglioramenti
  • Nei casi diagnosticati con raggi x, una guarigione e due miglioramenti
  • Nei casi diagnosticati clinicamente, due guarigioni e quattro miglioramenti
  • Su dieci diagnosi "incerte", tre erano sicuramente sbagliate e quattro non definitive.
  • Undici diagnosi erano definite "corrette" , ma la guarigione veniva attribuita a precedente radioterapia.

La conclusione era che la bevanda non era una cura per il cancro e che se la signora Cassie non avesse svelato la formula, la legge Kirby sarebbe stata applicata e la clinica chiusa. Renè, sfidando la legge, tenne aperta la clinica ancora per tre anni in una situazione di semi-clandestinità. Nel 1942, la clinica venne chiusa e Renè sull'orlo di una crisi di nervi e si trasferì a North Bay, e là rimase fino al 1948 anno in cui suo marito morì. Si presume che continuasse ad aiutare qualche malato che riusciva a raggiungerla, ma non nella misura che la clinica le aveva permesso.

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Nel 1959 la grande rivista americana "True" pubblicò un articolo su Renè Caisse e il suo rimedio per il cancro. L'articolo era frutto di mesi e mesi di indagini, interviste e raccolta di materiali. L'articolo fu letto da un eminente medico americano il Dott.Charles Brush, titolare del Brush Medical Center di Cambridge.

Il dott. Brush, dopo averla incontrata le propose di andare a lavorare presso il suo istituto. Quello che le chiedeva era di applicare la medicina su malati di cancro e testare la formula in laboratorio per eventuali modifiche e migliorie. Non le si chiedeva di svelare la formula ma di usarla su persone malate di cancro. Per Rene era il massimo dei suoi desideri, accettò. Renè, allora, aveva settant'anni.

Prima di continuare il racconto cerchiamo di capire chi era il Dott.Brush. Egli era ed è tuttora uno dei medici più rispettati degli Stati Uniti. E' stato anche il medico personale del presidente J.F. Kennedy e suo amico fidato.

Il suo interesse per la medicina naturale ed i rimedi delle scuole di medicina asiatiche risale a molti anni prima il suo incontro con Renè. ll Brush Medical Center è uno degli ospedali più grandi degli USA ed è stato il primo ad usare l'agopuntura come metodo di cura, il primo a dare importanza al fattore alimentare nella cura del paziente ed il primo istituto medico americano a istituire un programma di assistenza gratuita per malati indigenti.

Renè cominciò a lavorare nella clinica del dottor Brush nel Maggio del 1959. Dopo tre mesi il Dott. Brush ed il suo assistente Dott. Mc Clure redassero il primo rapporto:
"Tutti i pazienti sottoposti alla cura accusano una riduzione dei dolori e della massa cancerosa con un evidente incremento del peso e delle condizioni cliniche generali. Non possiamo ancora dire che sia una cura per il cancro ma possiamo tranquillamente affermare che è salutare e assolutamente atossica".

Il dott. Mc Clure, collaboratore del dott. Brush, inviò dei questionari agli ex pazienti di Rene per verificare la durata di vita dopo la guarigione, le risposte che ricevette confermavano le parole di Rene.

La bevanda degli indiani cura il cancro up.jpg

Ecco un breve elenco delle persone guarite:


Norma Thompson    curata 20 anni prima     nessuna ricaduta.
Clara Thornbury   curata 22 anni prima     nessuna ricaduta.
DH Laundry        curato 12 anni prima     nessuna ricaduta.
Nellie Mc Vittie  curata 23 anni prima     nessuna ricaduta.
Wilson Hammer     curato 31 anni prima     nessuna ricaduta.
John McNee        curato 30 anni prima     nessuna ricaduta.
Jack Finley       curato 20 anni prima     nessuna ricaduta.
Lizzie Ward       curata 14 anni prima     nessuna ricaduta.
JH Stewart        curato 16 anni prima     nessuna ricaduta.
Elisa Veitch      curata 18 anni prima     nessuna ricaduta.
Fred Walker       curato 20 anni prima     nessuna ricaduta.

Accadde però che nuove difficoltà impedissero a Renè di continuare a lavorare col Dott.Brush. I laboratori che fornivano le cavie per gli esperimenti interruppero la fornitura e il dott. Brush fu invitato dall'American Medical Association a non usare metodi che uscissero dai binari dell'ortodossia. Renè tornò così a Bracebridge per evitare altre battaglie legali.

Il Dott Brush continuò i suoi esperimenti su uomini ed animali e nel 1984 dette la massima fiducia alla bevanda. Ammalatosi di cancro all'intestino, si curò solo con essa e guarì. Rene rimase a Bracebridge dal 1962 al 1978 continuando a rifornire il Dott Brush con la medicina di erbe, lui la teneva informata dei progressi delle sue ricerche e dell' efficacia che riscontrava su altre malattie degenerative.

Renè, alla veneranda età di 89 anni tornò alla ribalta perché, nel 1977 il periodico" Homemakers" pubblicò la storia della bevanda e di Renè. L'articolo ebbe l'effetto di una bomba atomica sull'opinione pubblica canadese. Presto la sua casa fu assalita dalle persone che chiedevano la bevanda ed essa fu costretta a richiedere l'aiuto della polizia per poter uscire di casa.

Fra i molti che lessero l'articolo vi era anche David Fingard, un chimico in pensione titolare di una azienda farmaceutica, la "Resperin". Decise che lui si sarebbe inpossessato della formula. Non si scoraggiò ai primi rifiuti e finalmente trovò la chiave per aprire il forziere nel cuore di Rene. Promise che avrebbe aperto cinque cliniche in Canada, aperte a tutti, poveri compresi, e che per queste aveva già trovato i finanziamenti da una grande azienda mineraria canadese.

Il 26 Ottobre 1977 Renè consegnò la formula della bevanda nelle mani del signor Fingard. Il dott.Brush era presente solo nella veste di testimone. Il contratto prevedeva, in caso di commercializzazione, un ricavo del 2% a favore di Renè. Nei giorni seguenti la Resperin chiese ed ottenne dal Ministero per la Salute ed il Benessere, pressato dall'opinione pubblica, il permesso di testare la bevanda in un programma pilota su malati terminali di cancro.

Due ospedali e molte decine di medici avrebbero partecipato al programma di sperimentazione clinica, usando la bevanda fornita dalla Resperin che si impegnava a seguire tutte le norme sanitarie vigenti. L'opinione pubblica Canadese era entusiasta.

Renè percepiva pochi dollari con i quali doveva anche fornire le erbe alla Resperin. Presto i due ospedali dissero che desideravano cambiare gli accordi e che avrebbero abbinato alla bevanda le terapie tradizionali (chemio e radio-terapia). Fu deciso di continuare il programma solo con i medici di base. Nel frattempo Renè Caisse lasciò il suo corpo terreno. Ai suoi funerali erano presenti centinaia di persone provenienti da ogni parte del mondo.

Il governo Canadese interr../images/uppe gli esperimenti della Resperin giudicandoli inutili perchè mal eseguiti. La Resperin infatti non era quella grande azienda che il suo titolare aveva fatto credere a Renè.

Il dott. Brush, insospettito dalla mancanza di informazioni, aveva svolto delle indagini sull'azienda. Quello che ne risultò era che la Resperin era formata da due settantenni di cui uno era Fingard e l'altro un ex ministro di un precedente governo, il dott Mattew Dyamond, che con l'aiuto della moglie preparava l'infuso nella cucina di casa. Le forniture ai medici di base erano spesso in ritardo o insufficienti o malfatte. Inoltre la totale mancanza di coordinazione del programma aveva reso impossibile un accurato controllo sui medici coinvolti.

In una circolare interna, il ministero giudicava così gli esperimenti clinici con la bevanda:
"Non sono valutabili i dati clinici raccolti".

Nei documenti ufficiali la bevanda fu però dichiarata:
"Non efficace nella cura del cancro".

Fu anche riconosciuta la sua assoluta atossicità. Sotto la pressione delle proteste da parte dei malati, fu immessa in un programma di distribuzione di medicine speciali, a malati terminali, per motivi compassionevoli (Nello stesso programma era anche l' AZT farmaco per l’ AIDS,che fu poi legalizzato nel 1989).

I malati avrebbero potuto d'ora innanzi ottenere la bevanda dietro presentazione di una serie di domande ufficiali di non facile compilazione. La bevanda, col nome ufficiale con cui era conosciuta in Canada non avrebbe mai potuto essere venduta come medicina. Il Dott. Brush continuò nel suo ospedale ad usare la bevanda che nel 1984 lo guarì dal cancro all' intestino.

La vicenda di Essiac ha avuto da allora vicende alterne fino ad arrivare ai nostri giorni. Alcune persone dopo la sua morte hanno dichiarato di possedere la ricetta originale che Renè mai aveva voluto svelare ufficialmente.

Una di queste era l'infermiera Mary Mc Pherson che aveva lavorato accanto a Renè per 20 anni. Dichiarò che Renè le aveva detto che alla sua morte avrebbe dovuto guardare in una tasca del suo camice appeso nella sua casa di Hiram street.

Il fatto che avesse lavorato con Renè per così tanto tempo la rese degna di fiducia agli occhi del dott. Glum un medico che da anni aveva sentito parlare di Essiac e che aveva deciso di rendere pubblico lo scandalo del suo insabbiamento. Il Dott. Glum acquistò la formula dalla signora Mc Pherson ed invece di creare una compagnia produttrice, scrisse un libro e pubblicò la ricetta, le dosi e il metodo di preparazione.

Nel libro, intitolato The call of an Angel (La chiamata di un Angelo) il dott.Glum racconta la storia di Renè ed i suoi sforzi per rendere accessibile a tutti la bevanda. Descrive

Gilbert Blondin fu l’altra persona a ricevere la formula dalle mani di Renè. Gilbert aveva avuto la moglie guarita da un cancro grazie a Renè e per dimostrarle la sua riconoscenza le aveva lasciato 50 dollari, senza farsene accorgere. Renè, scopertolo, aveva rifiutato il denaro ma aveva accettato l’offerta del giovane di ripararle il tetto di casa per potersi sdebitare. Alla fine dei lavori l’infermiera aveva preso in simpatia Gilbert e gli aveva passato la formula in modo che lui potesse preparare la tisana a casa senza doversi scomodare nel lungo viaggio fino a lei.

Alla morte di Renè, Gilbert fondò una ditta e commercializzò un prodotto che si chiamama “Easy ac”che in inglese suona “Essiac”.Per questo si servì della collaborazione del dottor Pierre Gaulin. Gilbert Blondin e Pierre Gaulin furono i primi a rendere pubblica la formula di preparazione di Essiac. Furono anche i primi a subire un processo per aver pubblicizzato Essiac come un prodotto anticancro, ma furono assolti.

Negli anni 90 la formula tornò alla luce, nacquero diversi prodotti e primo fra tutti l’ESSIAC della Ditta Resperin, quella che aveva acquistato la formula per pochi centesimi promettendo ospedali e aiuto ai bisognosi tutti i prodotti, che hanno diversi nomi ma che sono tutti nati dalla stessa formula vantano di essere quello originale, usato da Renè ed in qualche modo ne sarebbero venuti in possesso in modo esclusivo, magari migliorandone poi la formula. La realtà è che tutti usano la stessa quantità e proporzione.


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Ludovico Guarneri nasce a Firenze nel 1951. All’età di sei mesi comincia la sua carriera di viaggiatore, la sua famiglia si trasferisce sulla costa livornese. A vent’anni diventa disk jockey e animatore di una delle prime discoteche della costa toscana. Comincia a viaggiare in oriente nel 1974 e con pochi dollari in tasca visiterà Thailandia, Malesia e Indonesia in un lungo fantastico viaggio che segnerà la sua vita futura. Al ritorno si stabilisce in una comune rurale di artigiani e agricoltori. Diventa un artigiano poliedrico finendo per dipingere stoffe con varie tecniche.

Le stoffe diventano vestiti e per dieci anni dirige una azienda di abbigliamento dipinto a mano che poi restringerà ad un piccolo negozio sul mare della costa livornese. In un bellissimo giorno del 1992 Margherita entra per caso nel negozio e nel cuore di Ludovico. Non ne uscirà mai più. Viaggia da solo e con Margherita per molte volte in India. Nel 1995 si ammala di cancro e comincia la sua carriera di malato che vuol conoscere e di scrittore per forza.

Nel 1997 conosce Tiziano Terzani con cui intreccerà la vita, la malattia, la cura e l’amore per l’India. Nel 2002 finisce il suo calvario di malato di cancro con una totale guarigione. E’ un uomo felice che lavora aiutando i malati di cancro a trovare una strada per affrontare la malattia con quella leggerezza necessaria alla guarigione. "Non dobbiamo dimenticare - dice Guarneri - che la cosa più stupefacente al mondo è che tutti noi, prima o poi, dovremo morire. Tanto vale vivere con pienezza e coscienza e, come dice Tiziano, ridere il più possibile.

Ludovico Guarneri ha scritto i libri:

  • "LA FORMULA DI RENE CAISSE". È la storia di Rene Caisse, l'infermiera che scoprì Essiac nel 1922, raccontata dall'autore che fu il primo a trarne beneficio in Italia e che da allora ne propaganda gli effetti benefici.
  • "LA COSA PIU' STUPEFACENTE AL MONDO". Avventure di un malato che si è fatto molta esperienza e la vuol condividere.
  • "VIAGGIO NONOSTANTE TUTTO". Anima Edizioni. Il malato siede sul gradino più basso della scala gerarchica delmondo della medicina. È lui il protagonista, è a lui che si rivolgono tutti gli attori del processo di guarigione: La Sanità Pubblica, le case farmaceutiche, i medici, gli scienziati, i ricercatori e le associazioni dei malati. Purtroppo sono tutti così impegnati a curarlo che si scordano di lui, del suo essere umano. Il malato diventa quindi una merce su cui lucrare.

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